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- Questo topic ha 90 risposte, 10 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 14 anni, 4 mesi fa da
Anonimo.
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22 Settembre 2010 alle 00:38 #9845
Anonimo
OspiteStamani Antonello ? stato dimesso dall’Ospedale ed ? tornato a casa, credo che fra pochi giorni potr? riprendere anche il lavoro. Ringrazio di cuori tutti quanti per la solidariet? espressa.
Un saluto a tutti22 Settembre 2010 alle 01:07 #9846fabrizio
Amministratore del forumGrazie della bella notizia!!! Un’abbraccio virtuale ad Antonello da parte dello staff di Alpiapuane.:) :) :)
22 Settembre 2010 alle 02:12 #9847Anonimo
OspiteGran bella notizia, parlavo ieri sera di Antonello (che non conosco di persona) con una sua collega di lavoro che mi ha descritto Anto come un vero appassionato di montagna in generale, ma di arrampicata in particolare. Per cui aspetto di incontrarlo e di conoscerlo sui sentieri e sulle cenge apuane!
Un abbraccio anche da me!
franco24 Settembre 2010 alle 06:36 #9875Anonimo
OspiteOra che tutto si sistema per il meglio, oltre ad esserne felici aspettiamo anche i dettagli dell’impresa…. (almeno io che l’avevo nei progetti…)
Ciao e ancora auguri24 Settembre 2010 alle 18:03 #9878Anonimo
OspiteCredo che Antonello stia preparando uno scritto per ringraziare personalmente per la solidariet? tutti gli amici del forum (e non solo) sia per relazionare sulla vicenda che l’ha visto, purtroppo, protagonista.
Dal punto di vista alpinistico posso fare un breve resoconto.
Scendendo dal passo Uncini in 20′ scarsi per tracce evidenti abbiamo raggiunto la base del pilastro poco sopra alla vecchia marmifera. Abbiamo attaccato un p? sulla sx dello spigolo in prossimit? di un albero. Sosta con 2 ch. lasciati. Si passa a sx dell’albero e si sale qualche metro per raggingere il filo (IV). Si segue il filo x 40 m. fino a albero con alberelli (sosta) (III) Roccette e palero, terreno insidioso ma proteggibile con friends. Ancora sul filo, solito terreno, (passo di III+) x 35 m. fino a cengetta (sosta su 2 ch + friends, 1 buon ch. nero lasciato).
Ancora 35 m. fino a comoda nicchia aperta sotto un diedro (III+, friends e 1 ch.). Qui abbiamo fatto una sota su 1 ch. e 1 spit (lasciati) perch? con calata sul versante ovest si raggiunge il canale alberato che pu? rappresentare un buona via di fuga.
Si supera un bel diedro, finalmente di roccia abbastanza buona (12 m. IV, 2 friends e 1 spuntone) e ancora una ventina di metri di roccia meno buona e palerosa sul III (1 clessidra sulla dx) fino ad un piccolo terrazzino sul filo dove fatto sosta su 3 ch.su un filoncino di roccia buona(2 rimasti).
Qui il tiro fatale. Antonello ? salito ancora per circa 57/58 m. sul solito terreno III/III+ (albrello, friends) fino alla terrazza sovrastata da un diedro com il precedente ma pi? appoggiato. Messo un ch. e subito ritolto perch? la fessura aveva leggermente ceduto, faceva la sosta pi? a dx su un filone di roccia buona. Mentre piantava il secondo ch. (il primo ? rimasto e a detta di Anto ? buono) il cendimento del lastrone a sx e la scarica di sassi e tutto il resto…
Avevamo percorso fino ad allora oltre 200 m. e avevamo calcolato circa 100 m. ancora impegnativi ma forse pi? rocciosi. Dopodich? si entra nella cresta terminale, rotta ma con difficolt? basse che porta in vetta (2-3 ore circa ancora di salita).
Diciamo che sono rimaste 4 soste sul pilastro + la sosta di partenza.
Un saluto24 Settembre 2010 alle 18:07 #9879Anonimo
OspiteAbbiamo gi? fatte anche 5-6 foto, se Antonello riterr? opportuno cercheremo in qualche modo di pubblicarle.
24 Settembre 2010 alle 18:46 #9882alebiffi86
PartecipanteDiego scritto:
Credo che Antonello stia preparando uno scritto per ringraziare personalmente per la solidariet? tutti gli amici del forum (e non solo) sia per relazionare sulla vicenda che l’ha visto, purtroppo, protagonista.
Dal punto di vista alpinistico posso fare un breve resoconto.
