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- Questo topic ha 952 risposte, 14 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 3 mesi, 1 settimana fa da GiovanniTecchia.
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3 Aprile 2012 alle 00:25 #14479AnonimoOspite
ringrazio pisa per il bel pensiero e il sincero apprezzamento (totalmente ricambiato ;) ) ma condivido l’osservazione di ponticelli per gli stessi "arcani" motivi cui lui si riferisce B)
3 Aprile 2012 alle 00:44 #14481albertoPartecipantebergame scritto:
ringrazio pisa per il bel pensiero e il sincero apprezzamento (totalmente ricambiato ;) ) ma condivido l’osservazione di ponticelli per gli stessi "arcani" motivi cui lui si riferisce B)
sar? meglio toccassi…..B)
4 Aprile 2012 alle 07:06 #14510dokPartecipanteRe: Ho cercato di farmi largo tra le stipe a colpi di machete ma dopo un quarto d’ora di lotta impari ho desistito e sono passato al cinghialismo spinto. Cos? facendo, sono sbucato rapidamente fuori dalla macchia in vista del passo del pitone.
scusa Bergame, ma da allora che parte sei passato? di l? ci passo da prima di te e con una certa frequenza, sulla linea da me indicata ? ma una breve passeggiata domenicale
Re: Canale del prato di greppia: secondo le carte multigraphic (quindi IGM) ? il fosso che scende dal passo della focoraccia, sulla CTR ? indicato come Canale del Prato. A rigor di logica il canale del prato della greppia dovrebbe essere il canale che scende dal passo della greppia verso la valle del Serra, per? su nessuna delle carte che ho visto io il nome ? rierito a questo canale ma sempre all?altro sotto il passo della focoraccia. (x luca: non mi pare che il Nerli parli di dx orografica, io ho citato esattamente il testo della guida ) )
mi pare invece che il Nerli parli chiaramente di ripidi fianchi del canale che discende dal Passo Focoraccia, ovvero il ramo destro orografico del Canal dal Prado, o se preferisci il ramo sinistro guardando sulle carte. il disegno della tavola 48, per quanto possa essere approssimativo, ? molto esplicativo, e il vecchio sentiero cui fa cenno anche Ponticelli ci corrisponde a pennello. infatti oltre ad essere effettivamente un sentiero, con tanto di massicciata e gradoni (a differenza di quello del ramo delle Greppie, che ? una semplice traccia di capre a parte quel brevissimo tratto di massicciata a secco), risale, con l’andamento zigzagante dell’illustrazione, la dorsale comprensiva dell’attacco roccioso sopra la Fanfani, di cui parlavi l’altra volta, tenendosi sul ripido fianco del canale che discende dalla Focoraccia (mentre la traccia delle Greppie si allontana sensibilmente dai fianchi di detto canale).
comunque questi son dettagli: i due tracciati non fanno altro che risalire i fianchi opposti di quella dorsale, per poi confluire nel terrazzone panoramico sovrastato dalla grossa fania, il problema ? semmai la datazione di quei manufatti.Re: Fosso della griffaia : purtroppo non sapevo come chiamare il canale dove ho fotografato la vecchia lizza e dove parte il sentiero avvistato da ponticelli, poi sulla Carta Tecnica regionale ho letto questo nome riferito al canale. Probabilmente, come in altri casi , la CTR ? un po’ approssimativa nei nomi anzi a volte fa proprio grossolani errori
in questo caso direi proprio di no: la CTR indica chiaramente il <Fosso Griffaia> come il canale che confluisce nel Canal dal Prado, con quella bella cascata che sovrasta la grotta di Cel?. c’? una traccia poco raccomandabile che permette di accedervi dal basso all’altezza della seconda grotta. guarda caso anch’io lo chiamavo cos? i primi tempi, finch? non mi chiarirono le idee i colloqui con la gente di Azzano. e qui arriviamo al terzo punto…
Re: Il sentiero-carrareccia intagliato che parte dalla Polla: luca e guido (tempo fa) lo hanno chiamamato ?sentiero Fanfani?. Siccome ?Fanfani ? mi ricorda le ?case fanfani? di epoca fascista nonch? l’Amintore ministro della repubblica, cui sono attribuite diverse opere pubbliche, mi chiedo se questo nome ? riferibile solo alla parte allargata (quindi presumibilmente pi? moderna) o a tutto il sentiero fino alla sua fine. Siccome luca sembra saperne parecchio e siccome altri nel forum sarebbero desisderosi di saperne di pi? (pisanijno ) credo che luca o guido farebbero opera meritoria se potessero chiarire almeno l?origne del nome, l?epoca della costruzione (o ampliamento) , se il nome si riferisce a tutto il sentiero fino alla sua fine o solo alla prima parte (carrareccia) e infine perch? finisce nel nulla alla base del canale sotto il passo della greppia. Tutto questo ammesso che queste informazioni non siano riservate e protette da copyright o in via di esserlo. Per? visto che il forum ? utile a tutti e spesso ? comodo per tutti attingervi …. .
