Homepage › Forum › Alpi Apuane › Salvaguardia ambientale › Piani di bacino Seravezza
- Questo topic ha 97 risposte, 6 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 8 anni, 1 mese fa da alberto.
-
AutorePost
-
8 Ottobre 2016 alle 23:49 #25127GiovanniTecchiaAmministratore del forum
Ciao. Vi scrivo per informarvi che il Comune di Seravezza ha deciso di coinvolgere, tra gli altri, la sezione CAI di Pietrasanta alla realizzazione dei piani di bacino relativi all’attività estrattiva. Dopo alcuni chiarimenti circa il ruolo che il CAI può svolgere (molti erano i dubbi e le perplessità di partecipare a un tavolo dove a decidere sarà Henraux) abbiamo deciso di coinvolgere più persone possibili per raggiungere l’obbiettivo più importante: preservare le Alpi Apuane. E’ chiaro il rischio di tale operazione: coinvolgere chi vuole tutelare la montagna per poter poi avere l’opportunità di dire che sono stati piani di bacino discussi con le associazioni ambientaliste.
Ciò che possiamo fare di utile è contribuire con materiale, non soltanto fotografico, affinché il tema del rispetto dell’ambiente e delle economie sostenibili presenti sul teritorio di Seravezza sia al centro di tale dibattito. Deve essere chiaro ciò che si è perduto e ciò che si rischia di perdere ancora. E deve restare una documentazione scritta di questo.
Se non dovessimo riuscire a partecipare in maniera adeguata il rischio è che, come è accaduto finora, il dibattito sull’estrazione sia un discorso a due, tra amminitratori e imprenditori. Dobbiamo denunciare gli scempi in atto con documenti, non soltanto a parole.
E’ l’occasione giusta per dare il proprio contributo. Pertanto invito tutti a mandare foto storiche, foto recenti, carte scannerizzate con sentieri, testimonianze scritte e altro ancora all’indirizzo guidi.giov@gmail.com o a contattarmi per telefono (scrivetemi una email).
Una volta ricevuto il materiale provvederemo a realizzare un documento da presentare ufficialmente al dibattito.
Grazie della collaborazione
PS: non si sono fermate nel frattempo le riunioni sugli gli sviluppi della vicenda pirogassificatore e nuove cave nel Comune di Stazzema. Intorno al 20 ottobre il sindaco ci ha garantito che presenterà in consiglio comunale il documento da lui accettato ad agosto dove si impegna a fermare il progetto del pirogassificatore, a coinvolgere la comunità nella discussione sui piani di bacino e a rivedere le aree estrattive presenti, oltre a limitare le attività presenti con un eventuale non rinnovo della nuova conssione per la cava della Sampiera. Mi piacerebbe davvero pubblicare sul forum qualcosa relativo a ascensioni e scalate, ma in questo momento l’attenzione va tutta all’abiente: il 2017 sarà un anno determinate perché si scriverà il futuro delle Apuane proprio con i nuovi piani di bacino.
10 Ottobre 2016 alle 15:44 #25129alebiffi86PartecipanteGiò intanto ti ringrazio per tutto quello che stai facendo; stavolta quando c’è da venire a qualche incontro farò di tutto per esserci; poi volevo chiederti: potresti per favore chiedere al sindaco chiarimenti circa la possibilità di espansione della strada per il procinto e l’ipotesi abberrante di una carrabile fino a mosceta con tanto di parcheggio? tra i vari rischi questo mi sembra uno dei peggiori mai ventilati..bisogna mettere subito le mani avanti su tale questione;
10 Ottobre 2016 alle 16:50 #25130CimaPartecipantepremetto che non ho idea di quali siano le intenzione del comune circa la strada in oggetto ma l’ipotesi di portarla fino a mosceta è veramente fantascientifica! :laugh: :evil:
Ho una casa in Palagnana io e lassù è una vita che parlano di una strada di collegamento veloce fra il paese e il resto del comune (senza dover fare il giro da Lucca o Pescaglia per andare in municipio) e negli ultimi anni questa via è stata realizzata fin sotto il passo delle Porchette (località Gufoniaio)… vedendo il lavoro che stanno facendo sul versante Stazzemese ipotizzo una più probabile galleria di collegamento… anche se, comunque, rimane sempre una cosa fantascientifica a mio parere :pinch:X Giovanni: io ho l’opportunità di visionare aerofotogrammetrie delle nostre zone scattate in anni diversi utili a visionare lo stato di avanzamento dei lavori di escavazione e trasformazione del territorio… hai delle zone in particolare che ti farebbero comodo????