Scendendo dal passo Uncini in 20′ scarsi per tracce evidenti abbiamo raggiunto la base del pilastro poco sopra alla vecchia marmifera. Abbiamo attaccato un p? sulla sx dello spigolo in prossimit? di un albero. Sosta con 2 ch. lasciati. Si passa a sx dell’albero e si sale qualche metro per raggingere il filo (IV). Si segue il filo x 40 m. fino a albero con alberelli (sosta) (III) Roccette e palero, terreno insidioso ma proteggibile con friends. Ancora sul filo, solito terreno, (passo di III+) x 35 m. fino a cengetta (sosta su 2 ch + friends, 1 buon ch. nero lasciato).
Ancora 35 m. fino a comoda nicchia aperta sotto un diedro (III+, friends e 1 ch.). Qui abbiamo fatto una sota su 1 ch. e 1 spit (lasciati) perch? con calata sul versante ovest si raggiunge il canale alberato che pu? rappresentare un buona via di fuga.
Si supera un bel diedro, finalmente di roccia abbastanza buona (12 m. IV, 2 friends e 1 spuntone) e ancora una ventina di metri di roccia meno buona e palerosa sul III (1 clessidra sulla dx) fino ad un piccolo terrazzino sul filo dove fatto sosta su 3 ch.su un filoncino di roccia buona(2 rimasti).
Qui il tiro fatale. Antonello ? salito ancora per circa 57/58 m. sul solito terreno III/III+ (albrello, friends) fino alla terrazza sovrastata da un diedro com il precedente ma pi? appoggiato. Messo un ch. e subito ritolto perch? la fessura aveva leggermente ceduto, faceva la sosta pi? a dx su un filone di roccia buona. Mentre piantava il secondo ch. (il primo ? rimasto e a detta di Anto ? buono) il cendimento del lastrone a sx e la scarica di sassi e tutto il resto…
Avevamo percorso fino ad allora oltre 200 m. e avevamo calcolato circa 100 m. ancora impegnativi ma forse pi? rocciosi. Dopodich? si entra nella cresta terminale, rotta ma con difficolt? basse che porta in vetta (2-3 ore circa ancora di salita).
Diciamo che sono rimaste 4 soste sul pilastro + la sosta di partenza.
Un salutoCaspita,non eravate tanto lontani dalla cresta!peccato..comunque complimenti per il tentativo! come salita suscita sicuramente il mio interesse; spero proprio che riuscirete a completarla..
24 Settembre 2010 alle 20:29 #9883Anonimo
OspiteOra bisogna dare il tempo (quale che sia) ad Antonello di recuperare fisicamente e soprattutto psicologicamente e stare tranquillo con la sua famiglia. Poi si vedr?. Io sicuramente, prima o poi, ci ritorno…
Ciao24 Settembre 2010 alle 22:00 #9884alebiffi86
PartecipanteDiego scritto:
Ora bisogna dare il tempo (quale che sia) ad Antonello di recuperare fisicamente e soprattutto psicologicamente e stare tranquillo con la sua famiglia. Poi si vedr?. Io sicuramente, prima o poi, ci ritorno…
Ciaocerto,adesso ci vuole un po’di tranquillit?..comunque un domani che decidi (o decidete) di ritentare tenetemi presente che verrei pi? che volentieri!:)
24 Settembre 2010 alle 22:42 #9885Anonimo
OspiteDiego scritto:
Credo che Antonello stia preparando uno scritto per ringraziare personalmente per la solidariet? tutti gli amici del forum (e non solo) sia per relazionare sulla vicenda che l’ha visto, purtroppo, protagonista.
Dal punto di vista alpinistico posso fare un breve resoconto.
Scendendo dal passo Uncini in 20′ scarsi per tracce evidenti abbiamo raggiunto la base del pilastro poco sopra alla vecchia marmifera. Abbiamo attaccato un p? sulla sx dello spigolo in prossimit? di un albero. Sosta con 2 ch. lasciati. Si passa a sx dell’albero e si sale qualche metro per raggingere il filo (IV). Si segue il filo x 40 m. fino a albero con alberelli (sosta) (III) Roccette e palero, terreno insidioso ma proteggibile con friends. Ancora sul filo, solito terreno, (passo di III+) x 35 m. fino a cengetta (sosta su 2 ch + friends, 1 buon ch. nero lasciato).
Ancora 35 m. fino a comoda nicchia aperta sotto un diedro (III+, friends e 1 ch.). Qui abbiamo fatto una sota su 1 ch. e 1 spit (lasciati) perch? con calata sul versante ovest si raggiunge il canale alberato che pu? rappresentare un buona via di fuga.