credo che faresti opera dimolto pi? meritoria se ti andassi a cercare queste informazioni da te, come ho fatto io e suppongo anche Guido, visto che sono informazioni banali che in paese puoi avere con facilit? se ad esempio ti vai a bere qualcosa al Michelangelo, chiedendo ai vecchi cavatori che avranno certo piacere di dirti le cose, altro che copiraitte, mannaggia!
se anche ci perdi mezz’ora vedrai il sentiero della libert? te la pu? concedere, ? pi? di mezzo secolo che aspetta!Re: Questione passo del pitone/passo della focoraccia : nel seguito continuer? a riferirmi alla mia interpretazione come illustrata nella foto di qualche post precedente. Ovvero quelo della croce con lapide per me ? il passo della focoraccia e quello del pitone ? quello dove sono arrivato nella seconda esplorazioine una settimana fa (e dove sono tornato ieri).
un’ultima cosa: se il 99% delle persone di questo forum (e in particolare Pisanino!) ritiene che il passo del Pitone sia il Passo della Focoraccia nord, non pensi che sia opera non dico meritoria, ma quantomeno di correttezza metodologica chiarire perch? te sei cos? convinto che il passo del Pitone sia altrove, e soprattutto che lo fosse a quel tempo? argomentare mi pare il minimo, altrimenti un giorno salta fuori qualcuno che dice che per lui il passo del Pitone ? in piazza Aranci…e te che ni voi d??
Luca
4 Aprile 2012 alle 07:17 #14511EnzoPartecipanteLa discussione sul sentiero della libert? prosegue, vedo…
Chiss? perch?, Bergame, ma sento il bisogno, senza conoscerti di persona, di confermarti (nel mio piccolo e per quel che conta) la mia stima e il mio apprezzamento per la tua competenza, la tua cortesia e la tua umilt?.
Enzo4 Aprile 2012 alle 17:20 #14512albertoPartecipantedok scritto:
Re: Ho cercato di farmi largo tra le stipe a colpi di machete ma dopo un quarto d’ora di lotta impari ho desistito e sono passato al cinghialismo spinto. Cos? facendo, sono sbucato rapidamente fuori dalla macchia in vista del passo del pitone.
scusa Bergame, ma da allora che parte sei passato? di l? ci passo da prima di te e con una certa frequenza, sulla linea da me indicata ? ma una breve passeggiata domenicale
Re: Canale del prato di greppia: secondo le carte multigraphic (quindi IGM) ? il fosso che scende dal passo della focoraccia, sulla CTR ? indicato come Canale del Prato. A rigor di logica il canale del prato della greppia dovrebbe essere il canale che scende dal passo della greppia verso la valle del Serra, per? su nessuna delle carte che ho visto io il nome ? rierito a questo canale ma sempre all?altro sotto il passo della focoraccia. (x luca: non mi pare che il Nerli parli di dx orografica, io ho citato esattamente il testo della guida ) )
mi pare invece che il Nerli parli chiaramente di ripidi fianchi del canale che discende dal Passo Focoraccia, ovvero il ramo destro orografico del Canal dal Prado, o se preferisci il ramo sinistro guardando sulle carte. il disegno della tavola 48, per quanto possa essere approssimativo, ? molto esplicativo, e il vecchio sentiero cui fa cenno anche Ponticelli ci corrisponde a pennello. infatti oltre ad essere effettivamente un sentiero, con tanto di massicciata e gradoni (a differenza di quello del ramo delle Greppie, che ? una semplice traccia di capre a parte quel brevissimo tratto di massicciata a secco), risale, con l’andamento zigzagante dell’illustrazione, la dorsale comprensiva dell’attacco roccioso sopra la Fanfani, di cui parlavi l’altra volta, tenendosi sul ripido fianco del canale che discende dalla Focoraccia (mentre la traccia delle Greppie si allontana sensibilmente dai fianchi di detto canale).
