Altissimo – Sentiero della libertà ?

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  • #14658
    dok
    Partecipante

    bene, un obiettivo l’ho raggiunto. ? stato faticoso, ma ho finalmente ottenuto una risposta alla mia domanda, che era la sola cosa che chiedevo.
    non mi sembra con questo di avere attaccato gratuitamente qualcuno, n? di avere usato un tono polemico o saccente o infantile, in conflitto con le regole condivise di una discussione democratica, o di avere alzato i toni del dibattito, se non con la bonaria intenzione di far scendere in campo Guido in un momento in cui anche la sua partecipazione diventava critica, e il suo silenzio troppo rumoroso, come diceva Marco di AS. volevo semplicemente sapere la sua, dal momento che ho una certa considerazione per lui (altrimenti non l’avrei interpellato anni fa) e che, a differenza di lui, non ho ancora la pi? pallida idea su chi di noi due possa essere pi? competente o pi? informato (e questo, almeno per me, non ? proprio un problema).
    chiedo comunque scusa a chi, per il mio atteggiamento un po’ pesante, si ? sentito infastidito o a disagio, non era assolutamente mia intenzione e non fatevi problemi, non sono certo qui per crearne, e ringrazio Pisanino per la schietta stima nei miei confronti (sei grande, Pisanino…).

    detto questo cerco di rispondere brevemente a Guido, ma su questi punti spero si possa tornare con pi? calma.
    1) sulla questione dei tempi e di cosa ? stato fatto su quel tracciato (o su altri) abbiamo da chiarirci una volta per tutte (in altra sede ovviamente), senza continuare a menare il can per l’aia, in questo ha ragione Pisanino, poi non so cosa intendi per giardinismo estremo, ma io ho sempre lavorato nel settore agro-forestale, un’idea me la posso fare anch’io
    ma passiamo alle cose serie:

    2) il passo dei Gaglini. mi risulta che sia stato citato solo da Sciamino e dal Federigi (probabilmente attinto da Sciamino). di questo toponimo si ? persa la memoria, vuol dire che ad Azzano ch’io sappia nessuno sa dirti n? che fosse n? dove si trovasse.
    per me, per deduzione, quello potrebbe essere il passo della Greppia, ma te vedo che ne dai una collocazione diversa. per cui ti chiedo se puoi spiegare il perch?. secondo me questo ? un dato importante, e te lo chiedo non per metterti in crisi o per divertirmi in qualche modo, ma perch? semplicemente non lo so, e magari tu lo sai.

    3) la domanda sul passo degli Uncini pure non era banale. a parte la prassi neanche troppo remota di chiamare il passo delle Greppie <agli Ancini>, o Uncini, che probabilmente ha contribuito a generare non poca confusione, mi ? sempre parso un po’ un <luogo comune> il fatto di considerare il passo delle Greppie il limite a monte consentito per il passaggio del fronte, mentre verso mare praticamente limiti non ce n’era. infatti:

    4) la possibilit? di <passaggi regolamentati> del fronte, e qui arrivo alla tua tesi, in zone per alcuni inaspettate, perch? troppo esposte o addirittura notoriamente in zona nemica, mi pare venga ampiamente legittimata dalle parole di Sciamino in un’intervista al Giannelli (Versilia kaputt): <Di solito la traversata adurava tre ore ed avveniva in certi punti che solo le capre avrebbero potuto superare. Pi? tardi mi giovai di un accordo tra tedeschi e partigiani in modo da lavorare in una vera e propria zona franca, (…) Quell’accordo che Pietro riusc? a strappare al comando germanico di Massa aveva le sue regole come quella di seguire un solo sentiero e di percorrerlo senza che nessuno avesse armi addosso. I tedeschi su questi punti non transigevano, e cos? per essere pi? sicuri, minarono tutti i passi compreso quello che andava dal Pitone al Gaggini e foce Capraia. Dovetti cos? aprire un nuovo sentiero>.

