Homepage › Forum › Alpi Apuane › Relazioni › M.Macina – Schiena dell’asino – contraf.ovest
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17 Giugno 2010 alle 08:19 #9303
Anonimo
Ospitedavid73 scritto:
credo che la maggioranza di loro non abbia nemmeno voglia di rispondere e di infognarsi in questi dibattiti, leggerebbero pi? volentieri e vedrebbero pi? volentieri foto e relazioni di altri itinerari.
17 Giugno 2010 alle 17:32 #9305alberto
Partecipantedavid73 scritto:
perch? chiedi se il forum ? propriet? privata? qualcuno ti ha detto che non sei gradito? Non mi pare, anche io ho espresso semplicemente delle opinioni, tu hai detto che non ci sono vie di mezzo in alpinismo al limite sei te che hai voluto chiudere a un dibattito accettando solo posizioni nette e non vie di mezzo, il tono polemico ci sar? stato da parte mia ma di certo anche da parte tua, in fondo stiamo scambiando idee e confrontandoci come dici tu oppure vuoi semplicemente che ti dia ragione? perch? credi di essere una minoranza mi pare che gli interventi siano stati pi? a favore delle tue idee che delle mie, forse ? proprio questo silenzio degli altri forumisti che disturba perch? credo che la maggioranza di loro non abbia nemmeno voglia di rispondere e di infognarsi in questi dibattiti, leggerebbero pi? volentieri e vedrebbero pi? volentieri foto e relazioni di altri itinerari.
Sinceramente non ho capito che senso ha avuto la lista delle vie da mettere 3spit.Quando ho scritto che "non ci sono vie di mezzo" , mi riferevo a me stesso, non certo agli altri. Ho sempre detto e scritto che ognuno ? libero di fare quello che vuole. Io se vado ha ripetere una via aperta da altri mi pongo il limite del rispetto dello stile della via. Se non sono all’altezza di come i primi salitori l’hanno aperta , scendo, rinuncio. Non aggiungo spit per passare per forza. Quindi non ci sono vie di mezzo. Hai capito adesso?
Quanto alla lista delle vie dove aggiungere i 3 spit ? stata una battuta riferita agli spit da te classificati onesti e non invasivi messi sullo sperone.
Le vie da me elencate possono avere delle caratteristiche di pericolosit? , vedi roccia rotta e scarsa chiodatura, dove magari alcuni spittini ci potrebbero stare secndo una certa mentalit?.Credo di appartenere ad una minoranza perch? nel mondo alpinistico – arrampicatorio attuale, senza dubbio sono di pi? i fautori delle richiodature e messa in sicurezza con fix, catene e resinati delle vie, di chi invece come me, ? per una montagna pi? pulita dai segni di passaggio. Quindi per un alpinismo di stampo classico, dove non ci siano vie preconfezionate.
Ti faccio un’esempio: le vie che vengono pi? ripetute sono quelle superchiodate, la maggioranza delle persone decide di ripetere una via in base al tipo di chiodatura , non tanto per la difficolt?.
Ci sono i fix allora ci vado. C’? da chiodare, attrezzare le soste,cercare la via perche non c’? la fila degli spit a segnare la traccia, allora non ci vado anche se la via ha difficolt? per me salibili.Quanto all’uso del forum , ? giustissimo, pratico e utile mettere relazioni e foto dopo una ripetizione. Va pi? che bene . Per? non basta solo questo . Il forum pu? essere anche usato per discutere , confrontarsi e sinceramente non capisco perch? molte persone non partecipino. Se si usa il forum solo come se fosse una semplice guida di arrampicata da consultare, mi sembra che se ne faccia un’uso molto sterile.