comunque questi son dettagli: i due tracciati non fanno altro che risalire i fianchi opposti di quella dorsale, per poi confluire nel terrazzone panoramico sovrastato dalla grossa fania, il problema ? semmai la datazione di quei manufatti.Re: Fosso della griffaia : purtroppo non sapevo come chiamare il canale dove ho fotografato la vecchia lizza e dove parte il sentiero avvistato da ponticelli, poi sulla Carta Tecnica regionale ho letto questo nome riferito al canale. Probabilmente, come in altri casi , la CTR ? un po’ approssimativa nei nomi anzi a volte fa proprio grossolani errori
in questo caso direi proprio di no: la CTR indica chiaramente il <Fosso Griffaia> come il canale che confluisce nel Canal dal Prado, con quella bella cascata che sovrasta la grotta di Cel?. c’? una traccia poco raccomandabile che permette di accedervi dal basso all’altezza della seconda grotta. guarda caso anch’io lo chiamavo cos? i primi tempi, finch? non mi chiarirono le idee i colloqui con la gente di Azzano. e qui arriviamo al terzo punto…
Re: Il sentiero-carrareccia intagliato che parte dalla Polla: luca e guido (tempo fa) lo hanno chiamamato ?sentiero Fanfani?. Siccome ?Fanfani ? mi ricorda le ?case fanfani? di epoca fascista nonch? l’Amintore ministro della repubblica, cui sono attribuite diverse opere pubbliche, mi chiedo se questo nome ? riferibile solo alla parte allargata (quindi presumibilmente pi? moderna) o a tutto il sentiero fino alla sua fine. Siccome luca sembra saperne parecchio e siccome altri nel forum sarebbero desisderosi di saperne di pi? (pisanijno ) credo che luca o guido farebbero opera meritoria se potessero chiarire almeno l?origne del nome, l?epoca della costruzione (o ampliamento) , se il nome si riferisce a tutto il sentiero fino alla sua fine o solo alla prima parte (carrareccia) e infine perch? finisce nel nulla alla base del canale sotto il passo della greppia. Tutto questo ammesso che queste informazioni non siano riservate e protette da copyright o in via di esserlo. Per? visto che il forum ? utile a tutti e spesso ? comodo per tutti attingervi …. .
credo che faresti opera dimolto pi? meritoria se ti andassi a cercare queste informazioni da te, come ho fatto io e suppongo anche Guido, visto che sono informazioni banali che in paese puoi avere con facilit? se ad esempio ti vai a bere qualcosa al Michelangelo, chiedendo ai vecchi cavatori che avranno certo piacere di dirti le cose, altro che copiraitte, mannaggia!
se anche ci perdi mezz’ora vedrai il sentiero della libert? te la pu? concedere, ? pi? di mezzo secolo che aspetta!Re: Questione passo del pitone/passo della focoraccia : nel seguito continuer? a riferirmi alla mia interpretazione come illustrata nella foto di qualche post precedente. Ovvero quelo della croce con lapide per me ? il passo della focoraccia e quello del pitone ? quello dove sono arrivato nella seconda esplorazioine una settimana fa (e dove sono tornato ieri).
un’ultima cosa: se il 99% delle persone di questo forum (e in particolare Pisanino!) ritiene che il passo del Pitone sia il Passo della Focoraccia nord, non pensi che sia opera non dico meritoria, ma quantomeno di correttezza metodologica chiarire perch? te sei cos? convinto che il passo del Pitone sia altrove, e soprattutto che lo fosse a quel tempo? argomentare mi pare il minimo, altrimenti un giorno salta fuori qualcuno che dice che per lui il passo del Pitone ? in piazza Aranci…e te che ni voi d??
Luca
e ni direi…che forse… s? fatto una canna di troppo:P
4 Aprile 2012 alle 18:44 #14514AnonimoOspiteIn primis. Scusa Luca ma non so se sto parlando sempre con la stessa persona: come nick prima avevi kuca e adesso dok. Le info di base che mi riguardano le trovi sul forum “chi siamo”. Non prenderla come mancanza di fiducia, ma a questo punto ti chiedo cortesemente di fare, più o meno, altrettanto.
