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- Questo topic ha 148 risposte, 8 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 13 anni fa da Anonimo.
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29 Novembre 2010 alle 18:54 #10354albertoPartecipante
ieri nonostante le condizioni meteo, ha nevicato tutto il giorno , ma tanto per fare gambe e fiato, abbiamo cercato di aprire le danze in zona Colle della Lettera.
Dopo aver fatto tutta la strada a piedi e saliti al Rossi (CHIUSO:evil: ) battendo traccia nella neve alta e pesante, abbiamo fatto una puntatina all’Amoretti. Superato il primo saltino di misto delicato abbiamo poco dopo desistinto perch? il canale era stracolmo di neve e tra slavinette di neve fresa siamo riscesi, ritornando belli mezzi alla lontanaaaaa…macchina.
Ecch? volevi sperare!!!!:PMa come son belle le Apuane d’inverno:woohoo:
Vabb?…. una bella sfacchinata che servir? per il prossimo futuro:)
1 Dicembre 2010 alle 01:09 #10356AnonimoOspitestamani con Silvano siamo andati anche noi in zona Panie, lasciata l’auto al bivio dell’Alpe di Sant’Antonio (da l? in poi non ? spalata, tracce di fuoristrada..Bonatti???)ci siamo diretti verso l’antecima est della Secca, finch? abbiamo camminato sulla strada battuta dal fuoristrada tutto ok, abbandonata la strada delle Rocchette abbiamo dovuto tracciare la via in maniera faticosa vista la neve alta con "effetto polisterolo" sopra, arrivati alla base dell’ultimo pendio abbiamo desistito visto che la pendenza e l’esposizione aumentano e la qualit? della neve non favoriva salite sul ripido, impressionante la parete della Pania Secca bella bianca anche sui tratti rocciosi dove non ha ancora scaricato. comunque sia bella mattinata di Apuane.
1 Dicembre 2010 alle 01:11 #10357AnonimoOspiteSi narra che il mitico Imbecaro, sotto una copiosa nevicata, abbia salito una variante della Amoretti in free solo, chiamandola "Dry Imbecaring" VI WI7 M6+ 6c/A2..non male
:laugh: :evil:
1 Dicembre 2010 alle 01:52 #10358AnonimoOspiteComunque la salita in invernale moderna andrebbe sempre classificata A4 cio? quattro attrezzi artificiali a cui si ? attaccati, quattro artigli d’acciaio sul terreno che consentono la progressione…non come sulla roccia dove si usano le nude mani…tutt’al pi? una staffina ogni tanto….
1 Dicembre 2010 alle 05:36 #10360albertoPartecipantele tracce del fuoristrada non sono le nostre noi abbiamo lasciato la macchina al bivio per l’Alpe e ci siamo fatti tutta la strada a piedi. Sicuramente sono del fuori strada di Antonello che il sabato era al rifugio poi ha chiuso ed ? sceso.
nell’arrampicata su ghiaccio e su misto (moderno) la differenza tra progressione in libera oppure in artificiale ? semplicemente data da avere gli attrezzi collegati tramite cordini e/o dragonne oppure no.
E’ pur vero che per scalare su ghiaccio si fa uso di attrezzi artificiali,(diversamente la vedo dura…) ma tra arrampicare su una cascata di ghiaccio magari di grado 6 quindi estrema (ma basta anche il grado 5….), senza avere il collegamento agli attrezzi quindi in libera, oppure collegato all’attrezzo anche solamente con la dragonne, la differenza ? notevole.Io ho iniziato a scalare su ghiaccio molti anni fa e usavo la tecnica dei cordini a cui ci si appendeva quando si doveva chiodare oppure RIPOSARE!! inoltre c’era la dragonne per i polsi, che facilita parecchio il riposo, basta pensare che puoi aprire la mano , mollare l’attrezzo pur restandone appeso.Se non hai la dragonne la cosa ? molto diversa, devi sempre stringere l’attrezzo se noi vioi cadere!!