    5) un solo sentiero, da un certo momento in poi, dice Sciamino. e qui arriviamo all’ultimo punto. Il <Sentiero della Libert?> o i sentieri della libert?. non intendevo certo dare sfoggio di chiss? che cosa quando parlavo di questione epistemologica: occorre definire di che cosa si parla e che cosa si cerca, e di solito ? una cosa che si fa all’inizio, anche per non perdere tempo prezioso.
    se ? come diceva Sciamino, allora di un solo <Sentiero della Libert?> si pu? parlare, e quello che lo connota come via <della Libert?> ? proprio il fatto che questa qualifica ? garantita dal fatto di essere un <passaggio regolamentato>: dagli accordi, anche se poi non ratificati, tra partigiani e tedeschi, e da quella particolare organizzazione che gli diede la formazione partigiana dei Patrioti Apuani in quegli ultimi due mesi di guerra. al di fuori di questa regolamentazione in quelle condizioni il passaggio del fronte non poteva essere che una roulette russa, per cui chiamare i valichi e le vie interessate valichi o vie della libert? mi sembra non appropriato.

    PS: trovo interessantissima la notizia di Diego. ? sulla linea di quello che si diceva qualche tempo fa, di testare percorsi alternativi sotto Granarola, sei d’accordo Pisanino…pace?
    ciao
    Luca

    #14662
    nonno
    Partecipante

    o….ma quanto scrivono codesti qui :ohmy: ma non fate prima a vedervi di persona e parlare a 4occhi come persone normali cos? che non nascono nemmeno malintesi??:( .comunque ammirevole l’impegno che ci mettete:unsure:

    #14663
    Anonimo
    Ospite

    Luca..ci mancherebbe,ho fatto pace anche con personaggi da forca…..il problema sorge se non c’? piu’ rispetto per l’altra persona..anche nella sua parte piu’ piccola….e mi sembra che Guido sia un ragazzo..MOLTO UMILE ( non l’ho mai conosciuto di persona per cui non siamo amici intimi )in questo a differenza di me che sparo subito quello che penso. Secondo me nella vita bisogna essere sempre chiari anche con il tuo migliore amico.Io credo che anche tu sei molto indispensabile per questo forum……come tutti gli altri dall’acculturato al tagliatore di scope……pero’ bisogna ricordarsi…..CHE SIAMO TUTTI ALLO STESSO LIVELLO I PAVONI NON SERVONO……..Ieri ho ripercorso la via della liberta’ da Antona….e gia’ nei primi tratti la vegetazione comincia a restringere la mulattiera.Se consideriamo che la via integrale dovrebbe essere CIRCA 11 km,allora bisogna anche chiedersi….!!!!!va bene il percorso storico ma passata la moda l’eccitazione del momento…….chi ci sara’ dopo annualmente a pulirla la via..?????nel lato massese io e il mio socio siamo disponibili ma il versante Azzanese poi chi lo fa…?E qua vengo al dunque….quando guardate le cartine i gps ..eee altro considerate questo particolare MOLTO IMPORTANTE……Comunque il sentiero cai 188/bis (tratto tana del lupo-passo del pitone Massese)? un’opportunita’da non scartare visto le sopracitate considerazioni.
    nb= x Luca…se sono stato pesante mi scuso…ma se ? servito per chiarirsi….e risolvere incomprensione sono contento di averlo fatto.
    Saluto tutti…..Pisanino

    #14664
    Marco di AS
    Partecipante

    Ovv?a, mi fa piacere che il clima si sia gi? stemperato… ma allora Luca consentimi tu una battuta; dalle mie parti si direbbe che hai "pisciato a gocciole". Quanto riporti ora su Sciamino taglia la testa al toro ma anche a tante nostre precedenti congetture. Se c’era l’accordo con i tedeschi, non importava che il sentiero fosse il pi? possibile nascosto, anzi: poteva essere positivo far vedere che si passava proprio di l?. Quindi il valico poteva essera anche piuttosto a monte, addirittura appunto alla Greppia o verso gli Uncini… e qui si ritornerebbe anche a quanto riportato su quell’opuscolo che ho postato a pagina 13.

