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9 Febbraio 2015 alle 16:59 #21210fabrizioAmministratore del forum
Le foto delle condizioni e delle “pulizie”
Attachments:9 Febbraio 2015 alle 17:09 #21211alebiffi86Partecipantebello!!! :woohoo:
9 Febbraio 2015 alle 22:54 #21215AnonimoOspiteO Moderator, hai sbagliato sezione ! :P
Questa è roba extra-Apuane !!! B)10 Febbraio 2015 alle 12:56 #21219popegaponPartecipanteGrazie oh duri delle tracce battute e delle belle foto !
ma come mai nevica cosi tanto e cosi tardi ? vi pare il sistema?12 Febbraio 2015 alle 17:23 #21229AnonimoOspiteSapete come sono le condizioni in apuane???vorrei fare un salto domani che sono in ferie…..cosa consigliate e dove più che altro???
Grazie a tutti
12 Febbraio 2015 alle 18:38 #21230AnonimoOspite12 Febbraio 2015 alle 20:10 #21232warthogPartecipanteStamani con Eva e Gianluca ho ripetuto il canale dei Carrubi. Condizioni nel canale ottime, neve dura e salti coperti, neve buona anche sulla cengia del traverso. Giornata molto calda. La situazione generale è strana. Il vento ha spostato la neve qua e là e così ad esempio la parete ovest del pizzo delle saette (ero partito per quella) è del tutto o quasi spoglia.
15 Febbraio 2015 alle 22:54 #21276AnonimoOspite[color=#000088]Ciao a tutti !!
Stamattina con Moreno, Andrea e Laura siamo andati a fare una girata verso il M.te Acuto .. più per muoverci che con la reale convinzione di trovare una delle cascate della zona … lasciata l’auto allo spiazzo della strada delle Fonti del Borbotto ci siamo avviati verso quella che speravamo essere la Diretta … neve molle (4 gradi) .. e come volevasi dimostrare della Diretta nemmeno l’ombra (scendendo poi dal sentiero abbiamo visto che in alto una piccola velatura ghiacciata c’era) .. abbiamo quindi traversato a sinistra faccia a monte battendo traccia e cercando in sequenza gli attacchi (conosciuti) di qualche goulotte/cascata .. niente .. la speranza restava in quella definita da Moreno la linea ghiacciata più probabile .. ovvero Corda Ghiaccia … e come dice un detto le sorprese arrivano se si cercano .. arrivati all’attacco qualcosina c’era .. per carità a vederla dava fiducia zero .. il primo salto visibile era bucato al centro e a destra inesistente .. ma comunque eravamo lì .. perchè non tentare !!!!
Cerco di relazionarla come l’abbiamo fatta noi nelle condizioni in cui l’abbiamo trovata:
L1- circa 25 mt – si sale per lo scivolo basale utilizzando la parte di sinistra con qualche aggancio su alberi e rocce, prima del salto ghiacciato abbiamo sostato su alberi a sinistra (messo una vite da ghiaccio da 16 non entrata tutta e un cordino su albero)
L2- circa 30 mt – si affronta il primo salto ghiacciato sulla esile linea di sinistra molto effimera dopodichè ci si sposta al centro del canale fino a sostare sotto il secondo salto ghiacciato con sosta sempre su alberi a sinistra (messo una vite da 16 alla base del salto ghiacciato e una da 10 su crosta a sinistra più cordino su albero a sinistra all’uscita del salto)
L3 – circa 30 mt – si sale all’estrema destra il salto ghiacciato sfruttando il diedro con appoggi anche su roccia, poi si prosegue a sinistra fino a rilevare un chiodo da roccia sulla parete rocciosa di sinistra (ribattuto), infine l’ultimo salto non essendo formato va superato con passi di misto a sinistra (un po’ delicato e sotto l’acqua della cascatella), uscito si fa sosta sull’enorme albero a destra (messo una vite da 16 sul diedro e rinviato sul chiodo di via)La discesa avviene a destra (faccia a monte) sfruttando le parti più agevoli del pendio per tornare alla base[/color]
B)
16 Febbraio 2015 alle 12:33 #21277albertoPartecipantesabato gran ravata sotto la N. O. della Pania Secca in mezzo ad un fittissima nevicata e altrettanto fittissima nebbia.
Salito un facile canalino che sbuca nella parte iniziale della normale. Ritornati alla macchina belli zuppi.16 Febbraio 2015 alle 18:39 #21278AnonimoOspiteLa scorsa settimana ho salito un canale sul versante Sud del Pizzo, attirato dal fatto di averlo spesso visto bene innevato da casa mia.
Il canale è molto evidente e si trova a sinistra della cresta caratterizzata dal bel campanile. E sbuca prima dell’ultimo ripido salto della cresta Nattapiana.
E’ un canale doppio, separato a metà da una costola rocciosa che permette di passare dal ramo destro a quello sinistro e viceversa in alcuni punti.
La parte iniziale è la più ripida e si può evitare salendo una specie di zoccolo da destra verso sinistra. In pratica si sale lungo un bel canale-camino con misto divertente, sotto la verticale dell’evidente canale a destra del campanile.Ne ho sempre sentito parlare come “canale del Cinghiale”, qualcuno ne sa qualcosa?
