[i]Nel 2005 quattro alpinisti valtellinesi, salirono alla cima del Pizzo Badile e vi posero una statua del Buddha. Lo fecero sapendo bene che qualcuno prima o poi l’avrebbe distrutto, e così fu due anni più tardi. A dimostrazione che chi pone le croci di vetta non lo fa per amor divino ma con concetti assolutamente diversi, disprezzando quel pluralismo come valore essenziale dell’umanità che, come detto, è un valore universalmente riconosciuto alla montagna.
A seguito della posa del Buddha sul Pizzo Badile vi fu a Sondrio un incontro tra varie fazioni discordanti e non, e nell’occasione venne invitato un Arcivescovo il quale si espresse negativamente sul fatto di porre simboli religiosi sulle vette in quanto, fece rilevare, la croce la portiamo dentro di noi e non può essere un simbolo di conquista.
Sagge e a mio avviso giuste parole, che da Ateo mi sento di avallare senza preconcetti![/i]
tratto dall’articolo “Fede o Conquista?” pubblicato da Stefano Michellazzi qualche anno fa sul sito Ritorno alle Origini