    Certo ? che la confusione dei toponimi non aiuta; a livello locale magari ci poteva essere differenza nel chiamare un valico in un modo o nell’altro non solo tra versante massese e versiliese, ma anche all’interno di questi. Trovare un bandolo della matassa, da questo punto di vista, ? un terno al lotto. Sono d’accordo sul fatto che, se Guido sapesse qualcosa di pi? sui Gaglini, potrebbe essere un passo avanti importante. Tanto pi? che io non capisco bene cosa intenda Sciamino con quella frase "compreso quello che andava dal Pitone al Gaggini e foce Capraia". A naso, dovrebbe essere spezzata in due, cio? avevano minato anche quello che andava dal Pitone al Gaggini e avevano minato anche foce Capraia. E inoltre, "al Gaggini" vuol dire "ai Gaglini"?

    Se cos? ?, tra il Pitone e i Gaglini, che sono due passi, c’? comunque il crinale, quindi si potrebbe riferire a un valico intermedio. O no? E questo escluderebbe i Gaglini dalle "attenzioni minatorie" dei tedeschi? Se avevano minato "tutti i passi", quale era rimasto transitabile senza rischi? Forse appunto i Gaglini che, se secondo la tesi di Luca coincidesse con la Greppia, torneremmo alla validit? di quanto dicevo sopra. ;)

    Marco

    #14668
    Anonimo
    Ospite

    Mi sembra che succeda spesso, uno entra nel forum e, per farsi sentire, per mettersi in evidenza o anche solo perch? non sa come muoversi, agita subito le acque, poi, una volta assestato, diventa il personaggio pi? seguito del forum. Comunque benvenuto Luca. Non sono certo ma con Luca e altre persone, ho passato una divertentissima notte di Natale al Del Freo, a giocare a ping pong alla luce delle candele e, se non ricordo male, ho vinto io!! Ma ripeto se non ricordo male.
    ciao Franco

    #14671
    Anonimo
    Ospite

    Seguo con interesse il forum e mi complimento per quello che fate (escursioni, arramoicate, dibattiti). Mi spiace leggere, talvolta, toni accesi. Ma questo ? un altro discorso.
    Dal Passo del Pitone sono passato una sola volta: sar? stato il 1959 quando con Luciano Cenderelli e altri amici della Rocca di Massa facemmo a piedi dal Rifugio La Quiete del Puntato a Massa. Ma anche questa ? un’altra storia.
    Circa il sentiero della libert?, ho ricordato che una volta, a met? degli anni ’50, lo zio Gigi mi regalo il suo zaino "con questo passavo il fronte sull’Altissimo".
    Lo zaino mi ha accompagnato nelle escursioni giovanili e ora lo conservo tra le cose care (un sacco di tela verde, con un foro, spallini stretti cos?). Lo zio Gigi ? morto da anni e allora ho parlato con l’unica figlia (83 anni ben portati), del sentiero in questione. "L’ho percorso anch’io; una notte di luna piena, partimmo da Antona per arrivare a Azzano, poi Seravezza e infine Pietrasanta. Ricordo che quando fummo sotto l’Altissimo il Babbo not?, non molto lontano, l’accendersi di un fiammifero. Poi mi disse che evidentemente ci avevano risparmiati.". Voi che conoscete la zona meglio di me, saprete che risalendo il Canal d’Angiola si trovano ancora dei resti di trincea: che siano stati appostati l? i tedeschi? Non so quanta utilit? al dibattito possa portare questo mio contributo; ma mi pongo una domanda: ci sar? qualche veccho lantognese (come a Massa si chiamano gli abitanti di Antona) che possa ricordare per esperienza o per ricordi di famiglia?
    Cambio argomento: ieri mattina, in una breve schiarita, da casa mia qu? a Pontedera ho visto gli Appennini imbiancati; le Apuane si son fatte vedere?
    saluti a tutti,nonnomassese

