Homepage › Forum › Alpi Apuane › Salvaguardia ambientale › Che fine ha fatto il Paiolo ?
- Questo topic ha 23 risposte, 4 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 12 anni, 6 mesi fa da Enzo.
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10 Dicembre 2009 alle 22:02 #7909guidoPartecipante
dimmi che quella cifra ? per la guida del 1905????? se si sulla mia mail inviami i contatti che contatto il tizio che vado in germania a prenderla a piedi…:laugh:
10 Dicembre 2009 alle 23:20 #7910AnonimoOspitese hai ‘Apuane invernali’ di Perna-Girolami basta e avanza. Anche se i due mi sembrano troppo disinvolti quando parlano di difficolt?, sia invernali che estive: siete d’accordo?
Altro piccolo OT. Per le escursioni, in alcuni casi le valutazioni dei due mi sembra che sfiorassero il terrorismo (a volte anche per la lunghezza degli itinerari: se ben ricordo, si proponeva un M. Altissimo partendo da Seravezza e passando per il Pasquilio, per poi tornare da Azzano… tutto in giornata! Roba da skyracer).
Per l’alpinismo invernale, conosco abbastanza bene la loro guida, che mi era stata prestata tempo fa: ? un volume che per gli itinerari classici rimane il punto di riferimento, anche se per scelta non va oltre l’AD+/D come difficolt?.
Per gli itinerari che ho ripetuto (un buon numero) le valutazioni le ho trovate pi? o meno corrette, considerando le inevitabili variabilit? delle condizioni invernali. A volte quasi eccessive (cresta ONO del Fiocca data PD+, secondo me non oltre il PD). Solo in un caso ho trovato una gradazione severa: cresta Nord della Pania Secca data PD+, secondo me un buon AD, e dire che l’avevamo trovata anche in ottime condizioni (uscire dall’intaglio con neve poco buona ? un bel casino…).
Fine OT! Scusate11 Dicembre 2009 alle 00:19 #7911AnonimoOspiteguido scritto:
dimmi che quella cifra ? per la guida del 1905????? se si sulla mia mail inviami i contatti che contatto il tizio che vado in germania a prenderla a piedi…:laugh:
allora tutto quello che posso consigliarti ? un buon paio di scarpe perch? Dusseldorf non ? proprio dietro l’angolo :lol: (in realt? bastava andare fino in fondo alla lista dei volumi disponibili su abebooks riguardanti le apuane). ;)
per Marco:
? la raccolta di una serie di inserti usciti dal gennaio al luglio 1979 in abbinamento con la Nazione.
Io ho la edizione originale rilegata artigianalmente. MA credo che poi sia stata fatta una riedizione di formato leggermente ridotto e quindi pi? maneggevole. Tempo fa si trovava su ebay a 25,00 euro (tanto per capirsi: un volume simile ? quello dedicato alla Versilia).
Ciao11 Dicembre 2009 alle 08:34 #7922EnzoPartecipantedavec77 scritto:
[quote]se hai ‘Apuane invernali’ di Perna-Girolami basta e avanza. Anche se i due mi sembrano troppo disinvolti quando parlano di difficolt?, sia invernali che estive: siete d’accordo?
Altro piccolo OT. Per le escursioni, in alcuni casi le valutazioni dei due mi sembra che sfiorassero il terrorismo (a volte anche per la lunghezza degli itinerari: se ben ricordo, si proponeva un M. Altissimo partendo da Seravezza e passando per il Pasquilio, per poi tornare da Azzano… tutto in giornata! Roba da skyracer).
Per l’alpinismo invernale, conosco abbastanza bene la loro guida, che mi era stata prestata tempo fa: ? un volume che per gli itinerari classici rimane il punto di riferimento, anche se per scelta non va oltre l’AD+/D come difficolt?.
Per gli itinerari che ho ripetuto (un buon numero) le valutazioni le ho trovate pi? o meno corrette, considerando le inevitabili variabilit? delle condizioni invernali. A volte quasi eccessive (cresta ONO del Fiocca data PD+, secondo me non oltre il PD). Solo in un caso ho trovato una gradazione severa: cresta Nord della Pania Secca data PD+, secondo me un buon AD, e dire che l’avevamo trovata anche in ottime condizioni (uscire dall’intaglio con neve poco buona ? un bel casino…).