Secundis. Io di mestiere non faccio l’esploratore, né la guida, né lo scrittore. Vado in montagna da dilettante/apprendista nel senso che: a) in montagna cerco di divertirmi, b) ci vado senza scopo di lucro c) ritengo di aver sempre qualcosa da imparare e sono felicissimo di farlo perché … “fino alla bara sinpara” (M.Mescoli).
Terzis. Ho intrapreso la esplorazione/discussione per il sentiero della libertà perché a) qualcuno aveva posto il problema b) un giorno mi sono avventurato c) ho trovato sentieri e tracce sconosciute (credo a tutti nel forum tranne te) e apparentemente rilevanti ai fini della discussione d) perché dal forum ho ricevuto/preso/risucchiato molto, quindi, sentendomi in debito, ho creduto di fare “opera meritoria” nel ricambiare.
Per quanto riguarda le tue osservazioni:
“ma allora da che parte sei passato” : ho seguito una linea parallela e per questo sono stato adeguatamente punito :sick:
“di lì ci passo da prima di te e con una certa frequenza” : perché non ne hai parlato prima anche sul forum prendendoti oneri ed onori di questa ri-scoperta ??
“sulla linea da me indicata è ma una breve passeggiata domenicale” dalle mie parti si direbbe “aho!! un t’allargà !” dì un po’, ce la porteresti la tu’ fidanzata a far’ quella passeggiata domenicale ? :evil:
Non riesco a seguirti nella descrizione degli itinerari che confluiscono sul crinale della fania (o delle conifere) ma sull’itinerario 112c della guida hai ragione tu, mi ha tratto in inganno la locuzione "costa boscosa" che ho interpretato come “crinale boscoso”.
Non capisco la tua distinzione tra ramo dx e sx del fosso del prato della greppia. Sono daccordissimo con te che per il buon senso dovrebbe essere così, però sulle carte il canale del prato di Greppia è quello che scende dal passo della focoraccia. Mentre il ventaglio di canali che scendono dal passo della greppia e da cava colonnoni confluiscono in un unico ramo (senza nome sulle IGM) che poi confluisce nel canale del prato. L’unica carta che dà un nome a questo ramo è la CTR: “fosso della Griffaia” Se noti la parola “Fosso” è su un ramo comune che raccoglie anche il ramo che viene dagli uncini e, apparentemente, sembra che il nome si riferisca a tutto il tratto di canale fino alla confluenza con quello che scende dal passo della Focoraccia. Gli abitanti di Azzano saranno sicuramente i più competenti e non ne discuto, io nel frattempo mi sono arrangiato con quello che passava il convento, l’importante era far capire di cosa stavo parlando. Secondo te oltre a contestare l?attribuzione del passo del pitone mi dovevo mettere a contestare anche le IGM e tutta la cartografia ufficiale disponibile ? Tanto per non menar il canal per l’aia ecco quì la carta
Sul sentiero Fanfani sono in molti ansiosi di sapere. Vorrà dire che ognuno di loro si recherà “motu/auto proprio” ad Azzano mettendosi diligentemente in fila al bar del paese per farsi raccontare come stanno le cose dai malcapitati (nel senso del compito ingrato che tocca loro) superstiti. Però a ben pensarci potrebbe essere anche un modo per far conoscere meglio questo grazioso villaggio. :lol: A parte gli scherzi : la verità è che anche io muoio dalla voglia di sapere e con un pizzico di arroganza ci ho provato. Ma vedo che anche te le informazioni non le sganci. Tieni presente che nessuno ti ha chiesto di tirar fuori dal cappello l?inossidabile Amintore e non dimenticare che stai scrivendo su un forum. Cioè sei in un luogo, o meglio, sei parte di un organismo la cui linfa vitale è il libero scambio delle idee e delle informazioni. Poi, per carità, libertà è anche quella di prendere senza dare/dire.?
