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17 Settembre 2009 alle 19:05 #6816Marco di ASPartecipante
Qualche giorno dopo il devastante incendio che ha interessato un’area di circa 3,5 km per 1,5 a ovest del Comune di Stazzema, interessando anche quello di Seravezza, dopo aver parlato con il Sindaco Michele Silicani provo a fare il punto della situazione. Il fuoco, di origine dolosa, ? partito da tre punti diversi della zona di Pian di Lago, sotto Passo di Croce, e poi ? satto per cos? dire "inghiottito" dal dirupato versante di Grotta Nera, oltrepassando la strada d’Arni nel tratto tra il bivio sopra Terrinca e la Galleria del Cipollaio e quindi scendendo fino al canale del Giardino ed estendendosi, pi? in alto, fino al Colle Cipollaio, con qualche focolaio che ha addirittura oltrepassato il crinale principale interessando le zone di Betigna e di Lamponeta (in corrispondenza del rilievo principale di questo tratto basso di spartiacque). Insomma, un autentico disastro, che ha per fortuna risparmiato a ovest il versante di Basati e a est le betulle e i faggi di Pian di Lago.
Attualmente, la strada del Cipollaio ? chiusa e cos? rester? non si sa per quanto: c’? da bonificare tutto il versante di Grotta Nera per il pericolo di caduta massi. Arni ? senza collegamento diretto con il resto del comune e per questo vi sar? attivata una sezione scolastica temporanea. Sono andati perduti ettari di bosco, credo in prevalenza di castagno, ma anche macchia mediterranea caratterizzata soprattutto da scope. :( Meno rimpianti per i ginestroni che infestavano l’area sotto Passo di Croce e che sono stati la prima facile preda del fuoco. Fermo restando il dolo (a chi giova?) forse proprio la loro proliferazione ? stata la causa della propagazione dell’incendio verso ovest (e in futuro bisognera pur pensare a bonficare certi versanti da questa presenza infestante). Al resto hanno provveduto il vento e le condizioni del bosco, cos? secco da presentare gi? a fine estate alberi con foglie completamente ingiallite.17 Settembre 2009 alle 19:21 #6817Marco di ASPartecipanteNel tardo pomeriggio di venerd? 11, con l’incendio in corso tra il Giardino e il Cipollaio, sono stato autorizzato a salire a Passo di Croce, dove invece l’incendio era cessato: nonostanto questo, il forte vento faceva riprendere a fumare piccole aree apparentemente spente. Da lass? non si vedevano lingue di fuoco, ma solo un’unica grande nube di fumo che copriva tutta la testata della valle del Giardino, oltre ai focolai sull’altro versante che i Canadair cercavano di contenere, con limitata efficacia vista anche la difficolt? delle manovre. Abbassarsi troppo era impossibile quindi i lanci d’acqua e di ritardante erano per forza approssimativi. Metto qualche foto.
17 Settembre 2009 alle 19:34 #6819Marco di ASPartecipante17 Settembre 2009 alle 19:39 #6822Tula82Partecipantecavolo…eccosa cosa era successo !!!
Sabato appena uscidi dal fosso del fatonero… ci siamo rigirati e abbiamo visto il fumo e canadair (o come si scrive)…
i piromani…oltre a buttarli in galera a vita… gli farei fare una bella cosa… come mi ha detto un mio amico pompiere… per spregio… fargli pulire tutti i boschi della zona…
17 Settembre 2009 alle 19:39 #6823Marco di ASPartecipante17 Settembre 2009 alle 20:02 #6826AnonimoOspiteSabato 12 sono andato ad arrampicare al Corchia, senza che sapessi nulla… si poteva salire senza problemi fino a Passo Croce, mentre la strada del Cipollaio era chiusa proprio a partire dal bivio.
Abbiamo dovuto assistere al triste spettacolo per tutto il tempo, con ben 3 Canadair in azione a 1 km in linea d’aria da noi… :(
Il secco e il vento non aiutavano, non appena veniva spento un focolaio ne nascevano subito altri. Abbiamo visto qualcosa bruciare sullo spartiacque principale proprio nella zona di Betigna, come ha accennato Marco. Qualcosa sembrava che bruciasse anche sul versante settentrionale, poca roba per?. Di quanto fosse accaduto nel Canale del Giardino non vedevamo nulla, vista la nostra posizione.
So da altri che poi domenica 13 ? stata chiusa anche la strada per Pian di Lago e passo Croce.
Per fortuna poi ? arrivato il monsone….21 Settembre 2009 alle 21:08 #6874AnonimoOspiteMamma mia che roba! non avevo visto queste foto.
Una domanda Marco: ma l’area interessata dall’incendio ? costituita interamente da alberi a alto fusto, oppure anche da erba e arbusti? Spero la seconda.Anche in Prana quest’anno ? stato devastato da diversi incendi, il pi? grave dei quali ? scoppiato tra il 14 e il 15 agosto, quella da Lucca il povero Prana sembrava un vulcano.
Amche in questo caso l’incendio ? stato di grosse dimensioni, ma "fortunatamente" (si fa per dire) una buona percentuale del terreno bruciato ha interessato – se non sbaglio – la zona immediatamente vicina alla cresta, costituita da arbusti e paleo rinsecchito.
Credo che il Comune di Camaiore sia stato tra i pi? colpiti dai piromani…le pinete sotto Gombitelli sono ad esempio irriconoscibili.ciao, nicola
ps: l’ultima foto con quella luce ? veramente apocalittica
21 Settembre 2009 alle 21:35 #6877Marco di ASPartecipanteCiao Nicola. No, non ? interamente di alberi ad alto fusto. Come ho detto nel primo post del topic, c’erano anche macchia e ginestroni. Devo per? ancora capire meglio quale sia stato il limite del fuoco verso Terrinca; vedr? di fare una ricognizione verso il Canale del Giardino. Il rimpianto ? per questo versante, non tanto per la zona alta della Grotta Nera e i ginestroni di Passo di Croce, che sarebbe meglio non far rinascere, o almeno non in modo cos? massiccio. Sarei contento, anzi, se venisse recuperata almeno in parte la vecchia mulattiera che correva verso Passo di Croce lungo il crinale e costituiva la parte bassa del segnavia 11 prima della costruzione della strada che tra l’altro la interruppe in pi? punti. I ginestroni l’avevano interamente ricoperta; il suo recupero, se fatto in un certo modo, potrebbe consentire anche la realizzazione di una sorta di cessa da mantenere pulita proprio per evitare il ripetersi di simili situazioni. Comunque sono dell’idea che per quanto riguarda il dopo incendio si debba fare un po’ come per il dopo alluvione: le calamit? naturali (o dolose…) devono fornire l’occasione per riprendersi cura del territorio interessato. E questo penso valga anche per il Prana. Non so se ad Antonello e all’ex Comunit? Montana stiano cominciando a fischiare gli orecchi…
Marco
22 Settembre 2009 alle 16:38 #6885AnonimoOspitePer Marco o altri interessati a informazioni in merito agli incendi avvenuti in tutti i comuni della Versilia, visto che riguarda oltre il 50% del mio lavoro da 13 anni, potete contattarmi all’indirizzo :
a.antonelli@unionedicomunialtaversilia.lu.it
Ciao
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