A quel tempo si portava anche un terzo attrezzo per chiodare, quindi era d’obbligo appendersi.Infatti oggi i chiodi da ghiaccio a percussione ad esempio gli snarg non si usano pi?.Oggi grazie alle ottime viti da ghiaccio il terzo attrezzo per chiodare su ghiaccio non serve pi?. Le viti si mettono con una mano sola anche se per farlo senza stancarsi troppo ci vuole una buona tecnica.
Da diversi anni arrampico senza collegamento e senza dragonne e devo dire che si scala molto meglio perch? il fatto di avere gli attrezzi liberi ti da una maggiore libert? gestuale ad esempio con la possibilit? di scambiare gli attrezzi da una mano all’altra. Inoltre il fatto di non essere collegati ti fa arrampicare con maggiore rispetto dei propri limiti tecnici e psicologici.
Naturalmente bisogna stare attenti a non perdere l’attrezzo, anche se esistono degli elastici per collegare gli attrezzi all’imbrago da non usare per appendersi ma solo per impedire la perdita dell’attrezzo, consigliabili su vie lunghe di montagna.Bisogna tenere presente che oggi gli attrezzi non sono una cosa a se ma sono una continuazione delle braccia e soprattutto delle mani.
Grazie a questa nuova mentalit? anche i pi? ripidi pendii erbosi apuani dimenticati d’estate , diventano d’inverno di estremo interesse alpinistico. proprio sfruttando con le becche degli attrezzi, le zolle gelate di palero i "turf" come li chiamano gli scozzesi.
Quanto all’uso d’inverno delle sole mani avrei dei dubbi. Messner nell’invernale alla via Jori alla nord dell’Agner ha usato anche le staffe. Quindi ha fatto dell’artif. e la Jori ? IV con qualche passo di V grado.
Lostesso i fratelli Rusconi nelle loro gradi invernali ad esempio al diedro Philipp oppure sulla 5 di Valmadrera, di staffe ne hanno messe parecchie dove anche d’estate si passa in libera. Ma i tempi gli attrezzi e quindi le tecniche erano diverse.
1 Dicembre 2010 alle 20:05 #10363AnonimoOspitela visione bonattiana mi sembra un filino eccesseva:
-considerare la dragonne come artificiale mi sembra eccessivo
-non usarla e contemporaneamente non usare i cordini/elastici di collegamento mi sembra, piu’ che suicida, omicida…giusto perche’ i ”gravi” hanno la pessima abitudine a cadere, perche’ la picozza e’ un grave e il secondo in genere sta in basso…
in ogni caso il mio parere conta poco, ma da buon letterato vi cito ”La fonte” ;)
-J. Lowe, Ice World: Techniques and Experiences of Modern Ice Climbing…una sorta di bibbia ispiratrice per il ghiacciatore moderno…Lowe ben spiega il concetto americano di libera sul ghiaccio, presente fin dalle primissime salite di ghiaccio ripido dei primi ’70…ricordiamoci che a casa loro gli statunitensi salivano il WI6 nel 1971!!!!…da noi si ricorda la ciucchinel e cio’ fa un po’ ridere…le goulottes in quota delle alpi occidentali della meta’ degli anni ’70 raggiungono a malapena il WI5…e invece un misconosciuto ginevrino saliva il WI6 de ”la citerne” nel 1976 in un posto ancora oggi poco di moda…ma evidentemente fuori dalla storia ufficiale europea.
Lowe specifica che appendersi alle picche per chiodare (usando cordini, corda o salcazzi vari) deve essere considerato A0…ma le dragonnes le usa eccome…e nazionalisticamente afferma come le prime salite (in libera) di tanti cascatoni canadesi andrebbero re-attribuite agli statunitensi e non ai locali (i canadesi usavano i cordini, gli statunitensi le sole dragonnes).In ogni caso, al di la’ di ogni diattriba o idea personale la frase che meglio riassume il ”buon senso alpinistico” venne scritta da Barry Blanchard in un Climbing del 1989…
?Winter alpinism is hard enough without the added dilemma of free-climbing ethics.?