Passo del Pitone. Non so perchè ma ho sempre pensato che il passo del pitone fosse quello che ho indicato io e non quello dei massesi. Mi sembrava logico che quello sotto il monte Focoraccia fosse il passo Focoraccia e quello cosiddetto Focoraccia nord fosse un intaglio (troppo modesto per avere un proprio nome) che ricadeva sotto lo stesso toponimo. Più tardi questa convinzione ha trovato conferma nella CTR (on-line) di cui allego un estratto a 10.000
A consolidare definitivamente questa inconsapevole eresia è venuta poi anche la carta IGM del 1905. Quando l?ho vista mi son detto: “perbacco, una volta esisteva un sentiero di valico tra la polla e campiglia ! allora i conti tornano ! se lì c’era un importante valico allora quel valico non poteva non avere un nome ! e qual nome più appropriato visto che proprio lì, al sommo della salita, si erge a mo’ di sentinella uno scuro e arcigno piton ??? ”
Un dubbio: nel tuo primo intervento mi era sembrato che tu fossi schierato come me sulla questione pitone/focoraccia, avevo capito male ?
Infine permettimi qualche considerazione epidermica. Nel tuo penultimo intervento (di domenica) hai messo in fila una serie impressionante di dati, fatti, notizie, nomi , convegni, testimoni, personaggi, luoghi, episodi che più che una replica meditata ed esplicativa mi è sembrato uno sfoggio di sapere per ridimensionarmi e lasciarmi pensoso a meditare sotto una valanga di dati e informazioni :blush: Io non ho problemi a riconoscere la tua competenza né la mia ignoranza. Anzi se vorrai fornirmi una lista di fonti dove documentarmi ne sarò sinceramente felice e così anche te avrai modo di confrontare le tue conoscenze con qualcuno che potà replicarti in modo appropriato. B)
Tieni presente che io non scrivo sul forum per dimostrare che ne so più degli altri ma solo per mettere le mie informazioni (e anche le mie eventuali erronee convinzioni) a disposizione di tutti. Io ho un sacro rispetto della parola scritta e ancor di più di chi liberamente sceglie di leggere quello che scrivo. Quindi se decido di raccontare qualcosa o di intervenire su qualche argomento, cerco di dire cose meritevoli di esser lette e mi sforzo di scriverle nel modo più chiaro ed esauriente possibile. Ripeto: solo per rispetto di chi mi fa l’onore di leggere quello che scrivo e non per ottenere favori, compensi o gradi di santità. Per questo non ho problemi a fornire tutte le informazioni che permettano ai lettori di capire e di farsi una propria idea.
Un grazie ad Enzo : parole poche ma buone speriamo di incrociarci su per i monti.
PS: se fossi in Luca più che del pitone comincerei a preoccuparmi delle serpi che gravitano intorno al marmo dell’altissimo. Ponticelli sabato ha fotografato alla Polla un bel cartello di divieto di accesso alle cave messo dall’henruax. Mi sembra che fino a poche settimane fa quel cartello non ci fosse. Se è così è un brutto, bruttissimo :angry: segno. I neri nuvoloni di riapertura delle cave del versante sud si stanno avvicinando e questo lo so per certo anche da altre fonti. Temo che dobbiamo prepararci tutti a ricordare le polemiche sui segni rossi Si/No – sentiero dei cavatori Si/No come un tempo felice in cui si poteva ancora andare a zonzo e c’era ancora qualcosa su cui accapigliarsi
4 Aprile 2012 alle 21:35 #14515Marco di ASPartecipanteCiao a tutti. Diventa un po’ faticoso seguire questo dibattito, ma ? davvero interessante. Ho anch’io qualche notizia e considerazione ma la devo rinviare quantomeno al pomeriggio.
Enzo, spero proprio che tu e Bergame vi incontriate presto, ne vale la pena per entrambi! Se poi ci sono anch’io, Fiorenzo, Guido e altri meglio ancora… ;)
Per quanto riguarda le cave, nel primo pomeriggio vedo Nerli qui a Firenze e gli far? presente l’allarme. C’? da stare ben vigili e coinvolgere quanti pi? soggetti possibile. :dry:
A presto
Marco
5 Aprile 2012 alle 03:25 #14518Marco di ASPartecipanteAllora, eccomi qua. Ho visto Angelo Nerli e gli ho parlato dei nuovi allarmi per l’Altissimo. Abbiamo stabilito di stringere i tempi per il progetto di ripristino e segnalazione del sentiero dalla Polla ai Colonnoni e al crinale dell’Altissimo, quello che Guido chiama se non sbaglio il sentiero dell’Orso. Angelo ha fatto una ricognizione completa in discesa, domenica scorsa, e ha visto quello che c’? maggiormente da sistemare. Su questa operazione l’Henraux non porrebbe veti, anzi potrebbe dare una mano: non ? invece d’accordo (e purtroppo si pu? capire perch? :evil: ) a un’ufficializzazione del sentiero del Vaso Tondo, pur non minacciando chiusure per chi lo vuol fare. Abbiamo pensato al momento di non forzare la mano e di lavorare al ramo dei Colonnoni; riteniamo che proporre un sentiero CAI lungo quel versante, che ne incoraggi la frequentazione, possa essere comunque utile anche ai fini di salvaguardia ambientale. A questo potrebbe essere legato anche il recupero del sentiero della Libert?.
