frana nord Pizzo d’Uccello

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  • #19720
    alberto
    Partecipante

    recente grossa frana sulla parete nord del Pizzo d’Uccello sul costone sovrastante al boschetto (che sembra cancellato!!) della Fessura Obliqua.

    notare l’ enorme chiazza bianca lasciata.

    prudenza a chi è intenzionato alla salite delle vie di questo settore della parete:
    Biagi, Panpepato, Ratti-Merchetti, Etica Resistente, Gola.

    #19721
    Anonimo
    Ospite

    ma panfregnato ‘un era una via ”pe’ padri di famillia” ???

    quando si dice che piu’ dell’etica alle volte basta il buon senso…

    …peccato per il pizzo…speriamo che le piogge ripuliscano tutto presto…

    #19722
    alberto
    Partecipante

    “buonsenso”…. e ti sembra una qualità da poco??

    adesso non fare i soliti discorsi da polemico-egoista…. :laugh:

    #19725
    alberto
    Partecipante

    qui si vede meglio.

    il boschetto all’uscita del camino della fessura obliqua e il tratto superiore della cengia che a destra porta al camino d’uscita sembra che non ci siano più!!

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    #19732
    david
    Partecipante

    Sabato scorso abbaimo salito la biagi e abbiamo visto gli effetti della frana che è piuttosto grande, sicuramente la più grande che abbiamo visto in tanti anni. È venuto giù tutto il costone che dice alberto, all’altezza dei tiri del tetto di etica. Il boschetto che ricordo di aver salito per proseguire da panpepato verso i camini terminali non c’è più, i detriti hanno ricoperto le cengie sottostanti e sono arrivati anche nella cengia finale della variante dei fiorentini, che abbiamo comunque salito. La biagi non è interessata dal canale in su.
    Il canale per arrivare all’attacco della parete è irriconoscibile, pieno di detriti come mai visto.

    #19733
    alebiffi86
    Partecipante

    scusate l’ignoranza becera ma la oppio è impossibile che sia rimasta coinvolta vero?? neppure i primi tiri?

    #19734
    alberto
    Partecipante

    la Oppio è stata ripetuta lunedì per quanto ne so senza problemi.

    Il pendio per arrivare all’attacco è decisamente trasformato sicuramente da scariche venute giù dal settore dei Genovesi.

    Una cosa da dire è che lunedì dalla cresta di Capradossa è stata vista venire giù una grossa scarica.

    In questo periodo la nord del Pizzo sembra essere particolarmente ostile…..la natura dimostra che chi comanda è sempre lei.

    #19735
    Anonimo
    Ospite

    beh ma tanto sul pizzo non ci possiamo “arrampicare,Camminare o altro…” da almeno un anno vista la famosa “ORDINANZA” per il terremoto.

    se questa montagna scarica (ok che è normale,e fin qui siamo tutti d’accordo) è anche grazie alle “CAVE!” sottostanti…ora vediamo se danno la colpa a qualche arrampicatore che ha smosso qualche ciottolino…e pensare che magari la frana poteva essere di dimensioni maggiori e da qualche altro punto sulla Nord cosa avrebbero detto se qualche cavatore si fosse fatto male o peggio??!!!!…

    riflettiamo anche su questo…chiudo il mio sfogo…e spero che qualcuno leggendo capisca veramente cosa voglio dire…

    #19736
    alberto
    Partecipante

    capisco, capiscono. Eccome se capiscono!

    ma se ne fregano.

    #19738
    Anonimo
    Ospite

    già e non so cosa sia peggio. :( :( :(

    #20107
    warthog
    Partecipante

    Sabato scorso con tre amici sono andato alla nord con l’idea di ripetere la via del Gran Diedro. Pur non essendo stata interessata dalla frana anche su questa via la situazione è piuttosto ‘mobile’, almeno rispetto alla mia precedente ripetizione (2007). Nei tiri più difficili si sono staccati svariati appigli (uno di noi è stato anche colpito da un blocco smosso dalla prima cordata); in particolare mi preme segnalare che sul passo chiave del secondo tiro difficile, l’ultimo del diedro vero e proprio prima della placchettina coi chiodi a pressione, al mio secondo di cordata si è completamente staccata la lama bianca (traccia di una precedente frana) che si utilizzava per fare il passaggio in libera; la lama è rimasta lì tenuta da terra e radici e non ci siamo fidati a buttarla giù temendo per l’incolumità della seconda cordata. Spero che il diluvio di stanotte abbia provveduto al disgaggio.

    #20114
    alberto
    Partecipante

    bravo “Chiodo da Palero” il forum serve anche a questo.

    Il Gran Diedro resta una gran via, frutto della maturità alpinistica di Mario Piotti…

    BELIN !! ;)

    #20115
    warthog
    Partecipante

    in un tratto mi sono davvero chiesto come si sia passato con gli scarponi, placca, niente chiodi… o si è tirato sul paleo nel fondo del diedro… il diedro è decisamente di un’altra marcia rispetto a Oppio, Biagi etc. Decisamente più imparentato col la via del Nido d’Aquila, sempre del Piotti…

    #20116
    alberto
    Partecipante

    la via del Nido d’ Aquila è un’altra grande via del’indimenticabile Mario. Secondo me un pò più impegnativa del Gran Diedro.

    Spesso è volentieri i tanto… detestati ciuffi di palero…. sono risolutivi. Poi magari un chiodino messo e levato per la gioia dei ripetitori ;) …..anche se come raccontava Agostino Bresciani i famosi chiodi Piotti non erano proprio il massimo :laugh:

    altra grande realizzazione di Mario è il Bardaiano

    Si queste vie rispetto a Oppio ect. hanno un’altra marcia.

    BELIN :laugh:

    #20117
    warthog
    Partecipante

    Fessure chiodabili non ne ho trovate. Comunque il Nido è decisamente più impegnativa soprattutto a causa dei tratti scabrosi di terra e paleo.

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