Eolico, tra arte e perplessità

C’è chi la chiama arte, chi invece la vede come un ulteriore scempio al già enormemente martoriato paesaggio apuano. Di sicuro c’è solo che saranno in grado di produrre energia rinnovabile. Da queste parti, soprattutto nella valle garfagnina, la produzione di energia elettrica non è certo una novità. Con questa scusa l’intero ecosistema fluviale della valle è stato rovinato, per accorgersi a posteriori che la spesa non ha coperto l’impresa ed ora questi mostri ecologici in cemento restano li a produrre energia, neanche sufficiente a soddisfare le esigenze di chi in questi luoghi ci vive. Ma la speculazione, si sa, viene prima dell’ambiente. Ed il peggio è che si parla ancora di nuove dighe, quando nel mondo intero si stanno cominciando a demolire i vecchi impianti idroelettrici per fare spazio a forme di produzione più moderne e sostenibili. Come considerare allora gli impianti eolici? Al momento e’ solo un progetto abbozzato, ma senza dubbio suggestivo: alte pale eoliche che svettano colorate sulle cime delle Alpi Apuane, in Toscana, creando, tra marmo e cielo, un’opera d’arte e producendo energia pulita.

E’ ‘Vento alla pace’, idea dall’artista Jacopo Cascella, figlio di Pietro, promossa insieme con i Verdi della Toscana, la consulenza dell’architetto Davide Berrettini, e gradita al presidente della Regione Toscana Claudio Martini, al presidente del parco della Alpi Apuane Giuseppe Nardini, e al capogruppo di Forza Italia in Regione Alberto Magnolfi. Il progetto, ha spiegato Cascella, sarà composto da pale eoliche con colori dell’arcobaleno, inserite come obelischi su basamenti di marmo.

“Un incontro – ha detto Cascella – tra due diverse energie, quella eolica e quella spirituale dell’arte”. “Il nostro intento – ha detto Fabio Roggiolani, consigliere regionale dei Verdi - è di far capire che natura e forme di energia rinnovabili non sono in conflitto: i parchi eolici non devono essere visti come qualcosa di brutto, ma qualcosa da valorizzare. Tanto più che, secondo una legge del 1992, i parchi devono produrre energia da fonti rinnovabili”. “Occorre – ha sottolineato Martini – costruire un’alleanza tra difesa della natura e arte: i cambiamenti ambientali sono un tema obbligatorio e anche il mondo artistico e creativo può inventare forme di tutela dell’ambiente e nel contempo bellezza”.

Le informazioni sul progetto “Vento alla pace” sono tratte da fonte ANSA