10 Ottobre 2016 alle 17:26 #25131GiovanniTecchiaAmministratore del forumProvo a riassumere:
– piani di bacino di Seravezza: quello che occorre è materiale soprattutto fotografico e cartografico per preparare un documento con il quale dire a Henraux ciò che non va, dai vincoli non rispettati allo stato pietoso di alcuni siti. Non secondario il danno paesaggistico. Ho già inviato il documento relativo al PIT elaborato dal CAI nel 2014, in particolare dalla TAM (tutela ambiente montano), nel quale sono denunciati i limiti del PIT stesso (vedi ad es. apertura di cave in presenza di siti dismessi).
– strada per Mosceta: qui si parla ovviamente di Stazzema ma il limite temporale per i piani di bacino ė lo stesso (fine maggio 2017). Perché parlo di piani di bacino se stiamo parlando di viabilità? Perché le due cose sono strettamente connesse. Qui l’attenzione va posta soprattutto al retro Corchia e a Mosceta perché, come già ho avuto modo di scrivere, temo che ci sia un rischio più grande che un ristorante a Mosceta, ovvero l’apertura di cave da Fociomboli in poi. Ma qui davvero possiamo fare qualcosa: visto che i piani di bacino a Stazzema sono addirittura di iniziativa pubblica (e non privata come a Seravezza), invito anche qui tutti a collaborare a una stesura di un documento che denuncia danni e irregolarità, oltrre a sottolineare il valore paesaggistico di un ambiente meraviglioso come quello. A Cardoso già stiamo lavorando per ridurre l’area estrattiva e a bloccare altrre aperture di cave (al momento, prima del nostro intervento, sembrava dovessero essere 10 i nuovi siti vicini al paese). Anche nel retro Corchia si deve fare lo stesso, consapevole che parlarne a Levigliani è certamente più complicato
– per rispondere e Ale e Nico. Partecipare è fondamentale e lo si può fare anche collaborando al documento con foto e cartografia (le foto aeree sono ottime per confronti tra vari anni). Chiederò al sindaco appena possibile. Le zone che interessano Seravezza sono quelle dell’Altissimo, Cervaiole e Trambiserra. In particolare i ravaneti. Su stazzema vetta Corchia, cava dei Tavolini, e Cardoso.
10 Ottobre 2016 alle 18:26 #25132albertoPartecipante[b] “ovvero l’apertura di cave da Fociomboli in poi”
[/b]
ci fotteranno anche Mosceta!!questa gente non ha limiti. I meravigliosi faggi dei retro Corchia hanno il tempo contato.
Pensate veramente che la strada da Stazzema a Palagnana sia una cosa fantascentifica??
E tutti i lavori che stanno attualmente facendo per allargare la strada, perchè li fanno?
Per poi farla morire li?
Oppure solo per metterci il materiale di risulta della cava?Poveri illusi!!
Purtroppo la maggioranza delle gente è miope. Non sa vedere oltre.
10 Ottobre 2016 alle 21:07 #25133GiovanniTecchiaAmministratore del forumè esattamente così. Se non controlliamo i rischi per il retro Corchia sono molto alti. Attenzione alla falsa illusione dinuno sviluppo turistico grazie alla strada per Mosceta (a parte che per chi frequenta davvero la montagna e i rifugi è chiaro che si tratta di un assurdo: un rifugio alpino con strada…ma lasciamolo alpino!): questa illusione potrrebbe essere usata per mascherare il fine di avere una via marmifera.
Sulla strada per casa Giorgini c’ė già una denuncia e vedremo come finirà la storia di quello che altro non è che un ravaneto reinventato lungo strada (e sotto…).
Per bloccare queste cose, o per provarci, occorre impegnarsi e documentarsi, scrivere un documento e chiedere a geologi e ingegneri idraulici esterni pareri. E anche a avvocati.
Certo, potrebbe non bastare: ieri era l’anniversario della tragedia del Vajont. Lì sapevano tutti i rischi che si correvano ma non è servito a nulla se non a poter dire: “eravate informati”
10 Ottobre 2016 alle 21:33 #25134alebiffi86PartecipanteSe davvero riuscissero a portare la strada fino a Mosceta mi chiedo poi cosa gli impedirebbe di attaccare il versante ovest/sud ovest della pania aprendo così (sempre ammesso che lì il marmo ci sia) un altro immenso cantiere che sventrerebbe definitivamente le Apuane..e questo sarebbe veramente il colpo di grazia in quanto non rimarrebbero praticamente più zone integre..fatta eccezione forse per Vinca e poco altro..
11 Ottobre 2016 alle 10:27 #25135albertoPartecipante“Certo, potrebbe non bastare: ieri era l’anniversario della tragedia del Vajont. Lì sapevano tutti i rischi che si correvano ma non è servito a nulla se non a poter dire: “eravate informati” ”
con il Vajont hanno sacrificato sull’altare dello sviluppo economico decine e decine di persone senza il minimo scupolo.
C’è gente che per i soldi non guarda in faccia a nessuno. E oggi qui in Apuane di questa gentaglia ce ne è tanta e ha il potere in mano.