sottintenedendo ovviamente che oggetti come chiodo a pressione/spit/fix/resinato vengo usati dagli statunitensi dediti all’alpinismo invernale solo per fissare le mensole in garage…
a mio modestissimo parere scalare senza dragonnes (ma con gli elastici!!) da notevoli vantaggi sul misto (piu’ che scambiar le picche aiuta parecchio una tecnica mista di picca/mano non facile se questa e’ vincolata agli attrezzi).
su ghiaccio puro (cascate) avere la dragonne mi permette di usare un guanto piu’ spesso e assomigliare piu’ a fine giornata a Rocky Balboa piuttosto che a Tyler Durden…Pitt e’ di gran lunga il piu’ figo (scusa Sylvy)…ma le sue nocche a fine serata (giornata) non sono un bello spettacolo…meglio i guantoniun saluto a tutti,
puppasedani.1 Dicembre 2010 alle 22:42 #10365albertoPartecipantepuppasedani scritto:
[quote]la visione bonattiana mi sembra un filino eccesseva:-considerare la dragonne come artificiale mi sembra eccessivo
-non usarla e contemporaneamente non usare i cordini/elastici di collegamento mi sembra, piu’ che suicida, omicida…giusto perche’ i ”gravi” hanno la pessima abitudine a cadere, perche’ la picozza e’ un grave e il secondo in genere sta in basso…
in ogni caso il mio parere conta poco, ma da buon letterato vi cito ”La fonte” ;)
-J. Lowe, Ice World: Techniques and Experiences of Modern Ice Climbing…una sorta di bibbia ispiratrice per il ghiacciatore moderno…Lowe ben spiega il concetto americano di libera sul ghiaccio, presente fin dalle primissime salite di ghiaccio ripido dei primi ’70…ricordiamoci che a casa loro gli statunitensi salivano il WI6 nel 1971!!!!…da noi si ricorda la ciucchinel e cio’ fa un po’ ridere…le goulottes in quota delle alpi occidentali della meta’ degli anni ’70 raggiungono a malapena il WI5…e invece un misconosciuto ginevrino saliva il WI6 de ”la citerne” nel 1976 in un posto ancora oggi poco di moda…ma evidentemente fuori dalla storia ufficiale europea.
Lowe specifica che appendersi alle picche per chiodare (usando cordini, corda o salcazzi vari) deve essere considerato A0…ma le dragonnes le usa eccome…e nazionalisticamente afferma come le prime salite (in libera) di tanti cascatoni canadesi andrebbero re-attribuite agli statunitensi e non ai locali (i canadesi usavano i cordini, gli statunitensi le sole dragonnes).In ogni caso, al di la’ di ogni diattriba o idea personale la frase che meglio riassume il ”buon senso alpinistico” venne scritta da Barry Blanchard in un Climbing del 1989…
?Winter alpinism is hard enough without the added dilemma of free-climbing ethics.?
sottintenedendo ovviamente che oggetti come chiodo a pressione/spit/fix/resinato vengo usati dagli statunitensi dediti all’alpinismo invernale solo per fissare le mensole in garage…
a mio modestissimo parere scalare senza dragonnes (ma con gli elastici!!) da notevoli vantaggi sul misto (piu’ che scambiar le picche aiuta parecchio una tecnica mista di picca/mano non facile se questa e’ vincolata agli attrezzi).
su ghiaccio puro (cascate) avere la dragonne mi permette di usare un guanto piu’ spesso e assomigliare piu’ a fine giornata a Rocky Balboa piuttosto che a Tyler Durden…Pitt e’ di gran lunga il piu’ figo (scusa Sylvy)…ma le sue nocche a fine serata (giornata) non sono un bello spettacolo…meglio i guantoniun saluto a tutti,
caro puppasedani ….Tronc??
non ho detto che questa differenza ? una mia visione ho solo detto che la differenza tra libera e artif. viene attribuita al fatto di essere o non essere collegati all’attrezzo.
