L’Orrido di Botri

Località

Botri – Lucca – Italia

Descrizione

La presenza dell’uomo non ha intaccato questo incantevole paesaggio, dove è possibile ancora oggi, incontrare una flora e fauna estremamente interessante e ricca. Infatti nelle zone rocciose e soleggiate troviamo le sassifraghe, i semprevivi, la primula auricola e le rare aquilegie, mentre all’interno del canyon e nei tratti ombrosi ed umidi possiamo trovare muschi, felci, ect. Per le specie di alberi, invece troviamo il faggio, il carpino nero, l’orniello, il leccio, il salice e l’acero. Riguardo alla fauna, tra i mammiferi troviamo il capriolo, il daino, lo scoiattolo, la volpe, la lepre, la puzzola, la martora e infine nei pressi del monte Rondinaio possiamo trovare anche le marmotte.
Per quanto concerne gli uccelli si possono vedere varie specie di rapaci, tra le quali spicca l’aquila reale e poi a seguire la poiana, l’astore, il gheppio, il falco pellegrino, il falco pecchiaiolo e secondo recenti avvistamenti anche il gufo reale. Naturalmente anche le specie volatili minute e comuni non mancano, come il merlo acquaiolo, la ballerina gialla, il culbianco, il codirosso e tanti altri ancora.
Al fine di preservare l’unicità e le bellezze naturali dell’Orrido di Botri è stata istituita a partire dal 1971, una riserva naturale, che tutela una superficie di 286 ettari, la cui gestione è stata affidata al Corpo Forestale di Stato, inoltre l’area protetta si trova al centro di un’oasi di protezione della fauna, istituita dal 1993 dalla Provincia di Lucca ed estesa su una superficie di circa 2000 ettari, dove la caccia è completamente vietata.
L’Orrido di Botri è un’aspra ed imponente gola calcarea, con ripide pareti scavate in profondità dalle fredde acque del torrente Rio Pelago; il canyon si inserisce in un paesaggio appenninico caratterizzato da ambienti rupestri ed estese faggete, dominato dalle cime delle Tre Potenze e il monte Rondinaio che sfiorano i 2000 metri di altezza.

Visite

Le visite all’interno dell’Orrido devono essere obbligatoriamente accompagnate da guide autorizzate, ed il percorso che entra nel letto del torrente è percorribile solo d’estate e richiede un certo impegno per il fondo scivoloso. Quindi si consiglia anche un equipaggiamento con calzature adeguate ed il casco che è obbligatorio (viene fornito sul posto).

Come arrivarci

La riserva si raggiunge da Lucca con la statale n°12 del Brennero che si percorre fino a Fornoli nei pressi di Bagni di Lucca; si devia poi verso Tereglio e si seguono le indicazioni per Ponte a Gaio – Orrido di Botri.

Numeri utili

Ufficio Foreste Demaniali di Lucca 0583-955525-26 fax 0583-953775 o direttamente a Ponte a Gaio, dove è possibile acquistare i biglietti e prenotare il servizio guida.

Dove alloggiare e mangiare

Vistate le nostre pagine dedicate ai recapiti dove potrete trovare gli elenchi dei locali del luogo.