Icosaedro + Stefano Tribioli

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  • #19857
    alberto
    Partecipante

    al nord danno temporali così con Giovanni, Oreste e il Benassino si va dalla parte opposta al centro sud: Gran Sasso. Intendiamo non è un ripiego è bello il Gran Sasso, poi se vai al Corno Piccolo o alle Spalle la bellezza della roccia marmoladiana è garantita.

    Si cena a Prati di Tivo e poi con materrassino e sacco a pelo ci sistemiamo per la nanna sotto la veranda del ristorante dove abbiamo cenato che gentilmente ci ospita.

    la domenica mattina dopo una abbondante colazione con le uova sode della nonna del Benassino saliamo alle Spalle con l’intenzione di fare la combinazione di 2 vie.

    Icosaedro alla seconda Spalla
    Stefano Tribioli alla Prima Spalla.

    ne viene fuori una bella combinazione di 11 tiri belli e impegnativi e su ottima roccia.

    Bellissima la STEFANO TRIBIOLI una dei capolavori di Per Luigi Bini aperta nel 1978 con ai piedi le superga. Una via che ha fatto la storia dell’alpinismo al Gran Sasso per molti anni una via molto temuta per la scarsissima possibilità di proteggersi.
    Ma ancora oggi nonostante il livello più alto, le scarpette di arrampicata e tutti i vari ammenicoli per proteggersi , il terzo tiro è un tiro decisamente serio dove e bene non cadere!

    Un tiro su muro verticale compatto a buchetti che dimostra la grande bravura di Bini nel saper leggere la roccia, adattarsi ad essa senza sforacchiarla.

    Mi piacerebbe conoscerlo di persona per stringergli la mano e dirgli quanto è stato bravo per averci regalato un tiro del genere: ad ogni passo è una scoperta. .
    Sono arrivato in sosta con il culo strinto ma senza cacca nei calzoni….. :laugh: e tanta soddisfazione.
    Dopo la via cambia genere: fessure tutte da fare alla dulfer e anche qui tutto da proteggere.

    #19863
    fabrizio
    Amministratore del forum

    E bravi…voi ormai vi spostate con i venti!!! :laugh:
    Dimostrazione di esperienza, lungimiranza e tanta passione! ;)
    Ora vado subito a leggermi qualcosa sulle vie che avete fatto…

    #19864
    fabrizio
    Amministratore del forum

    Per il bene della cultura alpinistica, pubblico :)

    #19865
    alberto
    Partecipante

    Pierluigi Bini nato a Pontedera ma trasferito a Roma da ragazzino e quindi romano a tutti gli effetti è stato un vero talento naturale, che ha dato all’alpinismo del centro Italia un vero scossone facendogli fare un gran salto di qualità.

    La sua più grande realizzazione al Gran Sasso è stata l’apertura del Diedro di Mefisto al Paretone del Corno Grande, ma anche il Dolomiti ha lasciato il segno con diverse prime solitarie:

    via dei Fachiri alla Cima Scotoni, Gogna alla sud della Marmolada, Detassis al Croz dell’Altissimo, ect.

    #19866
    alberto
    Partecipante

    alcune foto
    primo tiro di Icosaedro

    la seconda spalla sul filo si vedone le fessure di Icosaedro

    il secondo tiro di Icosaedro

    la fessura del terzo tiro di Icosaedro

    #19867
    alberto
    Partecipante

    altre foto
    passo delicato su Icosaedro

    la val Maone con i bellissimi Pilastri d ‘Intermesoli

    lama del secondo tiro della Stefano Tribioli

    #19869
    alberto
    Partecipante

    ed altre ancora
    la lama del secondo tiro della Stefano Tribioli

    in partenza per la stupenda e psicologica placca del terzo tiro della Stefano Tribioli

    oramai il dado è tratto, si può solo salire……almeno speriamo :S

    le larghe fessure finali della Stefano Tribioli

    #19871
    warthog
    Partecipante

    E’ bello il Gran Sasso… e queste vie sembrano proprio delle belle scelte. Se questo tempo ci nega la Marmolada… troveremo di che divertirci lo stesso…. :)

    #19873
    alberto
    Partecipante

    si il Gran Sasso è veramento bello e quando sei sulle placche ti sembra proprio la Marmolada.

    Ma se il Pesce è come tanti tiri della placca della Stefano Tribioli….meglio lasciar perdere :lol:

    #19887
    alberto
    Partecipante

    chi fosse interessato a conoscere o approfondire la storia dell’alpinismo abruzzese e in particolare del Gran Sasso con tutti i vari personaggi che hanno girato intorno a queste montagne:

    Dangelo, Bini, Marcheggiani, Cantalamessa, De Luca, Di Bari, Gigi Mario, Marsili, Di Federico, Di Donato, Grazzini, Consiglio, Iannilli, ect. ect. ect.

    può leggere l’ottimo libro di Stefano Ardito

    “STORIA DELL’ALPINISMO IN ABRUZZO”

    pubblicato da poco da Ricerche & Redazioni.

    “Il Corno Piccolo e il Corno Grande, i pilastro dell’Intermesoli e il Sirente, le Nord della Cima delle Murelle e del Camicia. Le grandi montagne, con le loro pareti e le loro creste, sono tra i più bei monumenti naturali dell’Abruzzo. E sono uno spazio d’ avventura, dove generazioni di alpinisti hanno scritto una storia avvincente.
    Questo libro racconta le esplorazioni e gli exploit degli alpinisti dell’Abruzzo e delle regioni vicine, a volte affiancati da nomi famosi del Nord, sulle pareti di roccia, le cascate di ghiaccio e i canaloni di neve di questa regione straordinaria. Una storia che inizia con l’ascensione al “Corno Monte” compiuta da Francesco De Marchi nel 1573.
    L’alpinismo non è solo esplorazione geografica, ma anche intuizione, coraggio, decisione, paura. Nel Libro sfilano le realizzazioni e i sogni, le rivalità e le amicizie, le vittorie e le sconfitte, le tragedie. L’autore accompagna gli alpinisti nei passaggi superati e in quelli costretti a rinunciare. Una storia scritta su vette e pareti, ma che ha al centro gli uomini e le donne che le hanno desiderate ed esplorate.”

    #19892
    alberto
    Partecipante

    da sinistra:
    Vito Plumari (il Vecchiaccio) Pierluigi Bini , Luisa Jovane , Hainz Mariacher

    alla casa cantoniera sotto la parete sud del Piz Ciavazes

    Attachments:
    #19893
    alberto
    Partecipante

    Vito Plumari (il Vecchiaccio) lo sciamano delle montagne, il compagno di scalata di Pierluigi Bini

    Attachments:
    #19894
    alberto
    Partecipante

    “…Pierluigi saliva e scendeva dappertutto: prime solitarie, prime ripetizioni a tempo record, concatenamenti (fino a 12 vie in giornata al Gran sasso)…), qualche prima invernale e soprattutto nuove vie aperte con criteri completamente differenti da quelli di tutti gli altri. Non aveva tabù…”

    (Massimo Marcheggiani)

    Attachments:
    #19897
    gabriele68
    Partecipante

    che coppia Bini e il vecchiaccio B) B)

    topic fuorivia

    climbing pills

    #19905
    alberto
    Partecipante

    già grande coppia….mi sembra di vedere me e l’Imbecaro…. :laugh: :laugh:

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