Non ho nemmeno detto che avere o non avere la dragonne ? meglio o peggio. A volte uso la dragonne a volte no, dipende da quello che vado a fare e sopratutto come mi sento.
Comunque per esperienza personale se non sei collegato arrampichi meglio e pi? consapevole dei propri limiti.Inoltre fare un bel volo su cascata e avere le picche collegate…non ? poi tanto meglio, non perdi l’attrezzo per? rischiare di infilzarti non ? poi da escludere.
2 Dicembre 2010 alle 00:16 #10367AnonimoOspitema come!?!? va bene che mi chiamo ”puppasedani”, ma gia’ al primo post che scrivo mi si vuol ”troncare”…speriamo di no
:Povviamente ognuno fara’ un po’ come gli pare…atteggiamento molto in voga nella nostra societa’ ma penso piu’ che mai legittimo nel proprio andar (senza nulla lasciar) per monti.
dragonnes, cordini, salcazzi vari…basta poi riferire bene al prossimo i mezzi utilizzati per ben quantificare il valore della propria performance ;)pero’ quella della libera si/no data dalla presenza delle dragonnes/cordini non la avevo proprio mai sentita…sia la ”sacra bibbia” sopracitata che alcune eminenze grige quali il signor marlier parlano appunto di libera se non ci si appende…e non se si usano o meno le dragonnes.
mica vorremo riaggiornare tutti i test alpinistici…dopo prima salita, prima ripetizione/invernale/solitaria/free solo…scivere prima senza dragonnes mi farebbe un po’ ridere ;)sarebbe come dire che c’e’ differenza tra tirare un rinvio e tirarlo con la dragonne…e bada bene che non penso che tirar le picche sia artificiale
volare in cascata…ma siamo matti!!!
questi eroismi li lascio ad altri…e pensare di volare perche’ un giorno fa freddo e le mani stringono meno…brrr.
preferisco curarmi del fatto che la picca sia buona o meno…e non se mi spatafascio o meno perche’ oggi di sangue ne arriva pochino…evidentemente saro’ obsoleto…in cascata le dragonnes non le usa veramente piu’ nessuno. eppure di gente che scala bene (bene, non forte) ce ne e’ sempre poca…
in rete si trova un video di Parimbelli che fa un buco per terra su di una candelozza…buco a parte mi sembra istruttivo guardare come scala…ha evidentemente poca voglia di stare frontale…e si che su roccia scala ”benino” e di sicuro la pompa per stringere i manici non gli manca (8c)…eppure vedi come e’ riluttante a mettersi ben frontale, piantar bene gli attrezzi e battere i piedi…il suo corpo ha evidentemente ”fretta”, visto che l’avambraccino fatica…baratta la minor fatica con la propria sicurezza…sono convinto che con un paio di dragonnes neanche chiodava
2 Dicembre 2010 alle 00:52 #10369AnonimoOspiteInteressantissimo, certamente, ma qui non si doveva parlare delle condizioni sulle Apuane?
Costa cos? tanta fatica perdere 20 secondi e aprire un topic in "Chiacchiere al Rifugio"?
Inoltre, trovo sia educato presentarsi, invece di esordire con un palese OT……
Scusate, buone salite a tutti2 Dicembre 2010 alle 01:12 #10370AnonimoOspiteio non saro’ molto educato nel non presentarmi…ma te in quanto ad accoglienza sei molto caloroso…
evidentemente ”sgridare i pargoli” e’ piu’ interessante di quel che ha scritto e fatto lowe…pace.
come tra poco avvera’ ovunque in italia, che di politica gia’ non si parla da almeno 10 anni, metteremo un bel cartello ”vietato parlare di cultura”.
evitero’ di turbare l’ordine mondiale scrivendo d’ora in avanti in ”chiacchere al rifugio”…anche perche’ in apuane c’e’ cosi’ bello e condizioni cosi’ fantasmagoriche che non vorrei distrarre i lettori dalle mille salite del topic :P
2 Dicembre 2010 alle 01:45 #10372AnonimoOspitepuppasedani scritto:
io non saro’ molto educato nel non presentarmi…ma te in quanto ad accoglienza sei molto caloroso…
evidentemente ”sgridare i pargoli” e’ piu’ interessante di quel che ha scritto e fatto lowe…pace.