Si supera un bel diedro, finalmente di roccia abbastanza buona (12 m. IV, 2 friends e 1 spuntone) e ancora una ventina di metri di roccia meno buona e palerosa sul III (1 clessidra sulla dx) fino ad un piccolo terrazzino sul filo dove fatto sosta su 3 ch.su un filoncino di roccia buona(2 rimasti).
Qui il tiro fatale. Antonello ? salito ancora per circa 57/58 m. sul solito terreno III/III+ (albrello, friends) fino alla terrazza sovrastata da un diedro com il precedente ma pi? appoggiato. Messo un ch. e subito ritolto perch? la fessura aveva leggermente ceduto, faceva la sosta pi? a dx su un filone di roccia buona. Mentre piantava il secondo ch. (il primo ? rimasto e a detta di Anto ? buono) il cendimento del lastrone a sx e la scarica di sassi e tutto il resto…
Avevamo percorso fino ad allora oltre 200 m. e avevamo calcolato circa 100 m. ancora impegnativi ma forse pi? rocciosi. Dopodich? si entra nella cresta terminale, rotta ma con difficolt? basse che porta in vetta (2-3 ore circa ancora di salita).
Diciamo che sono rimaste 4 soste sul pilastro + la sosta di partenza.
Un salutoDa quello che mi sembra di capire… il pilastro da voi salito ? quello di sinistra, quello del Nerli, con attacco dallo sperone secondario ancora pi? a sinistra? Il famoso tratto di V+ sarebbe ancora pi? in alto?
24 Settembre 2010 alle 23:26 #9886Anonimo
OspiteNo, siamo risaliti per la met? inferiore del pilastro, quello che Nerli ha evitato risalendo la vicina costola SO (che salimmo anno scorso, c’? una relazione sul forum).
La via deve essere stata salita nel 1970 da Benincasi-Canciani. Come altezza eravamo gi? sopra il termine della parallela costola SO. Pensiamo di aver individuato il passaggio chiave di V+ che dice la guida : un salto liscio che pare abbastanza evidente. Credo che con due lunghezze ancora l’avremmo raggiunto.
Ciao3 Ottobre 2010 alle 21:17 #9986Anonimo
OspiteRiesco solo oggi a fare una breve apparizione.Ringrazio veramente di cuore tutti voi per l’affetto dimostratomi. FORZA FABRIZIO. L’importante ? per entrambi, poter raccontare di persona quello che ci ? accaduto. Io st? bene regazzi, o solo un leggerro fastidio alle mie 4 costole rotte e devo recuperare un p? di fiato a causa dell’ematoma al polmone. Durante la degenza all’ospedale ho scritto quella giornata che vi riporto.Se avete voglia di leggerla non fate caso al linguaggio e alla scrittura. Ringrazio anche Michele Salvadorini e Piero il medico del SAST Querceta. Ci vedremo al raduno.
Pronto? Diego? Ciao, senti, ho fatto una bella scorta di chiodi, specie di quelli a lama, sai, per le fessure strette di quel marmaccio che c?? lass?. Allora se non ci sono inghippi ci vediamo alle 7.00 alle Gobbie oK? Ok!Ciao
E?una bella mattina, domenica 12 settembre. Alle Gobbie ? freschino ma l? quando non lo ?.Il materiale ? gi? pronto , si decide solo chi porta questo e chi porta quello.Prendiamo tutti i chiodi poi semmai le lasciamo su per la seconda parte. Non vogliamo strafare, l?intenzione ? di fare la via in due uscite. Si parte calmi, come sempre, e io inizio a scherzare con Diego perch? ancora ha i pantaloni corti. E? vero, penso, che sul versante sud dell?Altissimo il sole fa ancora il suo dovere ma lui ha sempre caldo, ? un sudone, mi fa venire in mente la mia creatura, Federico, suda da nulla. Stamani non penso alla salita da fare, anzi mentre saliamo nella faggeta guardo per terra le ?fungacciere? tra le foglie e la mia testa ritorna ai funghi trovati qualche giorno prima. La mia passione principale, superiore alla montagna, del resto i monti sono li tutti i giorni, i funghi mica sempre. Scollettiamo agli Uncini e l?aria verso il mare ? ancora ?estatina? Guardo il costolone da salire. Il fianco che da verso gli Uncini ? tutto di marmo a blocchi e lastre scoppiate.Arrivati alla base vedo che il fianco opposto ovvero lato Cervaiole ? in buona parte erboso, interrotto da placche scagliose e salti a forma di diedri pi? inclinati. Attacchiamo il primo tiro a sx dello spigolo. Parto io e poi su alternati. Pi? si sale e pi? i punti dove sostare si rivelano comodi, ampie terrazze erbose. L?arrampicata si svolge con serenit? pur con attenzione e vigili su tutto quello che si tocca con mani e piedi. Non buttiamo gi? nemmeno un sassolino.. Prevale terreno da scarponi ma si va anche con scarpette. Nella progressione si lavora bene sia con i chiodi che con i friends. Inizia il 5? tiro. La sosta ? su tre chiodi. Diego vuole che la valuti . Per questo tipo di terreno ? di una solidit? assoluta. L?occhio di Diego ? sempre valido. Parto e com sempre Diego si raccomanda di proteggermi, sa che non abbondo mai. All?inizio ? una placca di lastre belle sonanti. Salgo delicato leggero come un gatto. Queste placchette, come dico io, devi trattenere una parte del tuo peso nel respiro per superarle . Procedo chiodo, arbusto, friend il terreno si appoggia, il filo non ? pi? definito, sta diventando un poggione dove prevale terra, erba e blocchi instabili.
