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- Questo topic ha 97 risposte, 6 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 8 anni, 1 mese fa da alberto.
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18 Ottobre 2016 alle 21:17 #25193dokPartecipante19 Ottobre 2016 alle 10:02 #25194albertoPartecipante
già le Apuane e i suoi abitanti!! in mano ai Bin Laden
DOKKE credo ci sia poco da ridere.
Io se fossi nei panni di certi apuani che si sono venduti ci rifletterei.
19 Ottobre 2016 alle 10:32 #25198dokPartecipante[quote=”bonatti”]…DOKKE credo ci sia poco da ridere…[/quote] …e ci mancherebbe. ma io ridevo per altro, anche se pure di questo ci sarebbe ben poco da ridere: ché a quanto pare i problemi di scolarità non sono affatto circoscritti a Levigliani…
[quote=”alebiffi86″]…devono “portare il pane a casa” i leviglianesi? che vadano a fare i muratori!! è l’ora di finirla che quattro villici con la terza elementare debbano decidere del futuro di un territorio intero…[/quote] piesse: chiaramente, Cima, la mia è solo una battuta: assolutamente nulla di personale.
ciao
Luca19 Ottobre 2016 alle 10:55 #25199albertoPartecipanteai Leviglianesi gli va certamente riconosciuto che hanno amore per il loro paese e senso della comunità.
Levigliani è un paese vivo dove la gente, i giovani, non se ne vanno.
E questo è molto importante.
La grotta e le miniere turistiche, dove sono impiegati i giovani del paese, spero siano un ‘inizio di qualcosa di diverso per il futuro che non sia solo l’escavazione.
Per questo esorto i giovani leviglianesi (e non solo) a capire che luoghi come Mosceta, le Panie, sono un capitale per il futuro se verrà preservato.19 Ottobre 2016 alle 15:36 #25200alebiffi86Partecipante[quote=”dok” post=26959]
[quote=”bonatti”]…DOKKE credo ci sia poco da ridere…[/quote] …e ci mancherebbe. ma io ridevo per altro, anche se pure di questo ci sarebbe ben poco da ridere: ché a quanto pare i problemi di scolarità non sono affatto circoscritti a Levigliani…
[quote=”alebiffi86″]…devono “portare il pane a casa” i leviglianesi? che vadano a fare i muratori!! è l’ora di finirla che quattro villici con la terza elementare debbano decidere del futuro di un territorio intero…[/quote] piesse: chiaramente, Cima, la mia è solo una battuta: assolutamente nulla di personale.
ciao
Luca[/quote]…ma vai a cagare..
19 Ottobre 2016 alle 15:59 #25201dokPartecipante[quote=”bonatti” post=26960]ai Leviglianesi gli va certamente riconosciuto che hanno amore per il loro paese e senso della comunità.
Levigliani è un paese vivo dove la gente, i giovani, non se ne vanno.
E questo è molto importante.
La grotta e le miniere turistiche, dove sono impiegati i giovani del paese, spero siano un ‘inizio di qualcosa di diverso per il futuro che non sia solo l’escavazione.
Per questo esorto i giovani leviglianesi (e non solo) a capire che luoghi come Mosceta, le Panie, sono un capitale per il futuro se verrà preservato.[/quote]parole sante, bonatti! :)
…spero siano un ‘inizio di qualcosa di diverso per il futuro che non sia solo l’escavazione…
e qualcosa c’era anche sabato scorso al Cardoso:
…frenare il male più grande che è lo spopolamento di queste zone…
ma c’è proprio da essere eroi per continuare a vivere in Alta Versilia?!? :woohoo:
ciao
Luca20 Ottobre 2016 alle 10:11 #25202albertoPartecipante“ma c’è proprio da essere eroi per continuare a vivere in Alta Versilia?!? “
io non credo, che ci sia da essere eroi.
ma c’è proprio da essere eroi per continuare a vivere in Alta Versilia?!?Che te ne frega di andare a stare in una città: frenetica , piena di traffico e di inquinamento.
Non ci sono opportunità in alta Versilia? non credo nemmeno questo. Le opportunità, oltre a quella dell’escavazione, ci sono sempre stat.
La verità e che sono state sempre soffocate sul nascere sull’altare dell’industria dell’escavazione.20 Ottobre 2016 alle 14:50 #25203fabrizioAmministratore del forumGuarda un pò in quel di Francia…
Fonte montagna.tv
Francia, approvato un nuovo patto tra la nazione e la montagna
[i]L’Assemblea nazionale francese ha approvato ieri, martedì 18 ottobre, il progetto di legge per la modernizzazione, lo sviluppo e la protezione dei territori di montagna, che rispetto alla “Loi Montagne”, in vigore dal 1985, ha introdotto diverse novità.