come tra poco avvera’ ovunque in italia, che di politica gia’ non si parla da almeno 10 anni, metteremo un bel cartello ”vietato parlare di cultura”.
evitero’ di turbare l’ordine mondiale scrivendo d’ora in avanti in ”chiacchere al rifugio”…anche perche’ in apuane c’e’ cosi’ bello e condizioni cosi’ fantasmagoriche che non vorrei distrarre i lettori dalle mille salite del topic :P
Perdonami, ma se devo essere sincero il tuo atteggiamento (vecchie conoscenze…?) mi sembra egoista e ben poco rispettoso nei confronti degli utenti di questo forum; a mio avviso, spiace doverlo dire, molto in sintonia proprio con quel "vietato parlare di cultura" che hai citato tu.
Personalmente sono il primo a combattere perch? si possa parlare di cultura (anche alpinistica, perch? no) in questo paese, ma farlo urlando e pestando i piedi altrui mi sembra controproducente.
Mi fermo qui per non cadere a mia volta nel meccanismo perverso dell’OT, che mi sembra pi? appropriato ai moderni salotti della TV-spazzatura…Piuttosto, com’? la situazione? Sta di nuovo nevicando?
Saluti e buone salite a tutti.
2 Dicembre 2010 alle 02:04 #10373warthogPartecipantecaro puppasedani,
apprezzo assai la tua edotta citazione di Blanchard, che vergherei volentieri a fuoco sulla lama delle mie DMM, che, saprai, non disdegnano alla bisogna di agganciare qualche protezione…
Per quel che mi riguarda non sono certo un sigfrido difensore della purezza della libera a scapito dell’efficacia, in particolare sul misto…
Il problema vero ? che non sono molti i casi in cui ci si possa porre lo scrupolo ‘tiro il chiodo o azzardo la libera’, vuoi perch? il materiale usato ? poco, lontano, inaffidabile, vuoi perch? di norma in loco non si trova quasi nulla…
Certo alle volte il confine fra libera e artificiale ? davvero labile: cerco di creare un esempio fittizio. Il martello di alcuni attrezzi moderni ha la forma di un nut, apposta per essere incastrato. Poniamo che in un dato passaggio invece del martellino della picca per qualsiasi motivazione ci incastri putacaso il martello da roccia, a me non parrebbe un’infrazione cos? grave!
2 Dicembre 2010 alle 03:00 #10374albertoPartecipantedavec77 scritto:
Interessantissimo, certamente, ma qui non si doveva parlare delle condizioni sulle Apuane?
Costa cos? tanta fatica perdere 20 secondi e aprire un topic in "Chiacchiere al Rifugio"?
Inoltre, trovo sia educato presentarsi, invece di esordire con un palese OT……
Scusate, buone salite a tuttia parte che il primo ad aprire questa discusione ? stato Diego che ha posto un argomento molto interessante dove si possono confrontare le diverse mentalit? , stili e tecniche.
Io non credo proprio che questo argomento di discussione, per altro decisamente molto interessante sia fuori tema , infatti si parla di condizioni neve in Apuane, quindi se non snaglio di "alpinismo invernale apuano", del resto in estate di neve qui in Apuane non ne trovi se non qualche rimasuglio in qualche buca.
Quindi relegare questa discussione "etica" in chiacchiere da rifugio…bar!! mi sembra a dir poco molto riduttivo.
2 Dicembre 2010 alle 03:48 #10377AnonimoOspiteNon c’? peggior sordo di chi non vuol sentire.
2 Dicembre 2010 alle 04:02 #10379albertoPartecipantedavec77 scritto:
Non c’? peggior sordo di chi non vuol sentire.
ecch? ci vuoi fare ho passato i 50 e son vecchietto e quindi con qualche problema di udito:(
Porta pazienza:laugh:
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