Arni – Sumbra


Il Monte Sumbra

Arni è un piccolo paese situato a 916 m. di altezza slm ed è quello posto a maggior altezza di tutti i borghi delle Apuane: vi si giunge sia da Castelnuovo Garfagnana lungo la rotabile del Cipollaio sia da Massa lungo la strada che attraverso San Carlo Po, Pariana, Antona e Altagnana giunge a Pian della Fioba e quindi attraversa in galleria il Monte Pelato e sia da Querceta, Seravezza e girando a Ruosina per risalire i fianchi del Monte Altissimo che si attraversa con la galleria del Cipollato. Ad Arni giungeva un tempo la ferrovia del marmo che portava i blocchi fino ai porti: la ferrovia e la strada erano l’unico collegamento perché la Galleria del Pelato ancora non esisteva e la strada verso Castelnuovo Garfagnana è stata costruita solo nel dopoguerra sfruttando una piccola strada tracciata dai tedeschi in tempo di guerra. Arni, adagiato ai piedi del Monte Macina (m. 1560), pur trovandosi in versante garfagnino, ha sempre fatto parte, storicamente ed economicamente, dell’Alta Versilia ed ancora oggi è situato nel comune di Stazzema: si può dire che sia un paese che viva di marmo viste le numerose cave presenti nella zona sia sull’Altissimo (m. 1589) sia sul Sella (m. 1739).


Il Monte sumbra dal Fatonero

Parcheggiata l’auto nei pressi della chiesa ci incamminiamo sul sentiero CAI n. 144 fino a pervenire alle poche case di Oriali dove ha inizio la salita su rocce e paleo fino a traversare a destra alcuni lastroni grazie ad alcuni gradini intagliati nella roccia: si aggira ora il fianco meridionale del Fiocca (m. 1560) e, prestando un po’ di attenzione, si giunge su un sentiero a mezzacosta al bellissimo bosco del Fatonero, racchiuso in una conca dominata dalla parete del Sumbra. Il Fatonero è veramente un luogo magico, incantato e i ruscelletti che lo attraversano scendendo dal Sumbra gli conferiscono una atmosfera irreale: non c’è un posto simile in tutte le Apuane: qui, tra spiriti bizzarri e folletti, è nata la leggenda del Linchetto, folletto bizzarro e dispettoso che disturba uomini e animali: è opportuno ricordare anche che esiste l’Associazione culturale “Il Linchetto” di cui è presidente il mitico Enrico Medda, una vera enciclopedia vivente delle Apuane e, in particolare, delle vie di lizza, inoltre, amico di Roberto Marotta titolare della Libreria “Stella Alpina” di Firenze che, come ho già più volte ricordato, è la più fornita libreria d’Italia per libri e cartine di montagna.


Il Fatonero

Lasciato il Fatonero, il bosco cede il passo al paleo e camminando giungiamo così, dopo un’erta salita, al Passo Fiocca (m. 1560), situato fra il Fiocca (m. 1711) e il Sumbra (m. 1765): sono trascorse 2h30 dalla partenza da Arni. Il Passo Fiocca è un ampio valico ricoperto di lastroni di marmo ed è di un bianco e di una bellezza affascinanti: fortunatamente l’industria di escavazione del marmo non è giunta fin qui: dal passo lo sguardo si affaccia sulla valle di Arnetola sconvolta dalle cave dei monti Croce e Ballerina, sul lago di Vagli, su tutta la Garfagnana e su tante cime delle Apuane. Dal Passo Fiocca parte una corta via ferrata,sentiero CAI n. 145, intitolata a Ricciardo Malfatti che, superando un dislivello di circa 150 m., porta quasi in vetta al Sumbra: è possibile percorrerla anche senza l’attrezzatura da ferrata prestando un po’ di attenzione; lasciata la ferrata in pochi minuti si giunge in vetta al Sumbra.


Il Fosso del Fatonero e le Panie

Questo è un monte bellissimo, particolare, con a nord un crinale lungo e dolce punteggiato di boschi e a sud una parte verticale di 500 m.: dalla vetta si diramano diversi fossi (Comarelle, Anguillara, Fatonero) che sono caratterizzati dalla presenza delle Marmitte dei Giganti, caratteristiche vasche scavate dall’erosione dell’acqua e che non descriverò a fondo in quanto meta di un prossimo itinerario. Dopo essere stati sul Sumbra, ripercorriamo la via ferrata e torniamo al Passo Fiocca: per effettuare il percorso di andata e ritorno dal Passo Fiocca al Sumbra occorre circa 1 h. Dal Passo seguiamo ora il sentiero CAI n. 144 che scavalca il crinale e costeggia nel versante garfagnino le praterie del Fiocca per condurre in circa 1 h 15 al Passo Sella (m. 1500), vasta distesa di praterie proprio sotto il Sella (m. 1739) caratterizzata da un vecchio crocifisso pochi metri sotto il quale si trova una sorgente. Dal Passo Sella possiamo fare ritorno ad Arni lungo la via marmifera che conduce alla cava Ronchieri del Sella:occorrono circa 1 h 15, per cui l’intero itinerario richiede circa 6 h 30 di cammino.