17 Giugno 2010 alle 18:09 #9306alberto
PartecipanteMarco di AS scritto:
Non ? che voglia rompere il silenzio per schierarmi; non ne avrei neanche titolo visto che non arrampico. Dico solo che, avendo potuto seguire poco il forum in questi giorni, sono rimasto stupito dalla piega che ha preso questo topic. L’impressione ? che la discussione potrebbe continuare all’infinito. Avanzo solo una piccola considerazione: penso che in ogni caso pi? dell’etica conti la pelle. Il resto credo sia tutto opinabile, dal passare con i fix o tornare indietro e via dicendo. Credo per? che se Diego e Anto dicono che non erano sicuri che quella via fosse stata gi? salita, gli si debba credere. O no?
Marco
Infatti io gli credo. Per? visto che si era scritto che lo sperone era stato salito e visto che si erano anche fatti dei nomi per altro qualcuno anche conosciuto personalmente, perch? non andare a chiedere informazioni a queste persone?
Ad esempio andare al Cai di Massa oppure chiedere a vari componenti del Soccorso Alpino di Massa o sempre ad altri alpinisti sempre di Massa anche non pi? attivi, oppure cercare di parlare con i vari compagni di cordata di Bruno Nicolini.
Questo poteva chiarire di molto i dubbi.
Ma forse ? stato fatto ed io non lo so.19 Giugno 2010 alle 02:29 #9322Anonimo
Ospitealebiffi86 scritto:
secondo me,da un punto di vista etico,bonatti ha ragione: se uno ha le capacit? per ripetere una via rispettando la chiodatura degli apritori bene,altrimenti sceglie un altro itinerario;
perch? intestardirsi a voler salire una via per la quale non si hanno le capacit??
Meglio continuare ad allenarsi finch? non si sar? pronti a ripeterla proteggendosi con quello che offre la roccia.
Il mio punto di vista dunque ? senza dubbio a favore dell’alpinismo tradizionale; per? in questo caso pi? che stravolgere la chiodatura diego e compagno hanno rifatto a fix un paio di soste ( se ho ben capito..).
In proposito mi viene in mente un episodio che riguarda il mitico bubu bole: quando and? a liberare la couzy alla cima ovest di lavaredo disse di non aver aggiunto niente alla chiodatura iniziale per? rifece tutte le soste ( credo a fix..).
Questo con la motivazione che se fosse volato su quella via avrebbe " sbottonato " tutto,sosta a chiodi compresa e la cosa gli sembrava ingiusta pi? che altro per il compagno.
Chiaramente non possiamo neanche fare un paragone tra il nostro pilastro e la via couzy,per? quest’episodio pu? essere di spunto per qualche riflessione.
Nello specifico forse possiamo accettare che una via molto pericolosa venga ripetuta rispettando la chiodatura ma rinforzando qualche sosta cosich?,in caso di un lungo volo,si possa garantire almeno la trattenuta del primo e la sicurezza del secondo.
Chiaramente nel caso di bubu si trattava di una realizzazione eccezionale ( liberare una via aperta a chiodi con gradi oltre l’8a )che forse valeva qualche fix; magari per la costola del miccio bastava aspettare e allenarsi ancora un po’..Ecco su vie come quella citata in Lavaredo l’operazione in oggetto ha un senso. Lo spit alle soste quando il resto della chiodatura ? aleatorio direi che sia doveroso.
Non ho letto tutti gli interventi e non conosco la la "Schiena", per? il terreno apuanico rivela insidie che non hanno spesso relazione con il grado tecnico.
30 Novembre 2024 alle 18:56 #53162greg.ped
PartecipanteIeri abbiamo ripetuto la Brucoli-Giovetti-Grossi, su quello che loro avevano indicato come “monte tombaccio”. Parlando con il Biffi ho scoperto dell’esistenza di questo topic e del vero nome del luogo: costola dell’asino, o contrafforte ovest o sperone NO delo schienale etc etc.
Nell’avvicinamento abbiamo perso la traccia e siamo finiti ad una sella dove lo spigolo si raddrizza, penso S2 della relazione indicata. Dove, ad ora, è presente una sosta di calata con due fix riconducibili agli apritori della via sovra citata (senza ombra di dubbio visto che il materiale è lo stesso).
Comunque, di chi è il tentativo spit e chiodi in mezzo alla parete???
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