Via Brucoli-Giovetti-Grossi

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  • #53058
    SimonePaternostro
    Partecipante

    Nuova via su Monte Tombaccio o Tombaccino.

     

    • Questo topic è stato modificato 5 mesi, 3 settimane fa da .
    #53059
    SimonePaternostro
    Partecipante

    VIA BRUCOLI-GIOVETTI-GROSSI
    Esposizione N-O
    Protezioni S4-RS3
    Difficoltà: 7a+ (6b/c obbl.)
    Aperta dal basso e liberata da: Luciano Brucoli, Vittorio Giovetti, Giacomo Grossi, Simone Paternostro nella primavera del 2024.
    Nuova Via di stampo moderno aperta sulla parete Nord-Ovest del Monte Tombaccio, a Sud del Monte Macina.
    La via si sviluppa in due sezioni: una prima metà caratterizzata da placche appoggiate su cui bisogna sfoggiare un arrampicata assai tecnica di aderenza su roccia ottima; la seconda parte si verticalizza e iniziano le vere difficoltà della via, prestare molta attenzione alla roccia negli ultimi due tiri.
    Avvicinamento e attacco alla via:
    Venendo da Firenze l’uscita autostradale più vicina è Capannori sulla A11. Risalire la Valle del Serchio in direzione Castel nuovo Garfagnana e piegare in direzione Arni. Ad Arni svoltare decisamente verso sinistra (direzione Ovest) puntando alla galleria della Madonna del Cavatore, superata la galleria proseguire per circa 1 km fino ad incontrare un’altra galleria (Galleria Monte Pelato) non imboccarla ma svoltare con decisione a destra su una strada di cava dove inizia il sentiero CAI n° 150 (indicazioni Cava Piastrone e Buca). Salire brevemente la strada di cava fino ad un bivio con tornante a sinistra. Seguire il sentiero n° 150 in direzione Nord per circa 700 metri e a quota 1200 m lasciarlo per prendere un sentiero di Lizza che fa perdere quota aggressivamente. Il sentiero di lizza è stato attrezzato con corde fisse nei punti più difficili ma comunque occorre avere un piede fermo e deciso come il terreno Apuano richiede. Continuare per altri 500 metri fino a raggiungere la base della parete a quota 1110 m. La direttiva della via è segnata con un cordone fucsia su albero, il primo spit è molto alto (S4). Tutte le soste sono su 2 Fix collegati da cordone.
    Materiale necessario oltre il tradizionale. Normale dotazione alpinistica per arrampicata su roccia. Sono sufficienti 8 rinvii. Portare anche friend fino al 2 BD, comodo 0.5 e 0.75. La via è chiodata S4 nei tratti più facili e RS3 in quelli difficili.
    Relazione Via:
    L1: 5b /5c Passando per un cordone rosa si prosegue in maniera logica scalando una placca verticale 2 fix (55 m)
    L2 5c+  Andando verso destra arrampicando in aderenza fino alla sosta 5 fix (50 m.)
    L3 6a+  Traversando verso sinistra in arrampicata elegante tecnica fino in sosta 5 fix (60 m.)
    L4 6b  La via si verticalizza con il tiro che è da integrare  5 fix (55 m.)
    L5 6b+/6c  Si inizia ad arrampicare andando leggermente a sinistra per poi entrare in un diedro fino ad uscirne sulla sinistra puntando ad un tettino dove si trova la sosta 5 fix, 2ch (35m.)
    L6 7a+/7b  Tiro chiave della via. Traversando verso sinistra su roccia compatta con arrampicata atletica ed estetica, prestare attenzione alla roccia in uscita 8 fix, 4ch. (52m.)
    L7 6a  Partire verso destra puntando a delle sequenze di rampe ascendenti verso destra fino in sosta 3 fix, 1 cordone su albero (50 m.)
    L8 6a  Subito a destra e poi sulla verticale, su roccia inizialmente bella che diventa sempre più degrada fino alla vetta, prestare la massima attenzione! 2 fix, 1ch. (30m.)
    Discesa:
    Dalla sosta puntare in direzione Est, superata l’anticima si inizia a scendere per facili roccette e poi di nuovo a risalire su paleo e labile traccia. Una volta scollettati si scende per raggiungere il sentiero 150 che in direzione Sud (verso destra, spalle all’anticima) ci riporterà al punto di partenza.

