L’anello del Pizzo d’Uccello

 

Cari Amici, l’anello del Pizzo D’Uccello è un itinerario di estrema bellezza, sia per la varietà di ambienti che si attraversano che per la maestosità dei panorami che si godono. E’ comunque da consigliare solo ad escursionisti esperti per la presenza di alcuni tratti esposti di ferrata e per la lunghezza dell’itinerario. La partenza avviene dalla località Orto di Donna, in prossimità dell’ex rifugio Donegani. Di qui si segue la strada asfaltata che conduce alle sovrastanti cave n. 2 e 27. Oltrepassata sulla destra una sbarra di metallo (chiusa nei weekend) si prosegue fino nel cuore della prima cava, dove la strada diventa sterrata, e si seguono le chiare indicazioni generalmente riportate su blocchi di marmo, che conducono all’incantevole passo denominato Foce di Giovo (45 min.-1 ora). Nello scrivere questo articolo esprimo il desiderio che questo bellissimo luogo non venga mai toccato dalla furia delle cave, perché sarebbe un vero delitto per le nostre amate montagne già così tanto provate dall’attività estrattiva.

 

Dalla foce si gode un ottimo panorama sul Monte Sagro, sull’abitato di Vinca teatro nella seconda guerra mondiale di cruente azioni offensive Tedesche, sulla Cresta Garnerone, sul Pisanino ecc. ecc. Lasciato sulla destra il segnavia 181 che conduce a foce Siggioli si scende in direzione di Vinca fino alle Capanne di Giovo (10-15 min.), antico alpeggio di cui oramai non restano che alcuni ruderi. Qui è eventualmente possibile trovare una fonte di acqua (buona ricerca!). Dalle Capanne vi sono due possibilità: una consiste nello scendere fino all’abitato di Vinca per il sentiero 175 e poi risalire fino al colle di Nattapiana per il 190 (mt. 1.250, circa 2 ore di buon passo), mentre l’altra percorre il sentiero 191 che costeggia i bastioni del Pizzo D’Uccello e della cresta Nattapiana fino alla foce omonima. La prima soluzione presenta un sentiero più agevole, ma è sconsigliabile per via del maggiore dislivello che occorre superare. Nel secondo caso invece si prende il sentiero n. 191 direttamente dalla località “Capanne” di Giovo cercandone i segni tra l’erba alta e qualche masso sparso.

 

Si tratta in alcuni pezzi di saltellare letteralmente da una pietra all’altra ma, abbiate fiducia, più avanti non sarà poi così tanto meglio. Scherzi a parte, questo tratto di sentiero è poco battuto e può non essere agevole orientarsi, ma la bellezza del paesaggio compensa sicuramente gli sforzi fatti. A circa metà della distanza che vi separa dalla Punta Nattapiana vi è un tratto ripido attrezzato con un cavo. Dalle Capanne al Colle sotto la precitata Punta occorrono circa 2-2,5 ore di cammino. Da qui, dopo un meritato riposino si prosegue in discesa lungo il sentiero 191, anch’esso piuttosto ripido ed in alcuni punti attrezzato con un cavo. La maestosità del panorama è incredibile e si viene proiettati in un ambiente verticale di rara bellezza. In circa 1,5 ore si giunge quindi presso le cave del Cantonaccio e l’attacco della ferrata di Foce Siggioli, dove appare sempre più evidente il contrasto tra l’armonia della natura e l’orrida attività distruttiva dell’uomo. Ebbene si, bisogna ora riguadagnare tutto il dislivello perso scendendo dal Colle di Nattapiana più altri 100 metri circa offerti dalla casa!

 

La Ferrata è estremamente bella, percorre un tratto di cresta ripido ed in alcuni tratti molto esposto, con magnifica vista sulla parete nord del Pizzo D’Uccello. Quelli di voi che amano l’arrampicata faticheranno a trattenere la fantasia !!! Per arrivare in cima occorre poco meno di 1 ora, ma dipende anche dalle vostre gambe che in quel momento avranno già circa 1.800 metri di dislivello sul “groppone”. Una volta giunti a Foce Siggioli (mt. 1.390) si prende il sentiero in discesa n. 187, che in circa mezz’ora conduce al Rifugio Donegani, punto di partenza dell’itinerario. Facendo la somma matematica dei tempi sopra riportati occorrerebbero circa 6,5 ore per l’intero percorso ma sarà perché avevo sempre il naso per aria a guardare il panorama, sarà perché è un itinerario decisamente faticoso io l’ultima volta ce ne ho messe 8 e mezzo. Regolatevi un po’ voi quindi in base al vostro passo. Buona gita!

Punto di Partenza e di Arrivo: Rif. Donegani (mt. 1.150)
Dislivello complessivo (salita + discesa): circa mt. 2.050
Tempo di Percorrenza: 6-8 ore a seconda del passo