Diego, quanta ce n? ? 15-20 mt risponde. Ok, metto un friend e continuo perch? ora sono in piedi e ho visto sopra un bel terrazzo , alla base di un salto di 4-5 mt a forma di diedro, la sosta sta bene l?. E? una fotocopia di quello trovato due tiri prima. Urlo a Diego di mollare la corda cos? posso lavorare con comodo. Mi accendo una sigaretta. Un filone di marmo a sx ? verticale un altro a dx appoggiato a due metri uno all?altro divisi da un po di terreno erboso a formare un diedro,semplice da salire. Se chiodo a sx sono protetto da eventuali scariche dall?alto anche del compagno, penso. Il blocco che voglio chiodare appoggia la sua base su una placca. Tra le due corre una fessura .Ad altezza occhio vi ? un’altra fessura verticale ad hoc per un universale. Lo prendo , entra il giusto con le mani, martello e gi?. Nonostante che abbia ?cantato? bene noto una cosa che mai era capitata.Il chiodo, comportandosi come un cuneo, ha prolungato in alto la fessura esistente. Negativo non mi piace per niente, penso tra me, devo spostami sull? altro filone, quello di destra dove ci sono delle fessure strette.Tolgo l?universale armeggio all?imbrago per prendere un chiodo a lametta e inizio a chiodare, va gi? bene ok mettiamo gi? un altro?. CRAAK un suono mai sentito …sono di fianco, mi giro..ho appena il tempo di alzare gli occhi?l?ho addosso sulla spalla sx, poi sul torace?? mi butta gi?. Da questo momento il mio cervello scollega il pensiero dalla voce. Aiutoo Diegoo, recupera, recupera. Il mio pensiero mi dice che Diego non ha sentito ne tantomeno visto, quel CRAAK. Gli ho detto che ero su un ?solarium?, non pu? essere attento. Inizio a balzare e ogni volta che sto per sbattere penso sia l?ultima, mi preparo al buio e al silenzio assoluto, cos? mi immagino la fine. Quando tocco terra cerco disperatamente di conficcare le mie dita almeno per rallentare. Oramai dalla bocca non escono pi? grida o parole, solo il rumore sordo dei tonfi che il mio corpo crea terra. I secondi sono lunghi , lunghissimi, poi all?improvviso mi fermo e con me anche tutto intorno ? fermo e silenzioso. Mi trovo a pancia sotto con il casco e lo zaino al loro posto. Apro gli occhi ma vedo solo dal dx. Per? vedo, il cielo azzurro, lerocce intorno. Sono ancora vivo, allora. Ho un dolore attorno alla vita e vedo la corda che ha fatto un giro intorno, riesco a roteare le gambe e mi svincolo da questa stretta. Ora sono seduto. Vedo Diego alla sosta , sar? a 20 mt. E? al sicuro, integro , sono contento per lui. Mi guardo e vedo il dito anulare che ? a forma di Y. Sar? rotto? Provo a toccarlo, non sento dolore lo tiro e lui come una molla, rientra in sede. E? lussato. Diego mi chiama, vuole sapere come v?, come mi sento?.che vuoi fare mi dice. Che voglio fare?. Riesco ad alzarmi , nessun dolore alle ganbe, anche le braccia funzionano. Certoi dolori, le escoriazioni, il sangue prevalgono. La testa non ha subito traumi. Tutto a posto. Ho tanto affanno, un fiato corto come un cane dopo una corsa, mi volto in alto e guardo quanto sono caduto. Cazzo 25 mt ci sono tutti. Diego aspetta, fammi prendere fiato. E gi?, il fiato, questo fiato non calma anzi aumenta e insieme si aggiunge un dolore al torace che non mi fa stare in piedi. Diego ho paura di quello che non vedo, questo dolore dentro non mi convince, se vado in emorragia? Non ? il caso di azzardare Diego Dai il via al soccorso. Ok. Dai un chiamo anche a casa . Resto seduto, ho sete e bevo mezzo litro di acqua. Il cellulare inizia a