    #14672
    Marco di AS
    Partecipante

    Ciao Augusto, benvenuto sul topic e grazie del contributo! :)
    Quelle espressioni "passavo il fronte sull’Altissimo" e "quando fummo sotto l’Altissimo" potrebbero essere importanti: in ogni caso sembrerebbero indicare un valico alto (come il passo della Greppia) e quindi potrebbero portare acqua alla tesi che ho ribadito nel post precedente. Resta da vedere se l’accordo con i tedeschi era gi? stato fatto o no; il fatto che non li abbiano ostacolati potrebbe far pensare di s? ma in questo caso tuo zio – a meno che non ne fosse a conoscenza, ma ne dubito – non avrebbe fatto quella considerazione, no? A presto!

    Marco

    #14676
    Anonimo
    Ospite

    sto provando a inviare foto

    #14677
    Anonimo
    Ospite

    niente non mi partono

    #14678
    Anonimo
    Ospite

    Comunque per riprendere il post di nonnomassese…sul cippo di partenza ad Antona la linea del sentiero che hanno scolpito sul marmo……? questa
    Antona – colle -(dovrebbe essere colle della Bianchina) muturlungo(probabilmente l’orto botanico)-tecchia (qua’ passa dalla chiesetta in ricordo dei caduti)sulla provinciale – campiglia (con il disegno di una casa…maaa..il sentiero procede sopra campiglia…e..sale sale fino al passo del pitone (come ? scritto sul cippo……..)
    Altra considerazione…non bisogna sottovalutare il post di DIEGO…….io penso che sia una testimonianza fondamentale….anzi Diego ti do il mio cell.3272812008…ci sentiamo x i dettagli,mi sembra che sei massese come me,per cui stessa citta’……..fatti sentire.
    Saluto tutti…..Pisanino

    #14679
    Marco di AS
    Partecipante

    Forse vi ? sfuggito ma nella carta schematica del raduno del 1975 che ho postato a pagina 13 si vede bene che la via da Antona (e anche da Altagnana) prende praticamente il via proprio dove dice Diego (in corrispondenza del curvone attuale della strada). Penso quindi si possa parlare di una conferma ;)

    Marco

    #14680
    dok
    Partecipante

    ciao Franco! e se non ricordo male io, ci fu anche l’occasione per una rivincita quell’estate al CRO di Rimagno…e come si potrebbe dimenticare?
    o Pisanino, con me non ti devi certo scusare, hai fatto bene, anzi direi…fortunato chi ti ha come amico! Per quanto riguarda il problema di una futura manutenzione dici bene, ma prima di fasciarsi la testa forse c’? ancora da rompicchiarsela un po’, vedo che risei gi? in azione.
    o Marco di AS, ? un bene trovare persone come te, intelligenza ed equilibrio, e anche tenace passione nel portare avanti e coordinare una ricerca cos? <rognosa>. Riguardo al Gaggini e ai Gaglini (ho trovato anche Goggini) probabilmente si tratta solo di varianti di trascrizione.
    …e grande Andre, si commenta da s?!

    gli interventi di Diego e di nonnomassese mi hanno fatto venire in mente un’altra cosa: l’importanza di questo forum non solo per la comunicazione tra gli attori di una ricerca, ma anche la sua insostituibile funzione come raccoglitore di tutte quelle voci, testimonianze dirette e indirette, di persone che magari stanno fuori zona, o hanno altri problemi, e per cui sarebbe tutt’altro che semplice organizzare un incontro a quattr’occhi, non sempre questo ? possibile.
    per cui direi ben vengano, e senza timore, quelle voci, perch? a questo punto sono proprio quelle, io l’ho percepito con gli amici di Azzano e di Montignoso, che permettono di ritrovare l’unica traccia di realt? e di umanit? tra mille congetture e frammenti di documentazione spesso in palese contrasto se non in contraddizione tra loro.
    ciao
    Luca