Purtroppo gran parte della popolazione è abbagliata e ricattata con il lavoro da questi personaggi doppiogiochisti che la sanno raccontare. Spero che la gente apra gli occhi e rifletta bene su quello che gli viene raccontato e abbia una visione aperta verso il futoro per non lasciare ai propri nipoti un ammasso di rovine.
Purtroppo sulla politica non ci possiamo contare, invece di fare gli interessi della comunità, presta il fianco a questi affaristi predoni.
Ho sempre ben stampate nella mente le parole con cui si presentò il sindaco Verona alla Croce Verde di Pietrasanta alla serata sulle Apuane:
“sono un dipendente della ditta Henraux in aspettativa”….11 Ottobre 2016 alle 11:04 #25136CimaPartecipantescusate la domanda, mi sa che mi sono perso qualche passaggio… ma da dove è saltata fuori la storia della strada per Mosceta??? è stato veramente presentato un documento o ne è stato parlato in un’assemblea/consiglio??? :huh: :blink:
11 Ottobre 2016 alle 11:32 #25138albertoPartecipante[quote=”Cima” post=26901]scusate la domanda, mi sa che mi sono perso qualche passaggio… ma da dove è saltata fuori la storia della strada per Mosceta??? è stato veramente presentato un documento o ne è stato parlato in un’assemblea/consiglio??? :huh: :blink:[/quote]
la strada per Mosceta con tanto di ristorante è una cosa che ho detto io. Ma non me la sono inventata , è da parecchi anni che se ne parla. Ogni tanto qualcuno…la butta li.
Qui le cose covano come la brace sotto la cenere. Sembra tutto spento , poi ad un tratto saltano fuori.11 Ottobre 2016 alle 20:52 #25140dokPartecipantescusate, anch’io mi sa che mi son perso qualche passaggio: dell’altra strada di cui parlava il bonatti, prolungamento della Stazzema-C.Giorgini per il… Ducato di Modena (è che non sono proprio aggiornato :blush:)… anche di quella volevo sapere se c’è un progetto imminente, se n’è trattato in un documento o è stata trattata in consiglio… :dry:
ciao
Luca11 Ottobre 2016 alle 21:02 #25141GiovanniTecchiaAmministratore del forumIn realtà che io sappia di progetti imminenti sulla Stazzema-Casa Giorgini non ci sono, se non quelli di trasformarla, come già accaduto, in un ravaneto.
Su Mosceta ci sono voci e sospetti, visti i movimenti sul retro Corchia, movimenti strani e pulizie, convegni sui beni comuni a Levigliani… Piani di bacino vicini… Occhio al retro Corchia.
11 Ottobre 2016 alle 22:50 #25142dokPartecipanteinsomma se ho ben inteso la strada Stazzema-Ducato di Modena per la Petrosciana, progetti metà ottocento, non è proprio dietro l’angolo…
[quote=”GiovanniTecchia”]…Su Mosceta ci sono voci e sospetti, visti i movimenti sul retro Corchia, movimenti strani e pulizie, convegni sui beni comuni a Levigliani… Piani di bacino vicini…[/quote] ti potresti spiegare meglio? non ho mica capito in concreto cosa vuoi dire.
che significa ad esempio: Piani di bacino vicini… :huh:
ciao
Luca11 Ottobre 2016 alle 23:42 #25143CimaPartecipantePer fare un po di chiarezza su cos’è un piano di bacino…
I Piani di bacino sono documenti tecnico-normativi che orientano le politiche e le decisioni in termini di pianificazione su diverse tematiche, quali l’assetto idrogeologico e la rete idrografica, la tutela della qualità dei corpi idrici, l’uso razionale delle risorse idriche e la regolamentazione dell’uso del territorio.
Nello specifico, i Piani di bacino, oltre ad informazioni di tipo specialistico, possiedono un importante valore legislativo in quanto prevalenti su altri livelli di pianificazione.
I Piani di bacino sono destinati a tutti i soggetti, sia pubblici che privati.I Piani di bacino ricoprono un’importanza fondamentale in quanto permettono di operare scelte di pianificazione e di agire secondo strategie tese ad una complessiva politica di gestione del territorio, definiscono le politiche di intervento sul territorio, volte alla sistemazione organica dell’intero bacino idrografico, integrano i temi legati ai fenomeni antropici e quelli relativi ai fenomeni naturali superando i limiti e le logiche di settore, si ispirano ai principi dello sviluppo sostenibile.
12 Ottobre 2016 alle 11:55 #25144albertoPartecipante“si ispirano ai principi dello sviluppo sostenibile”
Qui mi viene un pò da ridere.
“superando i limiti e le logiche di settore,”
qui invece da piangere.
-
AutorePost
- Devi essere connesso per rispondere a questo topic.