    • Questa risposta è stata modificata 5 mesi, 3 settimane fa da .
    #53064
    SimonePaternostro
    Partecipante

    #53065
    SimonePaternostro
    Partecipante

    #53066
    SimonePaternostro
    Partecipante

    #53067
    SimonePaternostro
    Partecipante

    #53068
    alberto
    Partecipante

    Bravi , complimenti. Sembra bella e tosta

    #53154
    greg.ped
    Partecipante

    Ripetuta ieri insieme al Bozzoli. Stando al libro di vetta è la seconda ripetizione dopo quella fatta dagli stessi apritori.
    Le lunghezze riportate sono corrette (solo L7 è leggermente più corto). La via era fradicia in alcuni punti (chiave di L3, seconda parte di L5 e traverso di L6) quindi non possiamo dare un giudizio preciso sui gradi; tuttavia ci sembrano corretti.

    nota avvicinamento: E’ riportato che bisogna prendere un “sentiero di lizza” ma questo è errato, bisogna prendere sentiero normale che si stacca dal 150 e porta alla chesa (o kesa, non lo so il dialetto massese) del diavolo, dopo 15m dalla deviazione c’è scritto a bomboletta su un muro “chiesa del diavolo”.

    l’itinerario effettua spesso lunghi traversi per cercare la roccia migliore (che comunque non c’è) L1 ed L2 sono da considerarsi “accesso” ad L3 che è il tiro più bello e solido della via. L4 verso la fine salendo da 2 ho sgaggiato vario materiale.
    L5 ha una partenza agguerrita, poi traversa a sx per poi risalire dritto condividendo una decina di metri con un’altra via/tentativo a spit e chiodi; in maniera rispettosa non è stato toccato nulla di questa via/tentativo; da ciò, in questo tratto è presente solo la vecchia chiodatura che in caso di volo garantisce il 100% di frantumazione in cengia. Alla fine del tiro era presente un pinnacolo di circa 150cm traballante che ho usato per salire, Gabriele salendo da 2 ha provveduto a buttarlo di sotto.
    L6 Era totalmente fradicio, per me ci si poteva benissimo rigirare, ma Gabriele ha voluto dargli un tentativo; e con non poche difficoltà e mio grande stupore è riuscito a passare senza volare. Dal canto mio ho avuto difficoltà anche da secondo.
    L7  Sicuramente il tiro più pericoloso della via: aggregati di roccia marcia mista a paleo verticale, blocchi staccati, pochi fix e quasi tutti dopo il “passo”, scarse possibilità di integrare e partenza sprotetta. E’ nella mia personale top 5 di tiri oggettivamente pericolosi.
    L8 tipo L7 ma con roccia buona all’inizio poi facile

     

    Senza mezzi termini, i tratti di roccia bella sono molto pochi, però la linea risulta essere logica e non forzata. la chiodatura (rs3) obbliga a numerosi, emozionanti, tratti di libera anche su roccia non buona. Chapeau per Luciano che ha aperto tutto dal basso. Personalmente è stata una salita impegnativa, appagante e molto emozionante. la rifarei? no.

    a breve foto

     

    #53156
    greg.ped
    Partecipante

    #53157
    greg.ped
    Partecipante

    Sempre più complesso caricare le foto sul forum, ne metto una ad una: Bozzo sguazza su L6

    cccc

    #53158
    greg.ped
    Partecipante

    La fine di L5, un po’ umida

     

    #53159
    greg.ped
    Partecipante

    Il bellissimo L3, con i passi chiave bagnati

    #53160
    greg.ped
    Partecipante

    L2 non così banale

    #53161
    alberto
    Partecipante

    “la rifarei? No.”

    Domanda chiara.  Risposta perentoria.

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