E veniamo a quest’ultimo. Purtroppo per motivi vari sono lontano dalle Apuane da tempo ma ne ho approfittato per cercare di schiarirmi le idee sulla carta.
Cominciamo dal Passo del Pitone: secondo me ma anche secondo Nerli, Bergame, non sarebbe quello che dici tu, che ? solo un valico senza nome sul segnavia 33, ma proprio il Focoraccia. Purtroppo la toponomastica, in questo caso, si fonda solo sulla… tradizione orale, perch? le carte non riportano nomi e quella che tu hai ripreso con il nome sopra non ? in realt? la CTR ma l’ultima edizione dell’IGM al 25.000, che lascia in realt? un po’ a desiderare. Nelle stesse catastali, spesso ricche di indicazioni, non ci sono nomi e nemmeno nella CTR 1:2000, disponibile in rete per il territorio di Massa.
Ho per? fatto un’altra scoperta: tempo fa comprai su una bancarella di un mercatino un opuscolo dell’Anpi di Massa del 1988, pubblicato al termine dei lavori del sacrario partigiano della Tecchia. In esso ? riportata anche una cartina schematica del 1? raduno partigiano sulla Linea Gotica, a Campareccia il 2 dicembre 1975, dove si ritrovarono 6 gruppi provenienti da localit? diverse. Bene, quello proveniente da Azzano fece il seguente percorso: Azzano, Tacca Bianca, Passo Pitone, Campareccia. Da notare che allora i tavoloni erano percorribili, ma quel che pi? conta ? che quello indicato come Passo del Pitone era in realt? il Passo della Greppia. Dalla Tacca Bianca, cio?, il gruppo raggiunse la Greppia e poi discese verso la Tecchia con l’attuale 188. Per il Pitone (interso come Greppia) transitarono anche 2 gruppi da Antona salendovi da un sentiero che si staccava dal tornante per Altagnana. Ma l’identificazione del Pitone con la Greppia ? confermata anche da alcune foto con didascalia.
In realt? l’uso di termini come Pitone (termine usato anche in Versilia) e Greppia era evidentemente di carattere molto locale e quindi anche interscambiabile. Anche alla Greppia, infatti, c’? un "pitone", quel caratteristico roccione con la gobba, e il canale del Prato di Greppia, che invece ? sotto l’altro Pitone, pu? prendere nome forse dalle zone erbose, non saprei.
Se quindi i partigiani nel 1975 e 1988 identificavano il Pitone con la Greppia, il sentiero andava giocoforza verso quello della Polla, utilizzando la traccia orizzontale di cui parla la guida di Nerli (e di cui Nerli conferma l’esistenza ai tempi della stesura della sua guida). Nulla toglie che si potessero utilizzare anche altri valichi e quindi altri sentieri, ma le stesse guide del 1905 e 1921, a parte il sentiero riportato sulla cartina postata da Bergame, non descrivono alcun itinerario se non una discesa verso la valle del Serra dal passo Focoraccia Sud che per? gi? nel 1901 risultava – riporato testualmente – di difficile percorribilit?. Le catastali pi? recenti, pure, non riportano che tracce che si interrompono subito, mentre quelle storiche indicano, come ho gi? detto, un sentiero che scende dal Colle Perletti (? sulla dorsale del Focoraccia che scende verso la valle del Serra, Bergame, ed ? riportato anche in CTR) ma stiamo parlando del 1821.
Quindi, accantonando per intendersi il termine Pitone, secondo me il sentiero in uso tra le due guerre non era che quello per la Greppia, che consentiva di raggiungere anche il Focoraccia. Serviva ai cavatori, ? documentanto ed era sicuramente ben tenuto. Era questo anche il percorso normale tra Antona e Azzano, sebbene comportasse un maggior dislivello. Poi durante il fronte forse ne sono stati riaperti anche altri che per?, essendo serviti eventualmente solo agli sfollati, dopo la Liberazione hanno fatto anche alla svelta a scomparire di nuovo. Se cos? non fosse, perch? tante poche e poco precise indicazioni in merito alla salita per il Prato di Greppia?