Tre i principali obiettivi: modernizzare i mezzi di sviluppo e salvaguardia delle zone di montagna, adattare le politiche pubbliche in modo da compensarne le difficoltà geografiche e valorizzarne la qualità di vita, l’impiego e le attività ricreative, e rispondere alle esigenze quotidiane degli abitanti, delle imprese e degli utenti, con particolare attenzione ai servizi pubblici, alla sanità, ai trasporti e alla digitalizzazione.Secondo l’articolo 1 della legge, la Repubblica francese riconosce la montagna come un insieme di territori il cui sviluppo equo e sostenibile costituisce un obiettivo di interesse nazionale: considerate le loro caratteristiche particolari e le problematiche specifiche, lo Stato s’impegna dunque a incoraggiare il progresso economico di queste zone e a incrementare il turismo utilizzandone al meglio le ricchezze. La legge introduce anche delle misure per modernizzare la governance dei territori di montagna, tramite un rafforzamento delle istituzioni come i ‘comitati di massiccio’ e il ‘Consiglio nazionale della montagna’.
Dal punto di vista dell’impiego e dell’economia, sono stati messi a punto dei provvedimenti per favorire la digitalizzazione e la diffusione della telefonia mobile, ad esempio attraverso sperimentazioni di soluzioni innovatrici volte a migliorare la copertura di rete.
Secondo le nuove disposizioni, la formazione professionale deve rispondere ai problemi della stagionalità, incoraggiando gli operatori ad avere due qualifiche, valutando l’opportunità di una presa in carico da parte dell’ente mutualistico della protezione sociale dei lavoratori stagionali, che potrebbero anche godere di una convenzione per il pagamento dell’affitto.
Quanto all’ambiente, infine, la legge stabilisce la creazione di ‘zone di tranquillità’ nei parchi nazionali, al fine di garantire la salvaguardia delle specie animali e vegetali selvagge, e lo sviluppo delle attività agricole, pastorali e forestali, prevedendo un sostegno diretto al reddito di coloro che svolgono attività agricole in montagna.[/i]20 Ottobre 2016 alle 16:31 #25204dokPartecipante[quote=”bonatti”]…Non ci sono opportunità in alta Versilia? non credo nemmeno questo. Le opportunità, oltre a quella dell’escavazione, ci sono sempre stat.
La verità e che sono state sempre soffocate sul nascere sull’altare dell’industria dell’escavazione…[/quote]che vuoi dire? :huh:
in che modo concretamente che queste opportunità vengono …sempre soffocate sul nascere sull’altare dell’industria dell’escavazione…?!? :woohoo:20 Ottobre 2016 alle 16:44 #25205albertoPartecipanteFabri
la Francia è la Francia. Invece noi siamo l’ Italia :(
L’alpinismo e l’arrampicata in Francia sono sempre stati tenuti in grande considerazione e promossi dallo stato con tante iniziative anche nelle scuole.
Lo stato francese ci spende soldi.In Italia chi fa alpinismo è considerato un emerito imbecille, un essere strano e asociale che se le va a cercare e visto come un costo, un pericolo per la società.
Dopo la tragedia del Pilone Centrale a Bonatti la Francia ha dato la Legion d’onore, il più alto riconoscimento della repubblica francese, mentre per l’Italia era considerato poco meno che un’assassino.
20 Ottobre 2016 alle 16:49 #25206albertoPartecipante[quote=”dok” post=26965]
[quote=”bonatti”]…Non ci sono opportunità in alta Versilia? non credo nemmeno questo. Le opportunità, oltre a quella dell’escavazione, ci sono sempre stat.
La verità e che sono state sempre soffocate sul nascere sull’altare dell’industria dell’escavazione…[/quote]che vuoi dire? :huh:
in che modo concretamente che queste opportunità vengono …sempre soffocate sul nascere sull’altare dell’industria dell’escavazione…?!? :woohoo:[/quote]quando il sindaco di Stazzema dice che non ci sono altre economie se non quella dell’escavazione…
Vista la bellezza delle Apuane e dell’alta Versilia in particolare, eccome se ci potrebbero essere anche altre economie basate sulla bellezza del territorio versiliese.
Al mare ci sono altre economie?? mi sembra di si.
Il fatto è che certi poteri non vogliono sviluppare altre economie, ad esempio turistiche legate all’integrità ambientale, altrimenti andrebbero a creare problemi a quella dell’escavazione.