Fine OT! Scusate[/quote]
Per le gite invernali che conosco, anche a me PD+ per la cresta ONO del Fiocca sembra troppo. D’altra parte, per?, F mi sembra poco per la salita al Sella dalla Focola del Vento per la cava Bagnoli; il tratto tra la Focola e la cava ? molto ripido (e anche esposto): io e i miei amici, a ogni buon conto, tornammo indietro, anche perch? la neve non era buona.
Per le gite estive (cito a memoria): quanto a lunghezza non ? male neanche quella da Fantiscritti al M. Maggiore per cresta SO con continuazione fino al Sagro e discesa per la cresta S dello Spallone! sono due o tre gite insieme! Quanto alle difficolt?, ricordo due passaggi per i quali gli autori dicono pi? o meno che la corda PUO’ essere utile: la discesa per la cresta N del Pizzone (II rotto e esposto) e la salita dalle Mura del Turco alla cresta NNO del Pizzo delle Saette (qualche metro di III rotto e esposto): io avrei scritto che la corda E’ NECESSARIA, dopodich? uno ? sempre libero di lasciarla nello zaino. In questo modo, invece, qualcuno potrebbe trovarsi davvero nei guai.
Detto questo, io credo per? che i libri di Perna e Girolami siano belli, importanti e anche originali, anche se penalizzati, purtroppo, da una notevole sciatteria editoriale.11 Dicembre 2009 alle 08:39 #7923EnzoPartecipantebergame scritto:
Per Enzo –
Pensavo che l Repetti ne facesse menzione, peccato. Bisogner? andare a cercare altrove. LA guida Nerli-Sarperi non la cercavo come guida pratica ma come testimonianza di un’epoca e soprattutto del contributo di Vincenzo Sarperi, uno dei protagonisti dell’alpinismo invernale in apuane. Ho avuto modo di conoscere Vincenzo qualche anno prima della sua scomparsa e ne ho apprezzato la simpatia, la bravura e la grande modestia. Se ti interessa il volume Dianda-Cavani fammi un fischio.Grazie tante per il Dianda-Cavani :) , ti far? sapere.
20 Giugno 2012 alle 04:13 #15297EnzoPartecipanteBergame, ti ricordi il Paiolo? Ho trovato ora in Bertini-Triglia, Itinerario per escursioni ed ascensioni alle pi? alte cime delle Alpi Apuane, Firenze 1876, pag. 25, il passo seguente:
"[…] E’ mirabile la vista di un masso erratico detto Paiuolo, che precipitando dall’alto ? rimasto incastrato fra le due muraglie del Solco; la parte superiore ? quasi piana, coperta d’arboscelli, erbe e vilucchi; la parte inferiore ? tutta arrotondata, quindi la denominazione di Paiuolo. La Via Mala e la Gola di Trient in Svizzera possono dare un’idea di questa bellezza selvaggia della natura, una delle maraviglie delle Alpi Apuane".
Enzo20 Giugno 2012 alle 04:45 #15299Marco di ASPartecipanteGrande Enzo!!!!!!!!! :woohoo:
Marco
20 Giugno 2012 alle 07:06 #15302AnonimoOspiteGrande Enzo ;) ma Povere Apuane depredate ogni giorno dei loro tesori :(
un motivo in pi? per accendere i fari e concentrare l’attenzione sul versante sud dell’Altissimo che ? uno dei tesori che ancora si potrebbero salvare :Sma dove l’hai trovato il Bertini-Triglia ? :ohmy: B)
20 Giugno 2012 alle 07:50 #15305EnzoPartecipantebergame scritto:
Grande Enzo ;) ma Povere Apuane depredate ogni giorno dei loro tesori :(
un motivo in pi? per accendere i fari e concentrare l’attenzione sul versante sud dell’Altissimo che ? uno dei tesori che ancora si potrebbero salvare :Sma dove l’hai trovato il Bertini-Triglia ? :ohmy: B)
Non lo posseggo, ma al CAI di Prato ce n’? una copia (anzi una fotocopia dell’originale), e in questi giorni l’ho ripresa in mano e riletta. Bertini era pratese, e nel 1885 fond? la ‘Stazione Alpina’ di Prato, che dieci anni dopo si trasform? in Sezione staccandosi da quella di Firenze.
Enzo -
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