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Complimenti Gabriele per la bella gita,
prendo buona nota per una futura visita.
Enzo
Ciao Gabriele,
dopo la gita che con Silvano Rossi e un altro amico ho fatto sopra Forno qualche giorno fa posso parlare di questi monti con maggiore cognizione di causa.
M. TALLINO. Siamo partiti da una traccia non segnata che si stacca presto dal sent. 154: forse è quella indicata nella carta 4Land, o più probabilmente un’altra ancora più vicina alla partenza. In ogni caso siamo saliti a lungo su resti di sentiero tra terrazzamenti e ruderi; alla fine abbiamo raggiunto al meglio, senza difficoltà, il crinale tra Tallino e Pizzo dell’Acqua. Il solo vantaggio di questa soluzione è di abbreviare il percorso a/r verso il Tallino senza dovere attraversare due volte il Pizzo dell’Acqua.
PIZZO DELL’ACQUA. Dalla sella a monte, verso la loc. Piazza dell’Acqua, anziché scendere alla case sottostanti ci siamo fatti attrarre da una bella traccia che traversava in quota; a un certo punto, però, scomparsa o quasi la traccia, abbiamo dovuto superare con molta cautela una zona alquanto scoscesa, oltre la quale abbiamo ritrovato una traccia orizzontale che ci ha portato a raggiungere il sent. 154 un po’ prima del Pizzo della Bandiera.
PIZZO DELLA BANDIERA. Raggiungibile in pochi minuti dal sent. 154; ultimi metri, e cima, alquanto aerei. Merita la visita.
M. CIPOLLA E M. GIRELLO. Te ne ha già parlato egregiamente Silvano a proposito del suo album fotografico sulla gita; ora aggiungo qualche altra considerazione.
E’ vero che ambedue sono quotati dalla CTR, ma io non m’impiccherei alla sua autorità. Il cosiddetto M. Cipolla, se davvero è la quota 663.4 m CTR, sul terreno è del tutto insignificante, come hai visto tu stesso. Quanto al Girello, direi che è senz’altro la quota 733.4 m CTR che tu stesso hai cerchiato su una foto; certo è più interessante del cosiddetto M. Cipolla, ma alla fin fine è solo una quota della tante (alcune davvero notevoli) che salgono al M. Castagnolo; altre ancora, e di bell’aspetto, si trovano anche, come hai visto bene, dalla Piazza dell’Acqua ancora verso il Castagnolo. Hai voglia in questa zona a salire (provare a salire…) torrioni, cimette, pizzi e zucchi vari, anche se non hanno avuto il battesimo della CTR! se serve un nome stai tranquillo che i locali ce lo diranno senz’altro per ognuno di questi rilievi.
Detto questo per ridimensionare il M. Girello, secondo me perde importanza il modo con cui si può salirlo; quanto al salto dopo la quota 705.9 m CTR, credo che non sarebbe impossibile percorrerlo, ma senza corda si rischia di ammazzarsi, e usare la corda lì quando si può passare altrove più facilmente ha poco senso. Silvano ti ha ben spiegato come ha raggiunto la cresta sommitale dal lato N già a monte del salto; Mirto Blasich il Girello lo ha certamente raggiunto con facilità dal versante S, ma sul suo proseguimento verso il M. Cipolla non sappiamo nulla, visto che non ha pubblicato né appunti né cartina, e che dalle foto non si ricava nessuna informazione utile: ma di sicuro con opportuni aggiramenti sul versante S si può passare senza problemi dall’uno all’altro.
POGGIO DELLA GREPPIA. Questo toponimo si trova, senza quota, sulla carta 4Land ma non sulla CTR; presumibilmente è una località (forse un poggio caricatore) alle pendici di quello che la CTR chiama Colle dei Botticini (460.9 m); che io non ho salito, ma che mi risulta salibile facilmente da S e, con qualche difficoltà alpinistica, dalla cresta E (dal sent. 161).
P.S. Percorrendo, al ritorno dalla nostra gita, la strada di Forno dalla casa socialista al cotonificio incombevano sulle nostre teste, appena al di là del Frigido, dei torrioni rocciosi imponenti e davvero arcigni, su uno dei quali spicca un pendio di paleo che definire vertiginoso è dire poco; la zona sembra più o meno quella a valle del Pizzo della Bandiera: può darsi che dal sent. 154, cercando verso valle, si trovi qualche invito promettente…
Enzo