    #14681
    Anonimo
    Ospite

    x Pisanino :
    grazie per la fiducia, appena supero questo periodo negativo per la mia salute (speriamo presto)mi faccio sicuramente sentire. Sono massese, anzi per la precisione Antonese…Non vorrei sbagliare, visto che conoscete il territorio meglio di me, ma Muturlungo ? una specie di alto monolite aguzzo cos? chiamato ,almeno da alcuni antonesi, sito qualche decina di metri sotto la statua del Papa a Campareccia. Prima che costruissero la strada (fine anni’50) era nei pressi del "Muturlungo" che passava il sentiero-chiave x i pastori e montanari del tempo (dove ora sono alcune case). Si saliva da Antona e si andava a Porneta-Campiglia dove si poteva salire al Passo del Pittone (doppia t)e ai pascoli-coltivati di Granarola (scenario di ripetute guerre tra antonesi alleati con i massesi vs. montignosini alleati con i lucchesi) dove sono le croci di alcuni partigiani. Oppure si andava alle Greppie-Uncini o al Passo del Fratino (Canal d’Angiola) etcc. Anche dal laghetto delle "trote" a Darola attraverso sentiero che porta anche alla falesia della Laguna, e possibile per tracce non difficili risalire ai vari passi sopracitati.
    Mi scuso se sono stato un p? caotico,
    Un saluto

    #14682
    Anonimo
    Ospite

    Diego…visto che sei Antonese..per la precisione…mica lo conosci….Giuseppini Irineo,lavora alla Polstrada a Massa ottimo amico eee…molto chiacchierone come il mio socio cai Fabbri e visto che sei Antonese…. ma la mulattiera che parte dalla chiesa vecchia….che poi ? la partenza della via della liberta’ ? quella che va a porneta….passa sotto la statua del Papa,tocca la maesta (merginetta)costruita in ricordo dei partigiani e passa poi davanti alla tana del lupo….?????questa ? la mulattiera che dici tu…?e mi comfermi il passo del Pittone (doppia T)sarebbe poi il passo della Focoraccia….?e quell’intaglio che dal passo va ai pascoli di Granarola…voi Antonesi come lo chiamavate…?
    Grazie,per quando mi risponderai……prima GUARISCI….e ricordati che la MIGLIORE medicina E’ LA VOLONTA DI GUARIRE, le medicine sono fatte per fare diventare piu’ ricchi le case farmaceutiche, le malattie vengono manipolate e sfruttate per interesse economici delle stesse case………..PRENDINE POCHE E SE PUOI NULLA……
    Saluto tutti…………..Pisanino

    #14685
    Anonimo
    Ospite

    Lo conosco s? "Rino" che era anche un bravo atleta anche se ? un p? di tempo che non lo vedo.
    S?. La mulattiera che parte dalla vecchia chiesa ? il sentiero a cui mi riferivo parlando del Muturlungo. Passa un p? sotto il colle della Tecchia sbuca dove ora c’? la casa del Prete a Campiglia da cui si pu? salire con sentiero tutt’ora abbastanza evidente al famoso passo e scendere ad Azzano o andare a Granarola-Pasquilio. Io credo che a quel passo dove vi sono lapidi o croci di due partigiani morti sulle mine, si possa attribuire il nome di Pittone (da "allungato" tipo "pittolo" o "pittolone" in gergo x persona o cosa alta e lunga). Per? appena posso m’informo con qualche anziano. Se non dovessi rispondere prossimamente non ? x maleducazione o disinteresse ma perch? probabilmente verr? ricoverato (coliche renali insistenti).
    Un saluto a tutti

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