Complessivamente è un bel canale classico, che prende relativamente poco sole in quanto protetto dalla cresta del campanile. Abbastanza lungo, vario e continuo… strano che non sia una classicaNoi abbiamo salito il ramo destro. Al di sopra dello zoccolo ci sono circa 200m abbastanza ripidi (max 50°) dopo la pendenza cala (sarà circa 40°) fino alla sella sulla Nattapiana.
Circa 100 m sotto la sella, parte a destra una bella goulotte incassata e suggestiva (“goulotte del cinghiale”?) tra belle guglie di roccia gialla (max 65°) che conduce ad una selletta secondaria molto aerea. Da questa bisogna salire in qualche modo verso la cresta del campanile, superando sulla destra una bel muro orientato a nord. (lungo la goulotte diverse linee interessanti che portano sulla cresta del campanile con un tiro circa, tutte orientate Nord)
Proprio sopra alla verticale della selletta aerea c’è un muretto ghiacciato non molto ripido (75°), che con buone condizioni dovrebbe essere salibile abbastanza facilmente ed è la logica prosecuzione della via.Per le condizioni pessime della neve in quel punto e l’improteggibilità ho preferito salire 20 metri più in basso il diedro che separa le rocce gialle dalle rocce grigie tipiche della nord. Ne è venuto fuori un tiro duro (90° M), poco proteggibile, dove ci si salva solo grazie alle zolle di terra e erba ghiacciata. E’ rimasta una lametta dopo il passo chiave (possibilità di buona sosta una volta giunti in cresta).
L’abbiamo chiamata variante “Cinghiale Extreme”.Da lì abbiamo proseguito per cresta e poi pendii fino alla cresta Nattapiana e poi facilmente sul Pizzo.
Qualcuno ha già frequentato questi lidi?Giampaolo
16 Febbraio 2015 alle 18:39 #21279AnonimoOspiteLa scorsa settimana ho salito con Massimiliano un canale sul versante Sud del Pizzo, attirato dal fatto di averlo spesso visto bene innevato da casa mia.
Il canale è molto evidente e si trova a sinistra della cresta caratterizzata dal bel campanile. E sbuca prima dell’ultimo ripido salto della cresta Nattapiana.
E’ un canale doppio, separato a metà da una costola rocciosa che permette di passare dal ramo destro a quello sinistro e viceversa in alcuni punti.
La parte iniziale è la più ripida e si può evitare salendo una specie di zoccolo da destra verso sinistra. In pratica si sale lungo un bel canale-camino con misto divertente, sotto la verticale dell’evidente canale a destra del campanile.Ne ho sempre sentito parlare come “canale del Cinghiale”, qualcuno ne sa qualcosa?
Complessivamente è un bel canale classico, che prende relativamente poco sole in quanto protetto dalla cresta del campanile. Abbastanza lungo, vario e continuo… strano che non sia una classicaNoi abbiamo salito il ramo destro. Al di sopra dello zoccolo ci sono circa 200m abbastanza ripidi (max 50°) dopo la pendenza cala (sarà circa 40°) fino alla sella sulla Nattapiana.
Circa 100 m sotto la sella, parte a destra una bella goulotte incassata e suggestiva (“goulotte del cinghiale”?) tra belle guglie di roccia gialla (max 65°) che conduce ad una selletta secondaria molto aerea. Da questa bisogna salire in qualche modo verso la cresta del campanile, superando sulla destra una bel muro orientato a nord. (lungo la goulotte diverse linee interessanti che portano sulla cresta del campanile con un tiro circa, tutte orientate Nord)
Proprio sopra alla verticale della selletta aerea c’è un muretto ghiacciato non molto ripido (75°), che con buone condizioni dovrebbe essere salibile abbastanza facilmente ed è la logica prosecuzione della via.Per le condizioni pessime della neve in quel punto e l’improteggibilità ho preferito salire 20 metri più in basso il diedro che separa le rocce gialle dalle rocce grigie tipiche della nord. Ne è venuto fuori un tiro duro (90° M), poco proteggibile, dove ci si salva solo grazie alle zolle di terra e erba ghiacciata. E’ rimasta una lametta dopo il passo chiave (possibilità di buona sosta una volta giunti in cresta).
L’abbiamo chiamata variante “Cinghiale Extreme”.Da lì abbiamo proseguito per cresta e poi pendii fino alla cresta Nattapiana e poi facilmente sul Pizzo.
Qualcuno ha già frequentato questi lidi?Giampaolo
16 Febbraio 2015 alle 18:41 #21281AnonimoOspitefoto
Attachments:16 Febbraio 2015 alle 23:12 #21282CeragioliPartecipante17 Febbraio 2015 alle 00:12 #21283fabrizioAmministratore del forumComplimenti per la salita, la variante ed il video! ;)
Finalmente qualcuno in questo inverno piatto ha “mosso la classifica!”17 Febbraio 2015 alle 21:53 #21288alebiffi86PartecipanteComplimenti!! zona trascurata d’inverno ma che secondo me può offrire qualche sorpresa..magari con condizioni migliori… :(
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