Oppure restaurare e pubblicizzare certi percorsi e siti storici dell’estrazione del marmo. Ad esempio i vecchi e storici percorsi dei cavatori del monte Altissimo, oppure la lizza meccanica al Sella, le altre vecchie vie di Lizza di cui le Apuane sono ricche. Ce ne sono di bellissime.
Ma questi percorsi restaurati, vera e propria archeologia industriale, potrebbero diventare una vera spina nel fianco dell’escavazione .
Quindi meglio non fare nulla. Infatti il Parco che fa?? NULLA!!
Sono complottista?? No, sono realista. Leggo tra le righe.
20 Ottobre 2016 alle 18:47 #25207GiovanniTecchiaAmministratore del forumPurtroppo è proprio come dice Alberto. Sul versante sud dell’Altissimo anni fa (10 circa) il CAI di Pietrasanta chiese a Henraux di progettare il ripristino di alcuni sentieri dei cavatori. Addirittura si parlò di una ferrata; erano altri tempi…io ad esempio lascerei stare troppi cavi però capisco anche che mettere una ferrata ai Tavoloni non sarebbe poi così oscena come cosa (mentre MAI metterei cavi o paletti sulla Bagola Bianca o sulla normale al Pizzo). Queste sono storie che mi sono state riferite: 10 anno fa neppure sapevo cosa fosse il CAI, ma sapete cosa risposero dall’Henraux? Che avrebbero forse contribuito, ma a patto che il CAI li difendesse da altre associazioni. Capito?
Per loro più deserte sono le Apuane meglio è.
20 Ottobre 2016 alle 19:55 #25208albertoPartecipante[quote=”GiovanniTecchia” post=26968]Purtroppo è proprio come dice Alberto. Sul versante sud dell’Altissimo anni fa (10 circa) il CAI di Pietrasanta chiese a Henraux di progettare il ripristino di alcuni sentieri dei cavatori. Addirittura si parlò di una ferrata; erano altri tempi…io ad esempio lascerei stare troppi cavi però capisco anche che mettere una ferrata ai Tavoloni non sarebbe poi così oscena come cosa (mentre MAI metterei cavi o paletti sulla Bagola Bianca o sulla normale al Pizzo). Queste sono storie che mi sono state riferite: 10 anno fa neppure sapevo cosa fosse il CAI, ma sapete cosa risposero dall’Henraux? Che avrebbero forse contribuito, ma a patto che il CAI li difendesse da altre associazioni. Capito?
Per loro più deserte sono le Apuane meglio è.[/quote]
Su questo ci puoi scommettere !!
ma non solo per loro. Anche per centi Enti…che dovrebbero invece fare tutt’altro.
21 Ottobre 2016 alle 00:14 #25209dokPartecipante[quote=”bonatti”]…Il fatto è che certi poteri non vogliono sviluppare altre economie, ad esempio turistiche legate all’integrità ambientale, altrimenti andrebbero a creare problemi a quella dell’escavazione… …Per loro più deserte sono le Apuane meglio è.
Su questo ci puoi scommettere !!
ma non solo per loro. Anche per centi Enti…che dovrebbero invece fare tutt’altro…[/quote]
eppure leggo nell’articolo citato:
che l’iniziativa di sabato al Cardoso è stata patrocinata dal Comune di Stazzema e dal Parco Regionale delle Alpi Apuane.
allora com’è? mi sono perso qualche passaggio? :huh:21 Ottobre 2016 alle 00:58 #25210dokPartecipanteper quanto riguarda la natura integra della montagna apuana, bonatti, trovo che il tuo discorso può anche andar bene sopra i mille metri, dove che so potrebbe bastare lasciare le cose come stanno e risistemare qualche lizza e cava dismessa: ma sotto le ali della poiana… si può ancora parlare di natura integra?
o piuttosto di abbandono e degrado e rischio idrogeologico diffuso? di terre che fino a mezzo secolo fa erano un modello di antropizzazione: quei quattro villici con sì e no la terza elementare sapevino fà più di un ingegnere oggi, perché avevano la scienza e l’arte……e ci vivevano lassù…
che attività produttive ci vedi possibili ora in un ambiente divenuto ostico anche per l’escursionismo? che sogni di fare senza un minimo di infrastrutture?
chi è che vuole le apuane deserte?perché questo non va bene, quello non va bene: le strade forestali e vicinali non vanno fatte, perché qui non siamo in Francia o in Alto Adige o in Val d’Aosta…
e allora: che si deve fare?
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