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Questo per Fabbriche di Careggine non è un itinerario vero e proprio bensì la descrizione di un borgo unico, strano, famoso: un paese che si può visitare solo ogni dieci anni perché è sommerso da un lago e riappare solo quando il lago stesso viene svuotato per ripulire la diga che lo sbarra. Il lago di cui parliamo è quello di Vagli e, prima di tutto, è necessario descriverne la collocazione geografica a quei pochi che ancora non ci sono stati. Il bacino di Vagli si trova in Garfagnana ai piedi delle Alpi Apuane sotto le pareti della Roccandagia (m 1700) e del Sumbra (m 1765); è raggiungibile per la statale della Garfagnana provenendo da Lucca, oltrepassando Castelnuovo e girando a sinistra in località Poggio per entrare nella valle del fiume Edron. Dal Poggio la strada entra subito nel solco fluviale, costeggia alcuni rilievi boscosi, ricalcando il tracciato della Via Vandelli (vedi omonimo itinerario): si oltrepassano i due piccoli nuclei abitativi di Isola e Ferriera (nome che testimonia un’attività che da queste parti, un tempo, era molto sviluppata) e dopo 6 km. si raggiunge la diga, eretta nel 1947 a sbarrare il corso del torrente Edron per creare il grande bacino artificiale di Vagli. |
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Quando il lago è vuoto, il che accade ogni dieci anni circa (l’ultima volta è stata nel 1994), il paese sommerso ci appare subito perché è situato nei pressi dello sbarramento artificiale, ma per raggiungerlo è necessario percorrere tutta la strada fino a Vagli di Sotto (608 m s.l.m.) o, meglio, fino al nuovo abitato di S.Agostino dove si è trasferita parte della popolazione del vecchio borgo: qui a S.Agostino si trova una bella chiesa romanica dell’XI sec. che passò nel Trecento alle Monache Agostiniane le quali vi fondarono un monastero, soppresso, poi, nel 1799: la chiesa venne quindi restaurata nel 1876 e riportata alla forma originale. Qui si parcheggia l’auto e ci si incammina sul fianco sinistro del lago seguendo una vecchia strada: nei giorni in cui giungono molti turisti (i fine settimana primaverili e estivi), esiste un servizio di pulmini che porta fino al paese sommerso, ma io, che nel 1994 vi sono venuto quattro volte ma sempre di giorno feriale e di mattina presto, ho sempre fatto il percorso a piedi, in quanto non è molto lungo (20, 30 minuti) e mi sono gustato l’atmosfera che emana questo borgo fantasma subito al primo approccio. |
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Prima di parlare di cosa vediamo quando il paese riemerge dalle acque, è necessario spendere due parole sulla lunga storia di Fabbriche di Careggine, un paese sorto nel 1200 grazie all’opera di alcuni fabbri di origine bresciana che vi impiantarono una ferriera (appunto in una località che si chiama ancora così: Ferriera) un km. a valle del borgo. Il nucleo abitativo di Fabbriche sorse, poi, nell’attuale posizione e crebbe dietro l’attività della ferriera che sfruttava la forza motrice impressa dalle acque del fiume Edron fino a raggiungere il periodo di massimo sviluppo nel ‘700, al tempo della costruzione della Via Vandelli che passava proprio nel centro del paese: attraversava il torrente prima su una passerella di legno e poi su un ponte in muratura. Con il declino di questa antica strada che univa Modena a Massa iniziò la decadenza di Fabbriche i cui abitanti nell’800 dovettero tornare agli antichi lavori si contadini e pastori per lottare contro la fame e la miseria: agli inizi del Novecento l’economia del paese si risollevò grazie allo sfruttamento del marmo nella zona di Vagli tanto che dal 1906 al 1907 venne costruita una piccola centrale elettrica sul fiume Edron per il servizio dei bacini marmiferi. |
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Il borgo prosperò ma nel 1941 la società elettrica Selt-Valdarno dette inizio alla costruzione della diga alta 92 m e destinata a contenere 36.000 mq di acqua sbarrando il corso del fiume fino a che nel 1947 gli abitanti (in tutto 146) non furono costretti mestamente ad abbandonare le loro case (erano 32) e la vecchia chiesa di San Teodoro. Intrapreso il cammino da Vagli, in 20/30 minuti arriviamo a Fabbriche di Careggine:la cosa che ci colpisce per prima è il color fango dei muri delle case insieme al campanile della chiesa parrocchiale, dedicata a San Teodoro e costruita nel 1590: aggirarsi fra i ruderi di queste abitazioni prive di tetto, passare il ponticino sul torrente Edron per andare a vedere il piccolo cimitero, entrare nella chiesa per vedere quello che ci è rimasto, sono sensazioni uniche e, anche se sembrerà strano, quello che più mi ha affascinato sono gli attacchi esterni delle case dove arrivava la corrente elettrica, tutti in ceramica e talmente lucenti che sembrano stati messi lì da poco tempo quasi come un segnale che il paese non voglia morire. |
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Io consiglio di effettuare la visita la mattina presto e di giorno feriale, quando presumibilmente fra tre anni (visto che l’ultimo svuotamento della diga risale al 1994) il lago sarà vuoto, perché così si può assaporare meglio l’atmosfera che emana questo paese: io ho fatto così e vi garantisco che si provano sensazioni uniche; alcuni miei amici, invece, ci sono venuti di domenica pomeriggio e mi hanno raccontato che era una cosa impossibile, sembrava di essere a qualche fiera, la confusione regnava sovrana e la fila delle auto cominciava addirittura da Castelnuovo Garfagnana: non è certo questo il modo di venire a visitare il paese fantasma. Dopo aver visitato Fabbriche, consiglio di andare a vedere la diga: è una costruzione imponente e se si alza lo sguardo in fondo al lago si può vedere l’imponente mole del Sumbra (m 1765) che domina la valle, infine un’ultima annotazione: quando siete sulla diga data un’occhiata ad una lapide che vi è murata e che ricorda un pilota elicotterista della Regione Toscana perito nel compiere il proprio dovere. Era soprannominato "Pecos Bill" e precipitò nel lago con il suo elicottero mentre si stava rifornendo d’acqua per andare a spengere un incendio: si dice che il suo corpo sia stato ritrovato nel campanile della chiesa di San Teodoro e merita sicuramente un attimo di raccoglimento. |
Numeri utili
Comune di Vagli di Sotto 0583 664343
Comunità Montana della Garfagnana 0583 644911
Ristorante "Le Alpi" Vagli di Sotto 0583 664057
Ristorante "La buca dei gracchi" Campocatino 0583 664103