Fatemi sapere cosa ne pensate. A presto! :)
Marco
5 Aprile 2012 alle 03:25 #14519Marco di ASPartecipanteQuesto era un "doppione" di cui non m’ero accorto. Admin, se puoi cancellalo!
5 Aprile 2012 alle 10:18 #14520AnonimoOspiteMarco le tue considerazioni sono condivisibili per? lasciano scoperti alcuni punti.
Perché sulla nuova IGM 1:25000 il passo del pitone è indicato lì a metà strada tra focoraccia e greppia ? nessun’altra carta riporta quel toponimo. Ma allora da dove proviene quella precisa indicazione che stranamente coincide proprio col valico del vecchio sentiero polla-campiglia ?
Se il passo del pitone fosse il focoraccia nord non avrebbe senso far passare di lì la via della libertà. Da lì passa il 33 verso la greppia e una volta superato il pssso col cavo metallico non c’è più modo di scendere verso la valle del serra. Semmai il passo del pitone utilizzato per la via della libertà dovrebbe essere il passo Focoraccia sud da cui si può scendere verso la Polla lungo il sentiero segnato da pisanino
Il percorso tecchia-greppia-passo focoraccia-polla è certamente possibile ma presenta un maggior dislivello, è più lungo e ai fini del transito di sfollati, mi sembra troppo visibile. Alla fine comunque anche te supponi l’utilizzo temporaneo di percorsi alternativi meno lunghi e magari meno esposti. Quello da Campiglia per il passo della Focoraccia sud e quello da Campiglia per il passo del Pitone (che ho riesumato nell’ultima esplorazione) da questo punto di vista sembrano entrambi buoni candidati. Il primo ha un maggiore sviluppo ma è meno impervio, il secondo presenta una salita più diretta e più faticosa , però ha uno sviluppo minore ed anche la discesa è più comoda (se si trascura l’attraversamento della macchia di stipa).
Infine, sulla questione Pitone/Focoraccia continuano ad emergere incongruenze anche nei siti ufficiali: sono andato a leggere la pagina del comune di massa dedicata alla “via della libertà”:
http://memoria.comune.massa.ms.it/100it
così viene descritta sommariamente la via della libert?
il sentiero partiva da Antona, a 368 metri sul livello del mare, paese controllato dai partigiani, e veniva percorso di notte, dato che era esposto al tiro dei reparti tedeschi e degli alpini della Monterosa, uno dei reparti dell?esercito repubblicano fascista, che controllavano quel settore. Si risaliva fino agli 850 metri di Campiglia, quindi ai 1164 metri del Passo del Pitone, dove stazionava di guardia, durante la notte, una pattuglia di partigiani. Poi si scendeva rapidamente, per un percorso accidentato, ai 452 metri di Azzano, dove si trovavano le avanguardie della Divisione statunitense Buffalo. Da qui i profughi venivano avviati a Seravezza. L?intero percorso era lungo 11 chilometri e mezzo.
Nella stessa pagina è pubblicata una foto del passo della Focoraccia sud dove in lontananza si vede anche la lapide con la croce. La didascalia della foto dice “!passo del pitone”. E’ evidente quindi l’incongruenza tra la quota riportata nella descrizione e quella del passo nella foto. Infatti la quota del passo Focoraccia sud/nord è 1059. La quota del passo del pitone sulla nuova IGM a 25000 (quella che ho pubblicato nel post precedente e che secondo Marco lascia a desiderare ) è indicata in 1151 mentre lì vicino c’è una quota 1164. Il passo della greppia è circa 1200 su tutte le carte. Quindi la quota 1164 sembra riferibile ad un punto nei pressi di quello che io ho considerato il passo del pitone. Da dove ? stata ricavata la quota 1164 ? L’unica carta che riporta esattamente la quota 1164 è la multigraphic (quindi le vecchie IGM a 1:25000) . Anche sulla tavoletta IGM del 1905 (di cui ho pubblicato un estratto qualche post addietro) il passo della Focoraccia è indicato in 1059 e la quota 1164 è riferita ad una salienza nei pressi del passo che io ho ritenuto essere quello del pitone.
