Armando Aste

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  • #26367
    derrick
    Partecipante

    esattamente, ho visto lo spigolo senza sapere ci fosse una via, quando ho saputo che era di Aste ho provato il desiderio di salirla, per ora è in lista, senza fretta.

    #26368
    alberto
    Partecipante

    1965 – Marmolada di Rocca. Parete Sud. “Via Canna d’Organo”
    13 – 18 agosto. Con Franco Solina. Fra la Punta Rocca e la Marmolada d’Ombretta una serie di torri orlano la cresta della montagna. Dal rifugio Falier si vede stagliarsi nettissimo un caratteristico campanile, simile a una canna d’organo con un precipite strapiombante spigolone.
    Avevamo studiato minuziosamente le molte fotografie prese. Lo scorso anno, tracciando la “Via dell’Ideale”, avevamo avuto modo di scoprire altri preziosi particolari e fissarci ancora più nella nostra decisione: aprire la “Via della Canna d’Organo”.
    Abbiamo lottato con i denti per attrezzare una costola fessurata sulla faccia destra del colatoio. Pioggia, grandine, poi anche la neve. E’ inutile ormai. Dovremo bivaccare ancora in questo inferno di pareti dai riflessi sinistri. Lucide d’acqua e foderate, a tratti, da colate e grappoli di mostruose stalattiti di ghiaccio.
    Siamo rannicchiati sotto una sporgenza arrotondata. Non c’è la possibilità di indossare i sacchi da bivacco. Le giacche a vento sono inzuppate; pensiamo che é meglio levarle. Il frastuono della cascata che passa ad un metro da noi diventa di minuto in minuto più insopportabile. Saremo capaci di resistere fino ai primi albori?
    L’acqua batte, cade, gorgoglia, schizza, rimbalza. Assume voci e rumori sempre diversi e contrastanti. Assordanti e gentili. Mostruosi. Struggenti. Ora voci sconosciute eppure amiche mi chiamano. Ecco sì, distintamente, le voci dei miei cari. La voce di mio padre che dice sempre: “Valà, sta a casa che l’è mèio”. Quella di mia madre che è inquieta, addolorata, implorante. Quasi disperata. Mia madre. Mai ho pensato tanto a lei come ora.
    Con gli occhi sbarrati stiamo a sperare che il volume d’acqua diminuisca, che il frastuono si vada smorzando.
    Il tempo sembra essersi fermato. Mi dolgono terribilmente le ginocchia per la forzata innaturale posizione, mi duole la spalla lussata. Credevo di saperne abbastanza, ormai, di bivacchi, ma questo, il centesimo, è veramente tremendo. Quanto tempo è passato?
    Intanto la canna d’organo suona ancora, suona sempre, seppure com minore intensità, ora. Arriva il tanto sospirato mattino e quasi per magia la parete si apre a tratti e mostra strappi di cielo azzurro. Saliamo ora sempre più penosamente, seppure su difficoltà decrescenti a mano a mano che la pendenza addolcisce. Ormai la volontà è in disarmo: sentiamo prossima la meta.
    Credo di non avere mai desiderato come ora il calore del sole, la luce, la fine di una salita. Franco un’ultima volta mi raggiunge con l’impossibile carico di roba e ferramenta tintinnante e prima ancora di riprendere fiato, mi stringe con le sue forti braccia in un muto amplesso. Con una incrinatura di commozione nella voce dice una cosa bellissima: “E’ meglio che siamo qui soli, Armando”.
    Sullo sfondo, alcune cordate salgono nel sole la “schiena di mulo” della Punta Penìa. Sono le dieci del diciotto agosto ’65.

    #26370
    alberto
    Partecipante

    il bellissimo e molto repulsivo tratto di parete dove sale la via della Canna D’Organo

    #26372
    alberto
    Partecipante

    ecco qua la via dell’ IDEALE forse il capolovoro di Armando Aste , anche se, a detta sua, non la sua via più difficile.

    per questa ripetizione, a cui tenevo tanto, posso solo ringraziare Alessandro (Popegapon) che mi propose di unirmi a lui a Carletto e Leonardino. Una grande giornata.

    Nonno dove sei?
    raccontaci qualcosa della tua via dell’ Ideale assieme a Ratti e ?

    #26373
    popegapon
    Partecipante

    …si, l ‘Ideale non è una via qualsiasi. Alberto noi si deve ringraziare solo il culo che ci regge finchè siamo sani e si va a far di queste cose c’è solo da non perdere neanche una occasione, zaino sempre pronto per chi può.
    bellissima giornata ricordi indelebili, giù alla macchina incontrammo Mariacher e la Jovane poi al rifugio si vide Giordani… loro ancora ci pensano ne parlano ancora … sentivo che dicevano sottovoce “ma chi sono quei quattro li, hanno l’aria di essere gente forte…”
    Che tipo Armando Aste una via cosi moderna in placca parete aperta in quegli anni, fenomeni fenomeni la serie A senza ombra di dubbio.

    #26374
    alberto
    Partecipante

    Ale, invece ti devo ringraziare.

    L’ Ideale a cui tenevo, forse l’avevo oramai messa da parte, non ci speravo più. Invece arriva la tua chiamata per fare cordata, su un’itinerario del genere, con te e con Carlino e Leo che conoscevo poco ma sapevo che viaggiavano molto forte.

    Sarò all’altezza di questi giovani che viaggiano come schegge?

    E’ stata una bella dimostrazione di fiducia da parte tua!

    Non ho dubbi, te ne sono grato.

    Bella giornata, siamo stati bravi :laugh:

    #26375
    alberto
    Partecipante

    a proposito della via che aprì sul Focobom:

    “Ad un tiro di corda dall’uscita trovammo un bellissimo terrazzino con fine ghiaino. Il tempo era bello e pensammo di fermarci a bivaccare. Così avremmo risparmiato i soldi per dormire in rifugio.”

    Ad un tiro dall’uscita…!! fine ghiaino…tempo bello da godersi la notte all’aperto.

    è questo che intendo per serenità , senza bruciare i tempi e godersi appieno quello che si è appena fatto me quello che, oltre all’aspetto puramente tecnico scalata ti può dare la montagna :)

    #26774
    alberto
    Partecipante

    Armando Aste si prepara a fare la prima solitaria alla via dei Francesi (Desmaison-Mazeaud) alla Ovest di Lavaredo

    la Cima Ovest di Lavaredo con il tracciato della via dei Francesi (Couzy)

    #26775
    CMalp92
    Partecipante

    grandissimo personaggio, soprattutto fuori dal contesto alpinistico! l’estate scorsa ho avuto la fortuna di ripetere la sua via in civetta…veramente superba!!

    #26776
    alberto
    Partecipante

    si la Aste-Susatti alla Civetta è una superba arrampicata libera che ho avuto la fortuna di ripetere anche io un pò di annetti fa.
    Un pò più sostenuta della adiacente via Andrich-Faè e anche molto prima in condizioni. Inquanto i camini terminali della Andrich sono assai più profondi e quindi con la possibilità di essere bagnati o verglassati.

    #26778
    alberto
    Partecipante

    Armando Aste all’attacco della Torre Sud del Paine.

    #26780
    alberto
    Partecipante

    una gran via di Aste , che ho ripetuto, è lo spigolo N. O dello Spiz d’Agner Nord, via dedicata ad Andrea Oggioni.

    Lontana, lunga, impegnativa, ottima roccia, grande ambiente.

    #26782
    alberto
    Partecipante

    in solitaria sulla via Bhul alla Roda di Vael.

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