squillare, ma dove l?ho?.E? sotto di me a3 mt lo vedonon riesco a prenderlo?so benissimo chi ? di l?. E? una voce che vuole delle certezze, vuole sentire la mia voce, giustamente. Questo non sar? mai possibile sino al pronto soccorso. Arriva dall?alto Michele della Stazione Quercet. Ciao come v?? Bene dico mi dispaice ma ho dovuto proprio rompirvi il c?.o. Cosa dici, questi sono i nostri interventi, mica quelli che ci chiamano per le caz..?. Attrezza un sosta per assicurarsi. Michele per favore prendimi qule cellulare, senti come suona disperato ? mia moglie devo farle sentire che sono vivo. Mi dispiace Anto io ho il compito di portare te via di qua il prima possibile. OK ho capito. (Non aver potuto parlare direttamente con mia moglie rimarr? l?unica mia sofferenza, che mi porter? per sempre dentro).Poi scende anche Piero il medico che mi fa le domande di rito, poi via . Il Pegaso con una bella manovra a retromarcia mi scende alla piazzola delle Cervaiole. Li c?? una infermiera (dottoressa?) con due bionde treccine che spuntano dal casco la quale mi accoglie con la barella. E? carina sia nei modi che nei lineamenti . Ritorna il Pegaso con Diego e si parte per il Cinquale. Sono sempre lucido e sveglio e mi rendo conto che sul Pegaso ci si sta comodi, anche da sdraiati, non come su altri elicotteri in cui sono salito per lavoro. Al pronto soccorso di Massa vedo mia moglie. Leggo nei sui occhi l?immensa sofferenza, sicuramente pi? della mia.Non avevo mai provato (per fortuna) un attenzione da parte dei medici e di tutti gli addetti. Tutti per me. Sono meravigliato e penso: Anto o sei ridotto proprio male,male o non c?? nessuna emergenza. Tutti gli accertamenti (TAC RX ECG sangue ecc) cose che in ordinario ti servono 12 mesi per averli nl iro di 1 ora. Entro in chirurgia con 4 costole rotte e una contusione al polmone sx che ha creato una piccola perdita di liquido pleurico. Oggi sto finendo il mio racconto dopo 10 giorni che mi trovo in ospedale. L aterapia attuale ? riposo assoluto per 20 giorni.
Chiudo con una frase che il dottore al pronto soccorso rivolse a mia moglie. Signora lo sa che lei oggi ha rischiato di restare vedova? Per? cos? non ? andata. Se vuole liberarsi di suo marito , le d?ho un consiglio, GLI SPARI PERCHE? AL TRIMENTI SE LO BUTTA GIU? DA QUALCHE PARTE SE LO RITROVA DI NUOVO A CASA.4 Ottobre 2010 alle 00:11 #9988Anonimo
OspiteVai Antonello!!!Finora non ho scritto niente, speravo di risentirti quanto prima….racconto coinvolgente al massimo!
Se accetti un consiglio, per finire tra le braccia della bionda infermiera ci sono metodi meno traumatici.;)4 Ottobre 2010 alle 02:36 #9989Anonimo
Ospitema che ? la banda dei ravanatori? Su tre post pubblicati in media due sono di gente che tira di sotto franoni e poi gioca a scansarli colla partecipazione speciale dell’elicottero del soccorso alpino e qualche costola rotta o dito scoppiato…. ci sarebbe da ridere, se non fosse da piangere.. e si va avanti come se nulla fosse.. cmq auguri di pronta guarigione a tutti
4 Ottobre 2010 alle 03:53 #9996Anonimo
OspiteSpero di aver frainteso, ma il tuo tono mi sembrava molto offensivo verso persone che vanno in montagna da anni e che non giocano a tirarsi sassi addosso.
Non c’? mai da ridere quando succede un incidente, e spesso si piange, ma chi va in montagna conosce i rischi della montagna. Non si va avanti come se nulla fosse accaduto, ma si accettano le conseguenze delle proprie azioni. -
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