Altra cosa che potrebbe esser fatta per verificare il percorso della via della libertà è misurare con un gps le distanze dei vari percorsi ipotetici e confrontarle con la distanza di 11,5 km. Anche questa però sarebbe una prova relativa perché bisognerebbe capire da dove viene fuori questo dato degli 11,5 km ….
5 Aprile 2012 alle 20:03 #14521Marco di ASPartecipanteScusa Bergame, ma cosa intendi per Passo Focoraccia Sud? Per me ? il primo valico sotto il monte Focoraccia sul crinale in direzione del Carchio.
Quanto alle quote, se guardi la CTR presso il Passo della Greppia non ? che manchino punti di valico prossimi alla quota 1164. Anche perch? il vero valico sembra un po’ a valle del punto in cui arriva il sentiero 188. Magari scendevano direttamente da l? (non ricordo la situazione in quel punto) anche se sono d’accordo che questo itinerario ? certamente pi? in vista rispetto agli altri. Resta il fatto che quell’opuscolo ? stato pubblicato e si riferisce ad anni in cui la memoria diretta dei partigiani difficilmente si sarebbe sbagliata in merito, no?
Comunque guardo di fare meglio il punto con tutti i materiali che ho a casa, appunti compresi, anche se mi ci vorr? un po’ di tempo…
Marco
5 Aprile 2012 alle 21:45 #14523EnzoPartecipanteMarco di AS scritto:
Scusa Bergame, ma cosa intendi per Passo Focoraccia Sud? Per me ? il primo valico sotto il monte Focoraccia sul crinale in direzione del Carchio.
Marco
Anche la guida grigia CAI parla del Passo Focoraccia Sud (m 1100 c.) collocandolo a Sud del Monte Focoraccia, cio? verso il Carchio: vedi ed. 1958 punto 115. Nell’ed. 1979 il Passo ? citato di sfuggita sotto il punto 114b. Nell’ed. 1958 si cita l’accesso al Passo (115b) ‘per una traccia di sent. quasi scomparsa lungo il Canale di Finocchiaia’, in accordo a quanto gi? scriveva la guida ligure del 1921, rammentata da Marco, a pagg. 168-169, e prima ancora quella del 1905 a pag. 212. Se gi? nel dicembre del 1901 la traccia era ‘appena visibile’, naturalmente c’? poco da sperare di trovarla ora, dopo 111 anni! Per? io anni fa l’ho seguita per un po’ partendo dall’alto, cio? dal Passo Focoraccia Sud, e almeno per i 15-20 minuti che ci stetti sopra la si vedeva ancora bene…
Enzo5 Aprile 2012 alle 21:46 #14524AnonimoOspiteho scritto “passo focoraccia sud” per distinguerlo dal nord (quello col cavo metallico) ma intendevo il passo della Focoraccia , quello con la croce e la lapide.
6 Aprile 2012 alle 05:30 #14525lascoPartecipanteSalve forse lo avete gi? fatto e pure scritto e ha me ? sfuggito se ? cos? fate conto che non abbia detto niente ,potreste con un gps fare la traccia del percorso/i fare i waypoint dei vari passi e quote varie e con dei programmi tipo OziExplorer o Okmap scaricare il tutto sovrapponendole alle IGM a 25.000oppure usando il programma della Garmin Mapsource (se il gps ? un Garmin)e usare le CTR a 10.000 in questa maniera per lo meno si capisce dove siete passati.Ciao Antonio
6 Aprile 2012 alle 10:15 #14526Marco di ASPartecipanteQuesta ? la vecchia tavoletta IGMI "Monte Altissimo" 96 II SO che costituisce la base della carta Multigraphic, dove ho notato che c’era un tratto del sentiero ritovato da Bergame per il valico intermedio tra la Focoraccia e la Greppia. Per inserire i sentieri CAI era stata fatta una drastica opera di cancellazione, ma come vedete il sentiero riportato nella carta della vecchia guida delle Apuane c’? anche qui, sebbene riportato solo per la parte superiore, senza quella a valle lungo il canale fino al tornante della strada. Teniamo presente che il rilievo di questa base, indicato nella stessa tavoletta, ? del 1878 e gli aggiornamenti del 1928. Si vede anche l’attuale sentiero 33, indicato quasi per intero a puntini tra la Focoraccia e la Greppia.
Marco
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