Due morti sulle Alpi Apuane tra il 7 e l’8/12

Si chiamava Stefano Chiesa l’escursionista lucchese precipitato il 7 pomeriggio, per oltre 100 metri, in un pozzo carsico delle Apuane mentre insieme ad altri escursionisti stava effettuando una traversata lungo il canale della Vetricia, in una zona non molto distante dal rifugio Rossi ai piedi del Pania della Croce, nel comune di Molazzana, sul versante lucchese delle Alpi Apuane. L’uomo, 32 anni, lavorava come operaio ed era anche un vigile del fuoco precario. Il cadavere dell’uomo è stato recuperato intorno alle 14 e trasferito all’ obitorio dell’ ospedale di Castelnuovo Garfagnana.

Il recupero della salma è stato particolarmente difficoltoso perché lungo le pareti della ‘buca del faggio di Vetricia’’ dove è scivolato l’uomo, i soccorritori hanno scoperto una frana sospesa che richiedeva molta precauzione. Gli speleologi incaricati del recupero del cadavere, hanno dovuto prima comporre l’uomo in un sacco-salma e poi issarlo in superficie dopo averlo imbracato con corde. Non era possibile, secondo gli esperti che la scorsa notte intorno alle 2 del mattino avevano raggiunto Chiesa accertandone la morte, riportarlo in superficie assieme a loro. L’incidente è avvenuto a quota 1500 metri. La cavità ha uno sviluppo di 120 metri con un dislivello di 110. Chiesa aveva vinto il concorso e a breve sarebbe diventato un vigile del fuoco effettivo. Per questo motivo i familiari e i pompieri hanno deciso di allestire la camera ardente nel comando provinciale dei vigili del fuoco di Lucca.

Un altro escursionista è morto poi l’8 mattina precipitando lungo un sentiero che da Finestra Vandelli porta alla Tambura, sulle Alpi Apuane, nel comune di Massa. L’incidente è avvenuto intorno alle 10.30. Sul posto è intervenuto personale del 118 con l’elicottero Pegaso. L’uomo, di Camaiore, si chiamava Marcellino Bonuccelli, aveva 44 anni e faceva il pittore. Il suo corpo è stato recuperato nel pomeriggio. I soccorritori, dopo averlo raggiunto e imbracato lo hanno issato su una eliambulanza e trasferito all’obitorio dell’ ospedale di Massa. Bonuccelli era uscito con altri tre compagni, tutti di Camaiore. La comitiva aveva raggiunto ieri sera il rifugio Nello Conti in località Resceto nel comune di Massa, situato lungo l’antica via Vandelli.

I quattro erano usciti per raggiungere il monte Tambura. Dopo aver percorso parte del sentiero si sono accorti che c’era troppo ghiaccio e che sarebbe stato pericoloso continuare l’escursione. Il gruppo ha così deciso di tornare indietro. Mentre i quattro stavano rientrando al rifugio, Bonuccelli è scivolato, cadendo in un dirupo. L’ uomo è precipitato per circa 150 metri lungo un costone di roccia molto ripido innevato e ghiacciato. Sono state proprio queste particolari condizioni che hanno reso difficoltoso il recupero del cadavere. A segnalare l’incidente, chiedendo l’ intervento del 118, erano stati i compagni di passeggiata.

Inoltre, il 7 dicembre, un 21enne di Camaiore, Lorenzo Razzuoli, è precipitato in un burrone durante una passeggiata in montagna. Il giovane ha fatto un volo di circa 70 metri ed ha subito la frattura delle gambe. L’incidente è avvenuto nel tardo pomeriggio, lungo un sentiero del monte Corchia, sulle Alpi Apuane, in località Mosceta, nel comune di Stazzema. Il ragazzo sarebbe scivolato a causa del ghiaccio. Difficoltoso il recupero del ferito da parte dei volontari del soccorso alpino a causa del buio che ha impedito l’utilizzo dell’elicottero. Razzuoli potrebbe essere operato già domani.

Quello dell’Immacolata è stato un fine settimana difficile per le squadre di volontari del soccorso alpino e speleologico della Toscana che sono stati chiamati a distribuire ramponi a molti escursionisti che, senza il corretto equipaggiamento si sono trovati in difficoltà sui tanti sentieri invasi con la complicità della giornata di sole. La neve dei giorni scorsi e le successive piogge hanno compattato lo strato nevoso formando il ghiaccio che ha colto impreparati gli amanti domenicali delle passeggiate in montagna.

Fonte: gonews.it